The Charm offensive di Alison Cochrun
Dev Deshpande ha sempre creduto nelle favole. Non c’è quindi da stupirsi che abbia dedicato la sua carriera a metterle in scena nel reality show Ever After. In qualità di produttore di maggior successo nella storia del franchise, Dev scrive sempre la storia d’amore perfetta per i suoi concorrenti, nonostante la sua vita sentimentale stia andando a rotoli. Ma poi il programma sceglie come protagonista Charlie Winshaw, un professionista nel settore della tecnologia caduto in disgrazia.
Charlie è ben lontano dall’essere il Principe Azzurro che tutti si aspettano. Non crede nel vero amore e ha accettato di partecipare allo show solo come ultimo tentativo per riabilitare la sua immagine. È ansioso e teso: non ha la minima idea di come gestire i rapporti con ben venti donne davanti alle telecamere, e dietro le quinte appare freddo, impacciato e chiuso in se stesso.
Mentre Dev si sforza di far entrare Charlie in sintonia con le concorrenti nel corso di un tour che toccherà destinazioni esotiche e romantiche, i due iniziano ad aprirsi l’uno con l’altro, e Charlie si rende conto di avere una maggiore intesa con Dev che con le sue corteggiatrici. Ma il reality ha un rigido copione da seguire, e per avere il loro lieto fine i due protagonisti dovranno trovare il coraggio di riscriverne le regole.
Recensione a cura di Dalia –The Charm offensive di Alison Cochrun primo volume della serie contemporary romance “The charm offensive” pubblicato il 20 marzo dalla Triskell Edizioni
Dovessi usare un’unica parola per descrivere questo libro, non potrei fare a meno di usare l’aggettivo “carino” per il semplice motivo che lo è la storia d’amore, lo sono i due protagonisti e lo è l’ambientazione. Certo, non vi nego che all’inizio ho fatto un pochino fatica ad abituarmi al metodo di scrittura dell’autrice ma poi mi sono lasciata conquistare da Dev e Charlie, i due protagonisti, e alcune delle mie riserve sono passate in secondo piano perché leggere delle loro interazioni, della loro crescita emotiva e della presa di coscienza di ciò che sono e cosa vogliono davvero me li ha fatti apprezzare abbastanza da dimenticare alcune cose che mi infastidivano.
Ma partiamo dall’inizio. Ever After è un reality show che fa sognare l’America da più di trent’anni regalando ai telespettatori amori da favola vissuti tra ambientazioni spettacolari e grandi gesti plateali.
Dev Deshpande se ne è innamorato da ragazzino e da allora non ha mai smesso né di guardarlo, né di credere che davvero quel programma aiuti le persone ad innamorarsi e a vivere per sempre felici e contenti. Non ha cambiato parere nemmeno da quando ne è diventato il produttore, anzi, diciamo che scrivere sceneggiature che facciano innamorare i concorrenti e suggerire loro i passi giusti da fare per raggiungere la felicità sono il suo obiettivo più grande, quello che lo motiva di più. Ed è sordo a quanti gli dicono che quello è solo finzione. Per lui l’amore da “e vissero per sempre felici e contenti” esiste e lo show “Ever After” è il posto giusto in cui incontrare il proprio principe azzurro che, a cavallo del suo destriero, sceglierà la propria principessa fra venti candidate. Eh sì, stiamo parlando proprio di quella figura fiabesca che tutte sogniamo fin da bambine, di quell’essere che ci travolge con la sua bellezza, la sua forza e il suo fascino e che per avere il nostro amore sarebbe disposto a fare di tutto. Peccato che il principe scelto per questa nuova edizione del reality abbia qualche pecca.
Charlie Winshaw, non sa andare a cavallo, non ama essere toccato, non sa come interagire con una donna, teme i germi in modo spasmodico e, se potesse fare a modo suo, starebbe tutto il giorno dietro ad un computer a inventare nuovi programmi senza dover interagire con nessuno. Ma non può permettersi di abbandonare il programma, la sua agente ha fatto di tutto per farlo partecipare a questo reality per riabilitarlo agli occhi del mondo e lui rivuole indietro la sua vita ad ogni costo anche se questo significa abbracciare e baciare tutte le ragazze del reality.
Ebbene, avevo scelto di leggere questo libro proprio perché nella trama avevo trovato molti argomenti che mi incuriosivano ma, man mano che leggevo, mi sono trovata di fronte ad aspetti del tutto diversi da una semplice romcom che hanno finito per coinvolgermi anche di più. Insomma, questa non è stata la classica commedia romantica fatta solo di risate e cuoricini ma la storia di due personaggi che avevano bisogno di capirsi e di accettarsi per poter andare avanti e fare nuove scelte. A prima vista sono diversi come il giorno e la notte, Dev è sempre positivo e propositivo, in grado di essere di supporto a tutti e di trovare sempre il modo migliore di fare e dire le cose. Per tutti lui è l’allegro Dev, il ragazzo su cui poter contare per tutto. Ma, in lui, non è tutto luce. Charlie, al contrario, è timido, introverso, a volte anche succube. La sua non è stata una vita facile, la sua mente agiva in modo diverso da quella degli altri bambini e chi avrebbe dovuto amarlo di più ha preferito farlo sentire sempre sbagliato, sempre come se fosse qualcosa di troppo diverso per essere accettato e così lui si è nascosto, prima di tutto in se stesso e poi anche agli altri, sviluppando una serie di disturbi. Ma in presenza di Dev, il suo produttore nel reality, le cose sembrano cambiare ed è così che insieme inizieranno un percorso di crescita che a me è piaciuto tantissimo. Mi sono innamorata come non mai di Charlie, non solo del suo splendido viso e dal suo corpo da dio greco, ma della sua fragilità, della sua dolcezza tenuta nascosta a tutti per la paura del rifiuto. Avrei tanto voluto stringerlo e rassicurarlo, per fortuna ci pensava Dev a farlo stare meglio. Per quanto riguarda lui è stato un personaggio che mi ha stupito, non avrei mai potuto immaginare che non era il Dev conosciuto nei primi capitoli del libro. Quindi, non posso fare a meno di dirvi di leggere questa bella storia d’amore. Sì, è vero, ho sentito pareri contrastanti e sì, forse l’autrice ha messo nel calderone molti argomenti importanti, forse avrebbe dovuto trattarli uno per volta o scavare un po’ più a fondo ma, per quanto mi riguarda anche solo accennare a determinati argomenti in libri che vengono letti da molti adolescenti è meglio del non affrontarli per niente. Un libro, se colpisce l’immaginario del lettore lo spinge a fare ricerche, a farsi domande e questo libro per me, ha assolto allo scopo. E poi, la storia d’amore è dolcissima, fatta di baci e abbracci e farfalle svolazzanti al posto del cuore.