Taken di Natasha Knight
Sono una delle quattro figlie Willow. Lui è il primogenito della famiglia Scafoni. E abbiamo una storia in comune.
Per generazioni, la famiglia Scafoni ha richiesto un nostro sacrificio. Una figlia vergine per espiare dei peccati così vecchi, da non ricordare nemmeno più quali siano.
Ma quando hai così tanti soldi quanti ne hanno loro, non segui le regole. Le fai.
E Sebastian Scafoni detta ogni regola.
Nel momento in cui l’ho visto, ho capito che avrebbe scelto me. Perfino con il marchio che mi dichiara impura. Perfino con le mie bellissime sorelle accanto a me, offerte a lui, lui ha comunque scelto me.
Mi ha fatta sua.
E poi ha fatto in modo di distruggermi.
Taken di Natasha Knight, primo volume dark romance della serie “Dark Legacy” pubblicato in self il 18 marzo traduzione a cura della Quixote Traslation
Le famiglie Willow e Scafoni nascondono segreti terribili che affondano le radici in tempi lontanissimi quando una delle due famiglie ingannò l’altra dando inizio ad una barbara quanto arcaica tradizione. Ad ogni nuova generazione al primogenito della famiglia Scafoni viene concessa, in una sorta di sacrificio, una giovane vergine della famiglia Willow. La ragazza dovrà rimanere con l’altra famiglia per tre anni e potrà disporre di lei in tutti i modi possibili fino a spezzarne la volontà o peggio. Troppe Willow, nel corso dei decenni, sono ritornate da questa esperienza vuote come un guscio abbandonato ed è per questo che Helena, quando a sedici anni scoprì il segreto di famiglia preferì perdere la sua verginità con uno sconosciuto, in un atto di pura ribellione pur di non essere scelta dallo Scafoni di turno. Ma è servito a ben poco. Sebastian Scafoni, infatti, durante la cerimonia del raccolto, ovvero, la cerimonia in cui viene scelta la Willow di quella generazione rimane affascinato proprio da lei e dai suoi modi.
A questo punto in destino di Helena sembra essere tracciato ma i conti li ha fatti male anche Sebastian.
Per sommi capi questa è la trama di questa nuova trilogia, ma appunto si tratta solo di sommi capi perchè in questa storia c’è molto di più. Famiglie disfunzionali, matrigne cattive fino al midollo, fratelli folli e, soprattutto, passioni irrefrenabili e fuori dagli schemi. L’incontro tra Helena e Sebastian non ha nulla di romantico, c’è acredine, odio, ribellione ma c’è anche un fuoco, quello della passione, che nessuno dei due riesce a contenere, forse perché nonostante l’odio nessuno dei due vuole soffocarlo perchè, in fondo, sono molto più simili di quanto si aspettassero.
Helena è testarda, tenace, volitiva e anche quando Sebastian la costringe a cedere c’è qualcosa in lei che sembra sempre ribellarsi. Lui è la sua contraporte, forte, inflessibile, a tratti quasi sadico. A lui piace infliggere dolore, a lei piace riceverlo. Sembrano diversi e, invece, sono compatibili sotto molti punti di vista. E, vi dirò, non sempre ho compreso le loro azioni, né le punizioni corporali, né l’odio viscerale, forse perché in questo primo libro non è stato svelato alcun segreti ma, è indubbio che l’autrice sappia come creare aspettative nel lettore, come tenerlo sulle spine per scoprire il motivo che è alla base di tutto e capire se potrebbe esserci un futuro diverso per i rampolli di queste due famiglie.
Ecco, intrigante credo che sia la parola più adatta a descrivere questo primo libro, che mi ha spiazzato in più di un’occasione, di cui non sempre ho condiviso tutto ma che mi è stato impossibile mettere da parte fino a quando non sono arrivata all’ultimo angoscioso rigo che mi ha lasciato con il fiato sospeso e in attesa del prossimo capitolo.