TABOO di Ava Lohan

Trama Mi chiamo Joseph Blane. Sono un mormone. Sono vergine. Ho il controllo totale sui miei impulsi sessuali e obbedisco alla Legge di Castità. Nessuna donna è in grado di farmi cedere. Tranne Judith.
Per lei provo un’infinità di cose sbagliate. E quando si presenta al mio stesso campus universitario il mio autocontrollo vacilla.
Per lei ho smesso di combattere. Per lei ho ripreso e adesso sono Sinner, il lottatore più acclamato nei combattimenti clandestini dell’Arena. L’idolo che le donne desiderano nel loro letto. Ma è per Judith che io distruggo i miei avversari dentro la gabbia e lotto contro me stesso e ciò che voglio. Lei.
Judith mi tenta.
Mi provoca.
Siamo lei e io. In una città in cui nessuno sa chi o cosa siamo l’uno per l’altra.
Judith si stabilisce nel mio appartamento e io non devo cadere nella lussuria.
Violare la Legge di Castità è un peccato estremamente grave.
E io non devo farlo.
Ma soprattutto: non devo farlo con lei.

taboo

Recensione di Karmen – TABOO di Ava Lohan

Smeraldi siete pronti a leggere la mia recensione dell’ultima Creatura Self dell’Autrice di casa nostra più dissacrante e peccaminosa?

Sì?

Allora proseguite nella lettura se… invece appartenente a quella categoria un po’ bigotta, che si scandalizza facilmente, questo libro “non è cosa” per voi, non proseguite oltre perché io non mi risparmierò come non lo ha fatto la nostra Ava Lohan con il suo TABOO.

Su Forza venite con me a conoscere la proibita storia d’Amore tra Judith e Joseph.

Joseph è un ragazzo giovane e bello, con due splendidi occhi, uno azzurro e limpido come la luce e uno nero come le tenebre e il peccato. Molto apprezzato dall’altro sesso anche per il suo corpo scolpito da ore ed ore di allenamento nelle Arti Marziali Miste.

Joseph è mormone, il suo credo non gli permette di avere rapporti sessuali prima del matrimonio, non può fare pensieri impuri, non può nemmeno toccarsi. La sua famiglia lo ha cresciuto secondo una rigida educazione, infondendogli delle restrizioni che lo hanno costretto a rispettare la Legge di Castità.

Ma il 24 luglio, l’ultima sera dei suoi 14 anni, nel giorno del Pioniere, durante uno spettacolo pirotecnico il suo sguardo cade sulla persona al suo fianco, Judith, la ragazza più bella che lui abbia mai visto.

Il Giorno del Pioniere sta diventando la festa che odio di più al mondo. Questa è l’ultima sera di una settimana di festeggiamenti, l’ultima sera in cui avrò quattordici anni. E la prima in cui guardo Judith in un modo diverso. In un modo sbagliato. La prima in cui ho un’erezione pensando a una ragazza.
Non ho mai riflettuto bene su cosa sia il peccato, prima di ora; e non avevo idea di cosa fossero le pulsioni sessuali e con quali forme Satana tenti gli adolescenti per indurli a infrangere la Legge di Castità.
Ora so.

Judith è una diciassettenne disinibita, estroversa, in continua lotta con i genitori, lontana anni luce dalle leggi religiose estreme con cui è stata cresciuta ma che, allo stesso tempo, l’hanno spezzata. Di conseguenza, il sesso per lei, è diventato la sua valvola di sfogo.

Joseph è un bravo ragazzo.

Judith è una cattiva ragazza.

Il loro amore quindi è proibito, sbagliato, provare dei sentimenti è peccato ma, non è dello stesso avviso Judith che, una volta passata la mezzanotte, desidera solo fare il suo speciale regalo di compleanno…

«Quindici anni…» afferma sovrappensiero. «Voglio darti il mio regalo di compleanno» mi dice, muovendo dei passi nella mia direzione. Sbatto le palpebre, domandandomi perché non aspetti il mattino. «E lo farò a modo mio» aggiunge enigmatica, fermandosi ai piedi del letto. Le dita tengono ancora il laccio prigioniero.

Mi tiro su a sedere e mi poggio alla testiera. Le gambe distese. «Cioè? Quale regalo?» Sono sospettoso. Immagino cose che… No, non può essere. Di sicuro sto sbagliando. Quello deviato sono solamente io. Ma Judith si passa la lingua sulle labbra, poi le morde in un modo che non le ho mai visto fare prima, che sembra promettere guai, e una fitta inaspettata mi investe il cazzo. «Signore…» invoco l’aiuto di Dio. Ho la voce roca, bassa. Non l’ho mai avuta così.

«Colin mi ha insegnato un gioco. Si chiama “menti e fai una cosa”.»

Nessuno doveva sapere nulla, doveva essere il loro segreto, ma i sensi di colpa di Joseph lo porteranno a confessare l’accaduto, facendo ammenda, in cerca di redenzione, espiando i propri peccati.

Ora, l’unica soluzione è evitare qualsiasi situazione compromettente ed allontanare dalla vita di Joseph colei che lo ha indotto a peccare.

Così Judith verrà mandata via da casa e di conseguenza da Joseph.

Quattro anni dopo, ritroviamo un Joseph diciannovenne trasferitosi a Tampa a 6 ore di volo dallo Utha e dalla soffocante oppressione dei propri genitori.

È uno studente modello, non beve, non partecipa alle feste delle varie confraternite, osserva tutte le regole del proprio credo e fuma al massimo una sigaretta a settimana… ed è ancora vergine.

Non vede più Judith da quella famosa notte, la notte del suo quindicesimo compleanno, ma il suo ricordo è ancora vivido nella sua mente e continua a tormentarlo ogni sera.

Penso a lei ogni sera. A lei, alle sue gambe lunghe, al suo sorriso, al suo corpo premuto contro il mio in un momento che quella notte sembrava essere eterno, tanto era stato intenso. I suoi seni caldi tra le mie mani. La vedo, la immagino com’era e mi chiedo dove potrebbe essere ora. E so che in qualunque posto si trovi avrà sempre un sacco di stronzi che le gironzolano intorno. E che io non posso allontanare. Questo pensiero mi irrita, ogni fottuta volta.

Judith si impossessa della mia testa, ancora. È come un cartellone pubblicitario che riempie tutta una strada. Puoi girarti a destra o a sinistra, lui è presente ugualmente, perché ovunque guardi te lo ritrovi davanti. E se chiudi gli occhi continui a vederlo. Con mia sorella è così. Io la vedo. Lei, il suo corpo sensuale a malapena coperto, e le sensazioni che mi ha fatto provare. Quando non riesco a prendere sonno. Quando la luce della luna filtra dalla finestra. E accompagnato al dispiacere c’è sempre quella sensazione che mi accalda, e mi fa stare ancora peggio. Desiderio. Eccitazione.

Judith negli ultimi anni ha fatto di tutto: ha rubato per sopravvivere, si è sballata e si è anche spogliata in un night club a Las Vegas. “All’occorrenza” si è anche concessa a degli sconosciuti in cambio di soldi o di una possibilità in più per dimenticare, armata di nastro adesivo, sotto l’effetto dell’oppio, ad occhi chiusi ed in silenzio, perché nessuna voce sarà mai uguale a quella di Joseph.

«E il sesso?»

«Il sesso non ha alcun valore se non viene fatto con chi si ama.»

Ma…

Cosa succederebbe se Judith, con una nuova identità ed un finto diploma, si iscrivesse proprio alla stessa Università di Joseph?

Riuscirà Joseph a resistere alla tentazione con l’unica donna che gli abbia mai fatto battere il cuore, l’unica donna che gli abbia mai fatto mettere in discussione la propria vocazione?

Sarà proprio in quel momento che all’interno della gabbia nascerà il peccatore… SINNER

Non vedo un lupo come quando avevo quattordici anni. Io vedo… «Chiamami Sinner.» Io vedo un peccatore. Un peccatore che non può più salvarsi. Vedo un chiodo fisso che balla in un abito striminzito mentre si sfiora, sensuale come non mai. Vedo un pensiero che più mi impongo di scacciare dalla testa e più non se ne va. L’unica che voglio, e che sa farmi sentire uno schifo totale perché non oso prendermela. Vedo questo amore malato, proibito, che mi sta consumando, e che alla fine mi ammazzerà. Quello che posso fare mentre aspetto di morire per mano di Judith è tirare fuori tutta la rabbia che provo e riversarla nell’Arena.

«Sinner» ripeto. «È questo il mio nome.»

Cari Smeraldi a circa tre settimane dall’uscita sono qui a condividere con voi i miei pensieri in merito a questa meravigliosa storia d’Amore, perché di Amore si parla, dalla prima all’ultima pagina. Aspettavo da un sacco di tempo questa uscita, credo di aver stalkerato Ava all’inverosimile, cercando dai piccoli indizi lanciati qua e là di carpirne più sfumature possibili ma, mai nella vita avrei immaginato di trovare così tanta da carne al fuoco.

Ho adorato Judith per la sua forza ed irriverenza, la sua audacia ed il suo coraggio, ma anche per il suo tormento e la sua anima spezzata.

Una ragazza che, sin dalla più tenera età dell’innocenza, ne ha subite tante, per questo posso comprendere, ma non condividere le sue scelte, anche se a volte discutibili.

Joseph, al contrario, è sempre stato tenuto nella bambagia, in continua lotta tra il bene ed il male, tra giusto e sbagliato, tra buio e luce come quegli occhi così diversi tra loro che lo caratterizzano.

Una storia ricca di contenuti, di emozioni, argomenti difficili da affrontare e dolorosi, pregna di colpi di scena e rivelazioni, un sali e scendi costante che non ci darà tregua fino all’epilogo, a mio parere meraviglioso.

Per quanto riguarda la scrittura, non posso che complimentarmi con la nostra Ava, la cura e la ricerca di informazioni deve essere stato un lavoro estenuante, soprattutto per quanto riguarda le regole, le tradizioni, gli usi ed i costumi dei mormoni così estremi in tutto ciò che riguarda la loro dottrina.

Ho notato anche una certa maturazione, non solo rispetto ai precedenti romanzi, ma anche nel corso degli eventi di questo romanzo stesso, come se insieme a Joseph e Judith fosse avvenuta una crescita anche per Ava come scrittrice durante la stesura stessa del romanzo.

Prima di concludere, vorrei soffermarmi qualche secondo sui personaggi secondari, in particolar modo su Drew, Misha e Shane. Lo so che le priorità in questo momento sono Finn e Kegan, ma, un giorno quando avrai tempo e, ripeto quando, mi piacerebbe anche leggere le loro storie magari insieme ad una Novella su Joseph e Judith….  chiedo  troppo?

Ora, invece, mi voglio rivolgere a coloro che hanno interrotto la lettura, rallentate dalle lunghe descrizioni iniziali dello stato psicologico di Joseph, non fatevi condizionare, proseguite, se necessario saltate, ma non precludetevi l’opportunità di leggere una storia così intensa e ricca.

Io non l’ho fatto e, boccone dopo boccone, ho assaporato ogni piccolo particolare, anche quelli che nel corso della lettura ci lanceranno degli indizi su quello che avverrà in seguito.

Concludendo, perché lo so che a questo punto ve le ho già ampiamente frantumate, (non è possibile raccontare 647 pagine in poche semplici righe)Taboo è un romanzo che va preso in dosi massicce, non a cuor leggero,  senza pregiudizi ne preconcetti, con il cuore libero di non giudicare un rapporto che potrebbe risultare malato, proibito o sporco ma in fondo, qual è il male peggiore che questa giovane coppia ha commesso se non quello di innamorarsi?

«Come si può non infrangere un taboo,

quando è esattamente quello che vorresti fare?»

Lettura Straconsigliata…

bellissimo

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.