Sweet Sixteen di Valentina Ferraro
Trama Quanti segreti sei disposto a mettere nelle mani dell’unica persona con la quale non puoi permetterti di avere un debito?
Lo sa bene Emeric: nessuno.
Eppure, Rylee Winters, dal giorno del suo sedicesimo compleanno, sembra essere ovunque. O forse c’è sempre stata, ma lui non voleva guardare.
Non voleva che, su otto miliardi di persone nel mondo, fosse proprio la Winters a tirarlo fuori da una brutta situazione.
Perché dal giorno in cui Rylee ha messo piede alla Monarch Bay Prep, Emeric ha contribuito a farle degli scherzi crudeli e, a queste condizioni, quante probabilità ci sono che sia disposta a mantenere i suoi segreti?
Poche. Pochissime.
Gli scherzi finiscono ora.
Rylee Winters tutto si sarebbe aspettata tranne che di diventare il bersaglio preferito di un branco di bulli. Qualcuno avrebbe dovuto avvisarla che a regnare sull’intero corpo studentesco della Monarch Bay Prep ci sono dei veri e propri Re.
Ha sopportato le loro umiliazioni per un anno intero, finché, un giorno, hanno semplicemente smesso.
Non c’è bisogno di fare domande: il ragazzo per il quale il suo cuore batte all’impazzata dal primo giorno è in debito con lei. E ha promesso di lasciarla in pace.
Eppure, la cosa peggiore di tutte è stata venire a patti con una verità che non pensava possibile: essere ignorata da Emeric Lay Lawrence è di gran lunga peggio che essere tormentata da Emeric Lay Lawrence.
L’estate è alle porte e Rylee ha tutte le intenzioni di fare in modo che sia indimenticabile. Ma basterà mettere un po’ di distanza fra loro per cancellare i torti subiti e risanare ferite invisibili, o la prossima umiliazione è proprio dietro l’angolo?
Sweet Sixteen di Valentina Ferraro, romanzo autoconclusivo pubblicato self publishing il 25 gennaio 2023.
Passerà, sai? Non domani, magari neanche fra un mese, ma fra un po’ ti ricorderai a malapena del ragazzo dagli occhi verdi che ti ha spezzato il cuore a sedici anni.
Rylee Winters aveva una vita tranquilla prima di trasferirsi alla Monarch Bay Prep e diventare il bersaglio preferito dei Re della scuola, a cui nessuno può dire di no. Viene presa di mira, umiliata e infastidita, senza che nessuno faccia nulla per difenderla.
Emeric Lay Lawrence è uno dei Re della scuola, non voleva essere popolare, ma ci è diventato, non voleva frequentare dei bulli eppure lo ha fatto, non aveva bisogno di portarsi a letto tutte quelle ragazze ma si è adeguato, perché Emeric ha troppo da perdere nella vita e non può permettersi un passo falso.
Eppure, è inciampato. La facciata di arrogante bulletto inizia ad incrinarsi nel momento in cui Rylee incrocia il suo cammino e scopre un pezzetto di vita che Emeric cercava di nascondere e soprattutto gestire, da solo.
Sembra assurdo ma più lui le intima di stare alla larga, più lei se lo ritrova sulla sua strada, più cercano di ignorarsi più si avvicinano, più lui si trincera nei silenzi, più lei si fa spazio nel suo cuore. E nemmeno Emeric aveva messo in conto di volere Rylee Winters nella sua vita, perché lei è intoccabile, per mille ragioni, è l’unica che deve evitare, nonostante sia la sola che gli fa battere il cuore.
Lei potrà fidarsi di lui o rischia di essere vittima di un ennesimo modo per prendersi gioco di lei? Ed Emeric potrà fidarsi di questa ragazza dall’apparenza fragile ma con un cipiglio battagliero?
Io voglio solo farla incazzare un po’, perché lo scontro con lei è una piccola sorsata di ossigeno nei polmoni. Il modo che ha di sbarrare le ciglia e schiudere le labbra mi fa sentire così lontano dai miei casini.
Emeric non è certo un tipo facile. È silenzioso, sfuggente e arrogante, o almeno è così che vuole apparire perché quando lo vediamo interagire con il suo patrigno Luke (di cui non è possibile non innamorarsi) e i suoi fratellastri, è chiaro senza ombra di dubbio che è lì che si nasconde: dietro le infinite preoccupazioni affinché nessuno soffra, la fatica a ricevere gli abbracci, la voglia di indipendenza e il non voler pesare su nessuno, e il suo amore per il disegno: tramite la matita lui dà vita a tutte le sue emozioni e restituisce al lettore un’immagine di sé differente da come si presenta a Rylee.
Non è un vero bullo, è solo un ragazzo di diciassette anni che ha già sofferto troppo. Non ha mai conosciuto suo padre e non ha mai ricevuto l’amore di sua madre, senza contare che sente su di sé il peso delle responsabilità familiari. Vuole garantire ai suoi fratelli e a se stesso un futuro migliore, vuole dimenticare il suo passato logorante e per una volta tanto essere il ragazzino che è, ma per fare questo è costretto a celare segreti, a coprire gli errori di sua madre ed essere quello che non è per evitare di darsi in pasto a chi non può capire. Emeric di base non si fida di nessuno, non po’ farlo, il suo mondo è sempre stato manomesso dalle brutture della vita, ha dovuto difendersi da chi voleva annientarlo.
Rylee invece è all’apparenza la ragazza fragile che si è trasferita nella scuola più popolare, frequentata da re e reginette senza scrupoli. È stata presa di mira subito e mai ha abbassato la testa. Mille volte avrebbe voluto piangere e mille volte ha rinunciato. Non hai mai rinnegato il suo modo di essere, non è mai voluta cambiare per essere accettata e quando ha acquistato un po’ di fiducia in sé ha iniziato a combattere le sue battaglie.
Rylee è intelligente e responsabile, altruista e allegra, orgogliosa e testarda, semplice ma sexy. Il suo più grande difetto? Essersi innamorata di quel ragazzaccio schivo e silenzioso che non la degna nemmeno di uno sguardo. Rylee è portatrice sana di fiducia, rispetto e integrità, le basta davvero poco per distruggere il muro che Eric ha costruito intorno a sé, e a lui basta davvero poco a farglielo abbattere.
Per una volta, per una dannata volta, volevo solo che qualcuno vedesse l’Eric senza casini, senza le responsabilità, senza i segreti.
Questo romanzo è un concentrato di tutto. 550 pagine che scorrono come niente, si lasciano divorare e ti trascinano indietro nel tempo.
Mi sono emozionata di fronte alla difficoltà di Emeric e Rylee di aprirsi l’uno all’altro, e da mamma mi sono arrabbiata a leggere i dialoghi tra Eric e quell’arpia anaffettiva di sua madre.
Ho ammirato la complicità tra Rylee e sua mamma, quell’accettarsi nonostante le piccole mancanze, e quella tra Eric e Luke, per quell’amore incondizionato che rimarca che i figli non sono di chi li mette al mondo ma di chi li cresce con amore.
Mi ha colpito anche la crescita di Travis, personaggio secondario – di cui speriamo di leggere ancora -, e villain per eccellenza, e il suo valore dell’amicizia sopra ogni cosa.
Mi è piaciuto tornare un po’ indietro e immaginarmi al mare, tra i falò e gli amici, le giornate calde e lunghe e quella voglia di provare ogni cosa, ogni esperienza, ogni emozione.
Insomma, Chi ricorda i propri 16 anni? I primi amori, e le prime delusioni, le amicizie che pensi dureranno una vita, i litigi con i genitori per non aver rispettato il coprifuoco.
Penso ai i miei 16 anni, senza grossi scossoni; cercavo di sembrare più grande di quella che ero, mettevo in campo battaglie con i miei genitori per rubare quella mezz’ora in più al rientro serale e cercavo a tutti i costi di farmi notare dal ragazzo più grande che, ovviamente, non mi filava di striscio.
Diciamo che non sono stata una Rylee, e, ahimè, non ho mai conosciuto un Emeric. Cercavo di vivere senza crearmi troppi problemi: Qualche bugia innocente, qualche fuga al mare con gli amici, qualche cocktail di troppo, il trucco a volte eccessivo e gonne che si accorciavano in ascensore… È per questo che solitamente non leggo romanzi Young Adult, perché mi ricordano quello che avrei voluto fare e non ho fatto, quello che sognavo e non ho realizzato. Ma si sa, ai romanzi di Valentina Ferraro non dico mai di no, e sono felice di aver superato il mio limite, perché immergermi nella storia di Emeric e Rylee fa bene al cuore, ti regala emozioni leggere e ti ricorda che quello che accade a 16 anni, rimane nel baule dell’adolescenza, chiuso a chiave, pronto per essere aperto quando vuoi sentirti dire “ti ricordi di quella ragazzina lì? Ecco oggi ci sei tu, e sei frutto anche di quegli anni in cui pensavi di non essere abbastanza, in cui facevi di tutto per crescere in fretta e quando sei cresciuta avevi solo voglio di tornare un po’ indietro, tutte quelle prime volte e quelle emozioni a 100 all’ora, gli errori e i successi, i primi amori e i primi cuori spezzati. Però guardati, se sei un minimo soddisfatta di chi sei ora, è perché, a sedici anni, sei stata lei”.
Immagino che sia per questo che li chiamano i “dolci sedici anni”: perché niente avrà più il sapore dei nostri primi baci, dei giri in moto, degli slurpee alla menta e della sensazione di essere aria e l’unica ragione di vita l’uno dell’altra. E non mi sbagliavo: è stata un’estate indimenticabile
Complimenti Valentina, un altro romanzo di successo che arriva al cuore delle tue lettrici.