Suite 405 di Sveva Casati Modignani
Un’auto di lusso sfreccia nella notte lungo l’autostrada che collega Roma a Milano. A bordo c’è il conte Lamberto Rissotto, che possiede un’importante industria metallurgica e la dirige con sapienza, nonostante le difficoltà legate alla crisi economica del Paese. L’uomo ha fretta di rincasare per chiudere immediatamente ogni rapporto con la bellissima moglie Armanda, perché ha appena scoperto la sua ultima imbarazzante follia. A mitigare la cupezza del suo stato d’animo c’è il recente ricordo del fuggevole incontro con una sconosciuta «molto giovane, molto bella, di gran classe» che si è stupidamente lasciato sfuggire. Nella notte, un altro uomo viaggia lungo la stessa autostrada da Sud a Nord, solo, sulla sua utilitaria impolverata: è Giovanni Rancati, sindacalista. Ha percorso chilometri per incontrare gli operai che tanto ama, per condividerne le preoccupazioni e difenderne il futuro. A Milano l’attende la sua compagna, Bruna, che fa la parrucchiera e dopo anni di sacrifici è riuscita ad aprire un negozio tutto suo. Insieme vivono in un quartiere popolare, uno di quelli in cui le case di ringhiera mettono in piazza gioie e dolori di ognuno, una realtà in cui si fatica ad arrivare a fine mese e un sogno può costare i risparmi di una vita. Lamberto e Giovanni rappresentano due mondi opposti e lontani, ma le loro strade finiranno per incrociarsi, un po’ per necessità e un po’ per caso. Dal loro incontro nasce un avvincente intreccio di destini in cui si rispecchia l’Italia di oggi, ancora divisa da contraddizioni e lotte sociali, ma unita da un profondo e assoluto bisogno di giustizia e amore.
Recensione di Esmeralda – Suite 405 di Sveva Casati Modignani pubblicato il 25 settembre da Sperling & Kupfer.
Quando a settembre non ho potuto partecipare alla presentazione di questo libro con l’autrice mi è spiaciuto tantissimo, avrei davvero voluto conoscere questa signora della narrativa che vanta più di trenta titoli e ha superato le dodici milioni di copie vendute nel mondo. Numeri da capogiro e un animo battagliero che traspare dalle sue pagine e nelle sue interviste. Alla domanda di Eleonora Barbieri su Il Giornale che chiedeva Ma come funzionava la scrittura a quattro mani con suo marito? Rispose “Io ero quella che raccontava, lui quello che rileggeva, criticava, correggeva. Come sempre: chi fa è la donna, chi critica è l’uomo”. Io questa risposta, così vera e schietta, l’ho adorata, se vi va di leggere la bella intervista vi lascio il link.
Per anni non mi sono avvicinata a nessun suo libro, sempre pubblicato da Sperling, perché credevo non fosse nelle mie corde, troppo poco rosa per i miei gusti. I miei gusti però sono mutati nel tempo, virando sempre più spesso verso la narrativa contemporanea e così ho deciso di voler conoscere il suo modo di scrivere.
La prosa di Sveva è scorrevole, senza fronzoli, con dialoghi ben costruiti e una storia che potrebbe essere ‘la storia’ di tantissimi di noi. In questo romanzo si respirano i nostri giorni, ma vi è anche l’eco di un passato che sembra poter tornare in auge. C’è la gente del popolo e quella della borghesia che insieme funzionano e si amalgamano alla perfezione perché le distinzioni di classe sociale, al mondo d’oggi, non devono più porre freni a nulla, soprattutto all’amore. Già l’amore, quel sentimento tanto bistrattato dai lettori colti e alti che snobbano qualsiasi libro in cui ve ne sia anche solo il sentore. L’amore muove il mondo e in questo caso le storie d’amore che si intrecciano nel corso degli anni sono tante, alcune perfette, altre difficili, ma tutte in grado di insegnare qualcosa ai protagonisti e al lettore che le affronta con loro.
Ma chi sono questi protagonisti? Ve li presento subito. Il primo personaggio che incontriamo è il conte Lamberto Rissotto, un uomo bello e affascinante alla soglia dei cinquant’anni che porta avanti un’importante azienda del nord. Si trova a Roma per chiudere un affare quando fa la conoscenza di una giovane donna mandata per fargli compagnia a cena. Lamberto è stanco e rifiuta con garbo il gentile omaggio, ma il ricordo di questa ragazza incantevole lo perseguiterà per giorni. Poco prima di andare a dormire navigando su facebook si ritrova davanti un video che non avrebbe mai pensato di trovare sul web. Armanda, sua impulsiva e mai doma moglie, ne ha combinata un’altra delle sue e così chiama l’autista per tornare a casa il più velocemente possibile.
Armanda ha un ruolo fondamentale in questo libro, le pagine che narrano la sua vita sono molte e vi sarà impossibile non sentirvi vicine a questa donna a cui la vita ha dato e tolto molto. Il rapporto con Lamberto è da tempo una bellissima amicizia, i due sono ancora sposati ma più che vivere insieme sembrano convivere. Un rapporto che soddisfa entrambi e permette loro la libertà di cui hanno bisogno senza dover affrontare i sensi di colpa dovuti al tradimento. Armanda è uno spirito libero, fin da bambina ha visto ciò che di brutto il mondo poteva offrire e, grazie alla bontà di gente sconosciuta, ha potuto cambiare suo destino divenendo la donna di cui oggi facciamo conoscenza. Una donna a volte frivola, viva e vitale, sempre alla ricerca di qualcosa che la potesse far stare meglio, una donna vera, tormentata con molti pregi e altrettanti difetti. Una donna che vive la vita sempre con il piede pigiato sull’acceleratore.
Sarà proprio questo spirito a far breccia nel cuore di Lamberto, e non solo, ma alla lunga la mancanza di stabilità emotiva di Armanda e la propria incapacità di accontentarsi porteranno la coppia a prendere strade diverse pur rimanendo sempre pilastri fondamentali nelle vite l’uno dell’altra.
Ma questa non è solo la storia delle vite di Lamberto e Armanda (e quello che vi ho raccontato è solo la punta dell’iceberg), c’è un’altra coppia molto importante, quella composta da Giovanni Rancati, professione sindacalista e la sua compagna Bruna, professione parrucchiera. Giovanni e Bruna si conoscono da quando erano bambini, hanno qualche anno di differenza, ma sono sostanzialmente cresciuti insieme. Giovanni non ha mai osato confessare l’interesse che nutriva per Bruna, fino a quando gli eventi della vita li hanno portati ad essere vicini. Giovanni ha votato la sua vita alla professione e non credeva possibile di riuscire a trovare una donna che appoggiasse questa sua passione. Per Giovanni gli operai sono tutto, lui che è stato uno di loro sa bene quanto si debba lottare per mantenere i propri diritti. Una delle persone con cui si troverà a ‘lottare’ è proprio Lamberto, una lotta semplice perché Lamberto non è uno sfruttatore e rappresenta i pochi imprenditori onesti e lodevoli che il nostro paese può vantare.
Le strade di Lamberto e Giovanni si incrociano più e più volte e il ritratto che emerge è quello di due uomini giusti che lottano per i propri ideali e cercano sempre di fare il bene degli altri, anche se a volte questo significa mettere da parte il proprio.
Sono felice di aver richiesto questo libro e credo che da oggi avrò un appuntamento fisso ogni anno con Sveva Casati Modignani, una donna, un’autrice, che sa raccontare la società d’oggi con garbo e molta realtà, senza cercare di abbellirla con orpelli che non le appartengono. Se avete voglia di immergervi nelle vite di molte persone e ritrovare in ognuna un po’ di voi stessi Suite 405 è il libro che fa al caso vostro.