Storm at Keizer Manor di Ramcy Diek
Trama Mentre Forrest, appena laureato, cerca di trovare un impiego, Annet lavora al Keizer Manor, il museo in cui sono esposte le opere del pittore del diciannovesimo secolo Alexander Keizer.
Dopo una lite, la coppia si inoltra tra le dune per chiarirsi. Ma delle nubi oscurano il cielo e il beltempo si trasforma in un temporale così violento che i due si separano.
La mattina dopo, Forrest si ritrova da solo. Così come Annet.
Quando riprende conoscenza in un monastero, Annet è convinta che le suore le stiano giocando uno scherzo. Non può essere l’Ottocento! È una donna incinta del ventunesimo secolo e non dovrebbe trovarsi lì. Come farà a tornare nella sua epoca?
Storm at Keizer Manor di Ramcy Diek, un time travel romance, pubblicato da Dunwich Edizioni il 27 giugno.
Annet lavora al Keizer Manor, un museo in cui è esposta la collezione di dipinti a olio di Alexander Keizer, un famoso pittore dell’’800. Vive in un piccolo appartamento a Dunedam con Forrest, il suo fidanzato, appena laureatosi e in cerca di un impiego. Annet scopre di essere incinta. Mentre Forrest è entusiasta della notizia, lei non si sente pronta per diventare madre.
La coppia partecipa al 200° anniversario del museo e, dopo l’ennesimo litigio, si allontana dall’evento per passeggiare verso le dune fuori il Keizer Manor. Ma, all’improvviso, il cielo, in precedenza azzurro, si oscura fino a diventare di uno strano verde con forti venti e rombi assordanti. Si scatena una vera e propria tempesta che rende impossibile vedere a un palmo dal proprio naso. Presa dal panico, Annet cerca in ogni modo di ripararsi fino a perdere completamente i sensi.
La ragazza si risveglia nella piccola stanza di un monastero, portata lì dopo esser stata trovata tra le dune priva di sensi. Di Forrest, però, neanche l’ombra. Ben presto, spaesata e incredula, si accorgerà di trovarsi nel diciannovesimo secolo.
Nel frattempo, nel presente, Forrest inizia le ricerche per ritrovare la sua fidanzata.
Riuscirà a tornare nella sua epoca?
Per scoprirlo non vi resta che leggere il romanzo.
“Dal momento in cui si era svegliata nel convento, aveva sempre offeso apertamente qualcuno o si era involontariamente messa nei guai. Ovunque fosse andata o qualunque cosa avesse fatto, aveva seminato il caos. Forse sarebbe stato saggio procedere con più attenzione, d’ora in avanti. Dopotutto, fino a quando non avesse capito come tornare al futuro, dipendeva dalle persone intorno a lei.”
Storm at Keizer Manor è una storia particolare in cui si intreccia una componente storica, soprannaturale e contemporanea. Ammetto di non aver mai letto un romanzo come questo. La storia è ben strutturata, le descrizioni di luoghi, usi e costumi dell’’800 sono molto accurate, si nota, infatti, un grande lavoro di ricerche svolto dall’autrice. L’ho apprezzato molto. Così come ho apprezzato cover e traduzione della Dunwich.
Inizialmente, la protagonista non aveva attirato le mie simpatie, ma quando la storia è entrata nel vivo mi sono ricreduta. Annet è una ragazza forte, decisa e dedita al lavoro, con un bel caratteraccio e una lingua tagliente accentuati ancora di più dal suo arrivo in quell’epoca lontana. Vivere nell’’800 non sarà una passeggiata, la sua vita sarà messa a dura prova dalle tante difficoltà che incontrerà sul suo cammino e anche dalle tante emozioni e sentimenti contrastanti. Un’epoca in cui la donna non aveva diritti sociali, legali e politici, il cui ruolo si limitava a quello di moglie e madre e costretta a sottomettersi al volere del marito. Difficile da accettare per una donna del ventunesimo secolo. Immaginate di ritrovarvi in un periodo storico diverso dal vostro, non conoscete nulla di ciò che vi circonda e nessun amico accanto su cui fare affidamento, anche voi vi sentireste smarrite e sole. Ma, per fortuna, Annet farà incontri inaspettati e sorprendenti…
La trama non rivela molto, infatti non ero convinta se accettare o meno di leggerlo, sembra che non accada nulla di particolare ma, vi posso assicurare, che non c’è nulla di prevedibile in questa storia. Anzi, le varie situazioni affrontate dai protagonisti la renderanno più complicata.
Un’altra cosa che ho apprezzato sono i POV alternati. I capitoli dedicati ad Annet raccontano le sue vicissitudini nel diciannovesimo secolo, mentre quelli su Forrest sono ambientati nel presente e si focalizzano sulle ricerche per trovare la ragazza.
Purtroppo, non mi ha convinta l’epilogo. Per quanto abbia trovato la storia interessante e molto coinvolgente, non mi è piaciuto il modo in cui si è conclusa, troppo affrettata. Mi ha lasciata con molti interrogativi, alcuni legati al viaggio nel tempo compiuto da Annet e altri su aspetti che secondo me non hanno avuto una vera conclusione… Questo però non deve essere un freno alla lettura di questo romanzo, anzi, lo consiglio soprattutto a chi ama i viaggi nel tempo.