Sotto le stelle sopra il cielo di Aisha Bushby
Ti basterà correre contro il tempo, contro la realtà, per salvare la persona più importante del mondo?
Safiya ancora non lo sa, ma il suo mondo sta per crollare. Perché, in preda alla rabbia, pronuncia tre parole di cui si pentirà per sempre: «Mamma, ti odio». Safiya non odia davvero sua madre, ma le due sono così diverse… discutono sempre, litigano sempre. La mamma non accetta il suo modo di vestire, i suoi interessi, e soprattutto non capisce quanto i videogiochi siano importanti per lei. Pensa che siano una cosa da bambina. Per questo Safiya le sbatte la porta in faccia e torna nella casa che condivide con il papà, decisa a fargliela pagare. Quando pochi giorni dopo squilla il telefono, il mondo di Safiya è già crollato. Sua madre è in coma. È successo all’improvviso, inspiegabilmente. Prima la mamma c’era e ora non c’è più. È viva, ma è come se fosse morta. I medici dicono che potrebbe svegliarsi, ma è difficile, quasi impossibile. L’unica speranza è starle accanto, parlarle, come se potesse sentire e ricordare. È proprio qui, accanto al letto d’ospedale della donna che Safiya ama più di ogni altra cosa, che una porta si apre e il suo mondo cambia di nuovo, per l’ultima volta. Forse è magia, forse è realtà. Quello che è certo è che ora Safiya, se vorrà salvarla, dovrà correre e trovare un modo per cambiare quelle tre parole che hanno dato inizio a tutto.
Sotto le stelle sopra il cielo di Aisha Bushby, libro per ragazzi uscito ieri, 13 ottobre, con DeA.
Una lettura commovente, che toccherà le corde del vostro cuore grazie alla sua delicatezza e alla capacità dell’autrice di mettere su carta i pensieri che tutti noi abbiamo avuto da adolescenti.
Sotto le stelle sopra il cielo è potente e delicato allo stesso tempo, la sua intensità ti arriva addosso come un treno in corso, ma sa anche accarezzarti e cullarti quando ne hai più bisogno. Leggerlo fa male, non credete di trovarvi davanti a un libro per ragazzi spensierato, ci sono tutte le incertezze dell’adolescenza, c’è un pizzico di magia e il tema della perdita fa da filo conduttore lungo tutta la narrazione.
Safiya è la giovane protagonista, un’adolescente con i genitori separati che ha deciso di vivere col padre, avendo con lui ‘molte più cose in comune’ e ‘sentendosi meno giudicata’. La realtà è che Safiya ha tanto in comune con la madre solo che ancora non ne è consapevole e, quando la madre le fa notare che passa troppo tempo persa nei videogiochi, Safiya reagisce dicendole le tre parole che fanno più male «Mamma, ti odio». Quante volte a quell’età agiamo d’istinto e sputiamo fuori sentenze che ci rimangeremmo poco dopo? L’impulsività durante l’adolescenza è all’ordine del giorno e Safiya capirà sulla propria pelle che non si dovrebbe mai pronunciare nulla di così crudele e definitivo perché non si può sapere cosa accadrà il giorno dopo. A tredici anni non ci si interroga sulla fine della vita, tutto sembra troppo lontano, come se a noi e ai nostri cari non potesse mai succedere nulla di brutto ed è proprio questo che accade alla madre di Safiya, un giorno c’è e il giorno dopo è in coma con poche possibilità di svegliarsi.
Safiya si sente in colpa, non sa cosa fare per aiutare sua madre, sa solo che quando le è accanto finisce in un mondo parallelo in cui le viene mostrata la vita di sua madre quando aveva la sua età. Ogni volta che si addormenta con la testa sul suo grembo finisce in quel luogo e non sa come questo possa accadere, ma trova il modo di andarci sempre più spesso per sentirsi più vicina a lei e chissà, magari per riuscire a salvarla dal luogo in cui è finita prigioniera.
Man mano che i giorni passano i sogni si fanno sempre più vividi e realistici e Safiya inizia a muoversi in quella casa che fa parte del passato in Kuwait con maggiore familiarità come se si trovasse nel mondo virtuale del suo videogioco preferito. Ci sono livelli da superare, chiavi da trovare, enigmi da risolvere.
Come se non bastasse avere la madre in coma Safiya avrà a che fare anche con il voltafaccia della sua migliore amica che di punto in bianco si mostrerà molto più interessata ad avere un ragazzo che a stare accanto a lei. Un duro colpo che però le aprirà diverse porte e le farà scoprire affinità con altre ragazze che aveva sempre tenuto in disparte troppo concentrata su quell’unica amicizia.
Attraverso questo viaggio nel passato Safiya scoprirà che i punti in comune con la madre sono tanti, che sono molto più simili di ciò che avrebbe mai creduto possibile e che la speranza è sempre racchiusa nei nostri cuori, anche quando tutto sembra perduto bisogna lottare per sopravvivere e che dovrà imparare a perdonare ciò che ha detto, perché la madre lo ha fatto non appena quelle parole sono uscite dalla sua bocca.
Sotto le stelle sopra il cielo porterà grandi e ragazzi a riflettere sulla caducità della vita, sulla necessità di saper cogliere l’attimo e non buttare parole al vento pensando che tanto c’è tempo per rimediare. Una lettura che consiglio a tutti e che vi toccherà nel profondo.