Sono stata cattiva di Maura R.

L’amore unisce, l’amore divide. L’amore cura, l’amore è un killer. L’amore è tutto, ma a volte non basta.

Come si può descrivere la paura?Per quel che mi riguarda, la racconterei esattamente così: improvvisamente, un giorno, per decisione di qualcun altro, la mia vita, che non era perfetta ma era la mia, fu spezzata, devastata, infettata dal suo male. Ogni sua decisione e ogni suo abuso ebbero il potere di danneggiarmi irreparabilmente.Sarei mai riuscita a risentire il battito del mio cuore? Il mio nome è Viola, ho venticinque anni e da tre vivo in bilico tra un passato che mi tormenta e un futuro dal quale mi ostino a fuggire. In bilico, spezzata da un uomo che mi ha sottratto l’anima. In bilico, tra i ricordi che tornano a farmi del male e il desiderio di andare oltre quella luce che intravedo, ma che si allontana quando la mia mente va in tilt. Nonostante la mia resistenza, un giorno ho incrociato due occhi verdi screziati che non hanno avuto paura di fissarmi e mi hanno tolto il respiro. Chi sei? Perché mi guardi così? Vorrei solo allontanarmi, ma non lo faccio. Forse questo è l’inizio di un nuovo capitolo della mia vita.

Sono stata cattiva di Maura R. romanzo autoconclusivo appartenente al genere romantic suspense, pubblicato in self il 6 luglio 2020.

Lo confesso, parlarvi di questo libro è difficile, molto difficile, non solo per la tematica trattata e molto sentita dall’autrice ma, anche e soprattutto, perché potrei dire troppo o troppo poco. Per questo vi faccio una promessa, cercherò di stare attenta e di parlarvi di questo romanzo per quel poco che possa servire a farvi capire che è un libro che va assolutamente letto e compreso, dove dovrete fare di tutto per capire le sfaccettature della protagonista, nella speranza di poter essere più empatiche con le donne che sono vittime di abusi. Questo perché, non di rado, siamo proprio noi donne a giudicare male le nostre simili. Sempre più spesso, dopo fatti di cronaca che parlano di abusi sulle donne, leggo commenti sprezzanti fatti da altre donne. Espressioni del tipo: “eh, ma chissà come era vestita o quanto aveva bevuto quando il ragazzo l’ha violentata” oppure “avrà portato il marito/compagno all’esasperazione se le ha messo le mani addosso”. Ebbene, sappiate che Viola, la protagonista di questo libro, ha subito questo e tanto, tanto altro, ma la sua unica colpa è stata quella di essersi fidata dell’uomo di cui era innamorata. “Sono stata cattiva” è un libro che mi ha catturato fin dalle prime pagine, mi ha trascinato nella vita “oscura” di Viola e mi ha portato, giù, giù fino a vedere solo tanto buio. Quel buio che Viola ha vissuto sulla propria pelle e di cui non riesce più a liberarsi. Una parte di lei anela a vedere nuovamente la luce, si accontenterebbe anche di un bagliore fioco ma, quando si perde tutto, quando si viene tradite nel peggiore dei modi, quando per mesi ci si augura solo di morire pur di non soffrire più, è difficile pensare che possa esserci ancora speranza, ancora uno spiraglio di luce. Viola, è stata al buio ed è diventata buia. Lo è la sua anima maltrattata, la sua innocenza perduta, il corpo martoriato. Chi le sta intorno non riesce a comprenderla, non riesce a sostenerla, fa fatica anche a guardarla negli occhi o ad abbracciarla. Il suo aguzzino ha fatto più che abusare fisicamente di lei, l’ha resa invisibile agli occhi del resto del mondo. L’ha trasformata in una donna cattiva, una donna che non prova più nulla, perché le parole “provare” e“sentire” non hanno più alcun significato per lei. Nella sua vita, Viola, ha un unico punto fermo ed è la nonna Ada che, decisa a darle un po’ di sollievo, si offre di ospitarla nella sua tenuta di campagna. Qui, dopo tre anni, Viola rivede gli occhi del suo aguzzino su un altro viso. Un viso che non la giudica, non la evita, un viso che la guarda con una empatia che le fa perdere un battito e le fa palpitare quell’organo che pensava di non avere più. Quegli occhi appartengono a Pietro, un ragazzo forte e dolce che la aiuterà ad intravvedere qualche raggio di sole, lo stesso che si intravede in una foresta con alberi altissimi e frondosi. Un uomo che per lei inventa delle storie, che le sta accanto anche quando viene a galla la Viola cattiva, quella senza cuore. Ma chi è Pietro e cosa vuole da lei? E lei, Viola, saprà trovare il coraggio di fidarsi di nuovo o, chi le sta intorno, non fa altro che mentirle? Scopritelo, sarà una lettura che vi coinvolgerà a tutto tondo, che non vi lascerà un attimo di respiro, che vi spingerà ad andare avanti anche quando gli occhi si chiudono per la stanchezza. Sono contenta di aver letto questo romanzo, certo, mi ha strappato l’anima in modi che faccio fatica a raccontarvi, ma mi ha anche dato modo di emozionarmi per un sorriso come non mi succedeva da tempo. Mi ha reso ancora più sensibile al problema della violenza sulle donne e, a quello più subdolo, di farci condizionare da una società maschilista che vede nella donna un’oggetto da muovere a proprio piacimento. Il mio consiglio è di non lasciarvi scappare quella che per me è stata una lettura da smeraldo.

smeraldo

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