Some girls do. Alcune ragazze lo fanno di Jennifer Dugan

Morgan, velocista d’élite, è costretta a cambiare istituto alla fine dell’ultimo anno dopo aver scoperto che essere gay è contro il codice di condotta della scuola cattolica che frequenta. Nel nuovo istituto incontra Ruby, che ha due hobby: armeggiare con la sua Ford Torino blu del 1970, e partecipare a concorsi di bellezza locali per realizzare i sogni di una madre prepotente. Le due ragazze sono attratte l’una dall’altra e non possono negare i sentimenti che nutrono. Ma mentre Morgan – dichiarata, orgogliosa e determinata a ricominciare – non vuole nascondere la loro relazione, Ruby non è ancora pronta a fare coming out. Incamminate su percorsi diversi alla ricerca della propria verità e di come viverla, riusciranno a tagliare il traguardo insieme?

Commovente, profondo, frizzante e tagliente ha raccolto apprezzamenti da autori LGBTQ+ Young adult come Casey McQuiston e Becky Albertalli, che lo hanno amato fin dalla prima pagina esprimendo giudizi pieni di entusiasmo.

Some girls do. Alcune ragazze lo fanno di Jennifer Dugan, young adult pubblicato da leggereditore il 25 novembre.

Dopo varie peripezie finalmente è giunto nelle mie mani questo young adult che desideravo leggere da quando l’ho notato sul sito della casa editrice. Adoro il genere e non è facile trovare un romance che parli della nascente storia d’amore tra due ragazze, per cui ero entusiasta di tuffarmi e ho amato lo sviluppo e la caratterizzazione di Morgan e Ruby.

Morgan e Ruby non hanno nulla in comune sono il giorno e la notte, l’acqua santa e il diavolo, hanno diversi punti di vista, due famiglie agli antipodi, una sa esattamente cosa vuole dalla vita e non ha paura di mettersi in prima linea, l’altra non trova nemmeno il coraggio di dire a sua mamma che quello che sta vivendo non è ciò che desidera per il suo futuro.

Morgan cerca di dar voce a tutti coloro che si trovano nella sua situazione, non teme il giudizio degli altri, non le interessa nemmeno di essere stata costretta a cambiare istituto per la sua condotta poco consona alla scuola cattolica che frequentava, ma le interessa riprendere il posto che le spetta come atleta e, soprattutto, impedire che altri ragazzi possano subire il suo stesso trattamento. Nella nuova scuola non importa a nessuno che lei sia lesbica, c’è anche il Pride club di cui inizia subito a seguire le riunioni, insomma il peggio sembra passato, se non fosse per quella ragazza che turba i suoi pensieri e che l’ha quasi messa sotto la sua macchina il primo giorno di scuola.

Ruby è la bed girl della scuola, su di lei circolano parecchie voci, che un po’ le fanno male, ma che cerca di ignorare, la realtà è che per far felice sua mamma prende parte a centinaia di concorsi di bellezza che detesta e frequenta un ragazzo per scacciare i brutti pensieri quando questi fanno capolino nella sua testa. Non è di certo tra le persone più popolari della sua scuola e ogni volta che sua madre l’ha vista avvicinarsi troppo a una ragazza le ha impedito di coltivare quell’amicizia. L’unico luogo in cui si sente bene con se stessa è l’officina del suo ex patrigno, l’unico che per lei c’è sempre senza bisogno di parole.

Morgan vive con il fratello e ha una famiglia super presente e sempre pronta ad appoggiarla anche nell’onerosa battaglia legale che sta avendo con la sua ex scuola. Ruby può contare solo su se stessa visto che la madre vive nel suo riflesso dopo essere rimasta incinta da ragazza e essere stata abbandonata dal padre di Ruby. Ruby è certa di doverle qualcosa ed è per questo che si presta a partecipare a tutti quei maledetti concorsi di bellezza e ad accettare che viva con loro quel viscido buono a nulla del compagno. Se solo sua madre capisse cosa Ruby vuole davvero.

Senza forzare la mano Morgan e Ruby iniziano a entrare l’una nell’orbita dell’altra e a frequentarsi. Morgan tira fuori il meglio di Ruby e la sprona a perseguire il suo sogno di diventare un meccanico, l’occasione per andarsene dalla roulotte in cui vive potrebbe essere proprio grazie alle borse di studio messe in palio in un importante concorso. Ruby deve emettercela tutta per arrivare tra le prime sei e poi confessare finalmente a sua madre che per il suo futuro ha in mente qualcosa di molto diverso.

Morgan prova per Ruby una fortissima attrazione e sente che anche Ruby prova lo stesso, ma quando arriva il momento di fare il grande passo si ritrova scaraventata in un passato che non ha più voglia di rivivere. Lei vuole al suo fianco una persona che sia pronta a urlare al mondo ciò che prova, non vuole nascondersi, non vuole essere un segreto. Ruby però non si sente pronta a far sapere agli altri ciò che sente, fare coming out è un fatto personale e nessuno deve permettersi di forzare la mano.

Some girls do è un romance che ho divorato in poche ore e in questo periodo mi succede raramente, mi sono sentita coinvolta nelle dinamiche di coppia, ma soprattutto ho compreso entrambi i punti di vista delle protagoniste perché non è semplice essere nessuna delle due. Hanno entrambe un bellissimo mondo interiore, Morgan è più diretta, è risoluta, non ha paura di niente e nessuno, ma non ha voglia di soffrire per un sentimento non ricambiato, Ruby è timorosa e non solo perché per la prima volta prova un interesse per una ragazza, ma soprattutto per tutta la pressione che le è stata messa addosso dalla madre fin da quando era bambina, per lei non è facile fidarsi degli altri e a volte fatica a concedere perfino a se stessa fiducia. Ci sono stati capitoli in cui avrei voluto entrare nel libro e abbracciarle forte perché il loro percorso non è stato semplice, ma le ha fatte diventare le ha forgiate e se oggi sono così è anche merito del loro passato. Insomma smeraldi se avete voglia di uno young adult commovente e intenso lo avete trovato.

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