Solo pelle contro pelle di Mary Durante

Cosa significa appartenere a qualcuno dopo una vita senza legami?

Quando Misha fallisce la missione di uccidere Takeo Valestein, uno dei capi gang di New York, è certo che ad attenderlo ci sarà una morte impietosa. Quello che non si aspetta è che il suo bersaglio preferisca prenderlo prigioniero, togliergli ogni via di fuga e arruolarlo come proprio sicario e bodyguard personale.
Con i suoi modi distaccati, gli onnipresenti guanti di pelle e fin troppi segreti sepolti in un passato di sangue, Valestein pretende da lui un’obbedienza assoluta, che presto valica i confini tra capo e sottoposto.
Coinvolto negli scontri di potere tra le varie gang, al soldo di un boss del crimine maniaco del controllo e privo di emozioni, Misha non ha scelta: dovrà piegarsi e aspettare l’opportunità giusta per sparire e salvare la pelle.
Certo, sarebbe tutto più facile se Valestein non avesse risvegliato in lui bisogni e desideri che non sapeva di possedere.

Solo pelle contro pelle di Mary Durante, mafia romance, male to male pubblicato self il 14 giugno

Prendete un assassino un po’ folle, sarcastico, sempre con la battuta pronta e poco incline a tacere e affiancatelo ad un mafioso taciturno, freddo come il ghiaccio, inflessibile e con il proverbiale palo che sale su da un posto ben definito del suo corpo e avrete una coppia che più strana non si può anche se avrei dovuto saperlo che i personaggi che nascono dalla mente della Durante sono sempre fuori dagli schemi.

Misha è stato un ragazzino senza famiglia lasciato in un orfanotrofio da cui è scappato ben presto per evitare problemi. Cresciuto per strada ha imparato tutto il possibile sull’arte di difendersi e attaccare fino a diventare un assassino, uno davvero in gamba, infatti, nonostante la sua giovane età non ha mai sbagliato un colpo. Assoldato da un capo gang rivale per eliminarne uno che è in rapida ascesa e che minaccia di diventare il nuovo re della malavita di New York si ritrova, imprigionato in men che non si dica e non solo fisicamente. Misha, infatti, rimane soggiogato da un paio di occhi magnetici, da mani guantate e da una smania sempre più crescente nei confronti dell’uomo che avrebbe dovuto uccidere.

Takeo Valestein è un capo gang di New York in rapida ascesa, astuto, manipolatore e inflessibile. Il suo unico scopo è arrivare in cima alla catena alimentare e per farlo non guarda in faccia a nessuno. Da quando appena diciottenne ha preso il posto del padre nel ruolo di capo non si è fermato un attimo. La sua è una vita dedicata esclusivamente al lavoro, o meglio ai lavori, di giorno è un quasi stimato membro dell’alta società che gestisce un’impresa di preziosi e di notte un malavitoso della peggior specie. Quando viene avvisato che un assassino è pronto ad eliminarlo dalla scena è implacabile e dopo averlo catturato non esita nemmeno per un secondo a torturarlo per scoprire chi sia il mandante dell’omicidio. Solo che la sua tattica è diversa, non implica pistole, coltelli o pugni, no, il suo potere si basa sull’erotismo, su un gioco di ruolo in cui lui è il padrone e Misha il suo “schiavo” per modo di dire.

Takeo e Misha sono diversi come il giorno e la notte, Misha irradia luce anche solo con uno sguardo, sprizza energia e solarità da tutti i pori anche se è stato un bambino e ora un giovane uomo che non ha mai saputo cosa significhi far parte di qualcosa. Lo hanno fatto sentire sempre come se fosse privo di alcun valore. Takeo, al contrario, è un giovane uomo criptico, ombroso, taciturno, si circonda di un alone di mistero quasi fino alla fine del romanzo, eppure, in lui c’è una solitudine che non conosce confini. Nemmeno con i suoi collaboratori più fidati è riuscito ad instaurare un rapporto, memore delle parole del padre che gli ha sempre detto di non fidarsi di niente e nessuno.

Due uomini soli, in un contesto violento come quello delle gang newyorkesi che finiscono per stare insieme pur non volendo e che, giorno dopo giorno, riescono a trovare qualcosa che li accomuna, cosa  sarete voi a scoprirlo grazie ad una lettura che mantiene un livello di erotismo e di suspense molto alto.

Ammetto, con un certo candore che, dispetto delle volte precedenti, mi sono accostata alla lettura di questo libro con un po’ di timore, ero sicura che la storia in sé mi sarebbe piaciuta a prescindere perché conosco molto bene la penna di questa autrice ma avevo paura che le interazioni BDSM nella coppia potessero, in qualche modo, non piacermi e, invece, mi hanno convinta e coinvolta fin dal loro primo  incontro. Ho sempre un po’ paura di ritrovarmi a leggere scene un po’ forti e di non riuscire a capirle del tutto e questo sarebbe un male sia per me in quanto lettrice sia per l’autrice di cui potrei non comprendere il lavoro ma, in questo caso, sono state paure che non avevano fondamento. Le scene pur essendo molto coinvolgenti perché il rapporto tra Takeo e Misha è molto carnale ma non oltrepassano mai alcuni miei limiti, anzi, le loro interazioni mi hanno fatto pensare ad una seduta di tango in cui Misha provoca un rigido Takeo e quest’ultimo, una volta ripresosi è bravo a dettare il ritmo. Quindi, non aspettate oltre per lasciarvi travolgere da questa danza sensuale ed eccitante.

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