Sirley di Elisa Amoruso

È il 1989. Nina ha undici anni e una famiglia incasinata, il padre e la madre litigano sempre, Lorenzo – suo fratello minore –, quando si arrabbia, diventa un pericolo. Dal centro di Roma si ritrova catapultata in un quartiere di periferia, fatto di palazzoni, ragazzi sui motorini e prati bruciati. Anche la scuola è diversa, non ci sono le maestre ma le suore, non ha neanche un amico. Ma un incontro improvviso stravolge tutto, come una tempesta: ha tredici anni, abita nel palazzo di fronte, è mulatta e balla la lambada. Il suo nome è Sirley, viene dalla Guyana francese, in Sud America, e ha un sogno ambizioso: interpretare la Madonna nella processione di quartiere. Tra le due nasce un legame intenso, fortissimo, che porterà Nina a perdere finalmente il controllo, e a scoprire il suo posto non solo nel mondo, ma nel cuore della sua famiglia. Un romanzo di formazione tenero e avvincente, due protagoniste irresistibili, il racconto di come il desiderio plasma e trasforma l’infanzia in adolescenza. Questo romanzo ha ispirato il film Maledetta primavera, diretto da Elisa Amoruso con Micaela Ramazzotti e Giampaolo Morelli.

Sirley di Elisa Amoruso, romanzo di formazione pubblicato da Fandango il 6 agosto.

Inauguro la mia collaborazione con questa splendida CE con un libro potente di un’autrice che è tantissime cose. Elisa Amoruso è sceneggiatrice, regista e autrice. Suoi due romanzi pubblicati da Newton Compton, Vorrei che fosse amore e Buongiorno amore, che ammetto di non aver letto, sua la regia del documentario su Chiara Ferragni, Chiara Ferragni: Unposted, ma soprattutto di Sirley uscirà proprio questo autunno il film Maledetta primavera e io sono molto curiosa di scoprire come sarà l’adattamento cinematografico, già apprezzo la scelta degli attori che interpretano i genitori di Nina, Micaela Ramazzotti e Giampaolo Morelli credo saranno perfetti.

Nina è la giovane protagonista di questo romanzo, ma grazie ai suoi pensieri conosciamo bene tutta la sua famiglia la cui unica definizione possibile è incasinata. Nina è una brava ragazzina che cerca da sempre di non dare problemi ai suoi genitori, in fondo ci pensano già loro a rendere tutto complicato e il fratellino Lorenzo dà a tutti non pochi grattacapi. La madre di Nina è nevrotica, sempre sul piede di guerra col padre, vive tutto con estrema ansia e trasmette questo stato d’animo anche ai figli. Il padre è un perditempo, sempre sereno e pacifico, ogni cosa che ha in mente la fa e spesso i suoi tentativi di migliorare la loro condizione economica sono dei clamorosi buchi nell’acqua. Sono stata fin troppo generosa, sono sempre dei clamorosi buchi nell’acqua e motivo del trasloco che Nina e Lorenzo non apprezzano particolarmente. Lorenzo è un bambino che si mette sempre in pericolo, con lui bisogna avere mille occhi e dedicargli attenzione costante. Nina lo ha visto spesso procurarsi delle ferite facendo qualcosa di stupido e inspiegabile, sa che ne è responsabile ma quando ha undici anni vorresti iniziare a pensare a te e al mondo che ti aspetta invece di fare da baby-sitter a tuo fratello. Nina è assennata, fa sempre la cosa giusta e non esterna mai le sue perplessità e le mille domande che le frullano per la testa. Teme di essere indiscreta, di dar fastidio e non le piace quando le persone pensano male di lei, preferisce rimanere nel suo guscio, non essere vista, stare al centro dell’attenzione la mette profondamente a disagio e così tace, si comporta bene e cerca di non dar ulteriori grattacapi alla madre che è già abbastanza agitata senza aggiungere altre preoccupazioni. I genitori sono sull’orlo della separazione, sempre più spessi sente la madre inveire contro il padre e vorrebbe dir loro di smetterla, ma anche in questo caso preferisce il silenzio, fino al giorno in cui tutto cambia e nella sua vita entra una ragazzina che le insegnerà molte cose. Sirley è il suo nome e Nina ne rimane folgorata fin dal primo sguardo. Non immaginerebbe mai di ritrovarsela in classe. Nessuno le parla, sembra invisibile per i suoi compagni, ma Nina ne è attratta e così si avvicina a lei con la timidezza che la contraddistingue. Da questo primo contatto ne scaturiscono altri, fino al giorno in cui diventano inseparabili. Sirley è la scossa che ci vuole per far emergere la personalità di Nina e farla diventare grande. Vicino a lei Nina si sente una bambina, a quell’età due anni di differenza sono un’enormità, Sirley la rende audace, le fa venir voglia di pigiare il piede sull’acceleratore e di dare una scossa alla sua vita. Alcune decisioni non porteranno a esiti positivi, ma si cresce anche compiendo degli errori, anzi forse sono proprio questi che ti fanno fare lo scatto e ti insegnano molte cose. L’amicizia tra Nina e Sirley sembra indissolubile, così forte da far credere a Nina che durerà per sempre, così importante da lasciare un’impronta indelebile in lei che si porterà dietro per tutta la vita.

Sirley di Elisa Amoruso è stata una lettura intensa e delicata allo stesso tempo. La penna di Elisa Amoruso è incisiva, sa accarezzare e graffiare, sa cullarti e scuoterti. Le dinamiche che descrive sono lo specchio di un’Italia che cambia, che accoglie e respinge, che integra e allontana. Le protagoniste sono due ragazze che potrebbero sembrare agli antipodi ma che hanno molto da apprendere l’una dall’altra, due piccole donne che affrontano le proprie paure, i propri sogni e il desiderio che per la prima volta si affaccia nelle loro esistenze. Un romanzo di formazione audace che sa di libertà.

4 stelle

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