Signora della Mezzanotte di Cassandra Clare

signora della mezzanotte

Titolo: Signora della Mezzanotte (The Dark Artifices #1)

Autrice: Cassandra Clare

Genere: Urban Fantasy

TRAMA

Los Angeles 2012.
Sono passati cinque anni da quando Emma Carstairs ha perso i genitori, barbaramente assassinati. Dopo il sangue e la violenza a cui ha assistito da bambina, la ragazza ha dedicato la sua vita alla lotta contro i demoni ed è diventata la Shadowhunter più talentuosa della sua generazione. Non ha però mai smesso di cercare coloro che hanno distrutto la sua famiglia e, quando si rende conto che l’unico modo per arrivare ai colpevoli è quello di allearsi con le fate, da anni in lotta con gli Shadowhunters, non si tira indietro. È una partita molto pericolosa, ma Emma, insieme a Julian, suo migliore amico e parabatai, ha tutte le intenzioni di giocarla fino in fondo. Non solo la ragazza potrebbe finalmente vendicarsi, ma per Julian si apre la possibilità di riabbracciare il fratello Mark, che anni prima era stato costretto a unirsi al Popolo Fatato. Inizia così una corsa contro il tempo, un’indagine ricca di colpi di scena, dove i bluff e i doppi giochi non mancano e i sentimenti più profondi sono messi a dura prova. Compreso quello che lega Emma e Julian, forse di natura diversa rispetto a quel legame puro, unico e indissolubile che dovrebbe unire due parabatai.

Cassandra Clare - Signora della mezzanotte

Recensione di Sara B. – Dopo aver letto The Infernal Devices (Shadowhunters – Le origini) e The Mortal Instruments (Shadowhunters), Le Cronache dell’Accademia Shadowhunters e Le Cronache di Magnus Bane finalmente ho letto il primo libro della nuova trilogia The Dark Artifices firmata Cassandra Clare, Signora della Mezzanotte.

Sono quasi 700 pagine, quindi non è un libricino da niente ma un bel “tomo” per chi non è abituato ai libri oltre le 300 pagine. La stessa Clare, nei libri precedenti, era arrivata appena alle 500 pagine. Questa volta si è superata e in grande.

“Sei così forte Emma. Sei forte fino al midollo. La gente sopravvive ai dispiaceri, e tu sei abbastanza forte da poterne sopportare molti. Ma Julian non è uno capace solo di sfiorarti il cuore. Lui è in grado di toccarti l’anima, e c’è una differenza tra farsi spezzare il cuore e farsi ridurre l’anima in frantumi.”

I protagonisti di questa nuova trilogia abbiamo avuto il piacere di conoscerli nella serie Shadowhunters e già da subito si è capito che tipo di personalità ha Emma Carstrairs: esuberante, decisa, o forse è meglio dire testarda, ma una ragazza capace di amare intensamente e con coraggio, che affronta le difficoltà a testa alta, ci si butta a capofitto.
Julian Blackthorn è esattamente il contrario di Emma. E’ introverso, un amante dell’arte (e qui hai conquistato il mio cuore) un ragazzo che si è assunto la responsabilità di tutti i suoi fratelli più piccoli da quando aveva 12 anni.
Entrambi hanno sofferto, hanno perso i genitori, ma una cosa più di tutto li accomuna: il loro legame Parabatai.
Cosa succede, però, quando ti innamori della persona che non puoi amare? E’ questo che succede, per Emma e Julian. Due Parabatai che provano qualcosa di unico, indissolubile, profondo, ma assolutamente sbagliato secondo le loro leggi.
Come puoi vivere con questo peso sul cuore? Come puoi pensare di andare avanti quando ami in maniera così totale la persona che farà sempre parte della tua vita?

«Sono quasi annegato, all’Istituto! Ho vomitato acqua! L’acqua che stavi respirando tu, Emma!»
Lei lo fissò, scioccata. Cercò di puntarsi sui gomiti. Sentiva i capelli pesanti, zuppi d’acqua, che la tiravano giù come un peso. «Com’è possibile?»
«Sono quasi annegato, all’Istituto! Ho vomitato acqua! L’acqua che stavi respirando tu, Emma!»
Lei lo fissò, scioccata. Cercò di puntarsi sui gomiti. Sentiva i capelli pesanti, zuppi d’acqua, che la tiravano giù come un peso. «Com’è possibile?»
«È possibile eccome!» Fu come se la voce gli esplodesse dal petto. «Siamo legati, Emma, legati l’uno all’altra. Respiro quando tu respiri, sanguino quando tu sanguini, io sono tuo e tu sei mia, lo sei sempre stata, così come io sono sempre, sempre appartenuto a te!

In mezzo a tutti questi nuovi personaggi, tra i fratelli di Julian, il sommo stregone e nuovi arrivi in accademia a Los Angeles, c’è un personaggio che merita davvero di essere citato: Mark Blacktorn, il fratello maggiore di Julian per metà fata. Ricordate che gli è successo? E’ stato rapito anni fa dalla Caccia Selvaggia (quanto amo questi miti, mamma mia) e finalmente potremmo sapere qualcosa di più su di lui e sua sorella Helen.

«Ora capisco perché dicono che non bisogna separare i parabatai! Voi due andate a braccetto, come…»
«Sherlock Holms e il dottor Watson» intervenne Ty, che nel frattempo aveva ricominciato a leggere.
«Il cioccolato e il burro di arachidi» disse Tavvy.
«Il capitano Achab e la balena» aggiunse anche Dru che, trasognata, stava tracciando dei disegni nello sciroppo rimasto dentro al suo piatto vuoto.
Emma quasi si strozzo con il succo. «Dru, la balena e il capitano Achab erano nemici!»
«Vero» confermò Julian. «La balena senza Achab è soltanto una balena. Una balena senza problemi. Una balena in pace con il mondo.»

Ho già detto che amo tutti i fratelli di Julian?

La Clare ormai la conosciamo bene e la mia paura più grande, quando leggo i suoi libri, è quella di soffrire come una pazza. Ho pianto per le Origini peggio di tutti i libri, e anche in questo romanzo la Clare non si smentisce: noi dobbiamo soffrire come cani.
Tra l’amore impossibile di Emma e Julian, Mark, Kieran, Tavvy.. non avrete pace.

Purtroppo, o per fortuna, non posso svelarvi altro del libro perché è ricco di colpi di scena se riuscite a superare lo scoglio dei primi capitoli. Un libro ben scritto, i dialoghi sono ben strutturati e sempre appropriati. I personaggi si fanno amare con pregi e difetti e ti entrano nel cuore, ognuno a modo proprio. Spero, davvero, che nel secondo libro la situazione cambi e Cassie si decida a darci una gioia, ma sono consapevole del fatto che la gioia, con la Clare, arriva forse alla fine (e non sempre arriva!).

“Amo il modo in cui riconosco il rumore dei tuoi passi in corridoio fuori da camera mia anche quando non sapevo che stessi arrivando. Nessun altro cammina, respira o si muove come fai tu.
Amo come trattieni il fiato quando dormi, come se i sogni ti sorprendessero. Amo il modo in cui, quando siamo insieme in spiaggia, le nostre ombre si fondono in un’unica persona. Amo quando mi scrivi sulla pelle, facendomi capire meglio di quanto capirei se uno mi gridasse nell’orecchio.
Non volevo amarti così. Amarti così è la peggiore idea del mondo. Ma non ci posso fare niente.
E, credimi, io ci ho provato!”

A volte vi troverete a leggere scene forse troppo dettagliate, alcune penserete siano inutili, ma alla fine tutti i nodi vengono al pettine e credetemi, sarete felici di aver letto un librone del genere, nonostante le lacrime che piangerete.

bellissimo

 

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