Shadowsong di S. Jae-Jones

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Trama Sei mesi dopo essere riemersa dal Sottosuolo, Liesl si sta impegnando per promuovere, oltre alla carriera musicale del fratello, anche la propria. È determinata a concentrarsi sul futuro, senza pensare al passato, ma la vita nel mondo di sopra non è semplice. Suo fratello Josef è freddo, distante e riservato, mentre Liesl non riesce a smettere di pensare all’uomo misterioso che ha dovuto abbandonare oltre la barriera magica, colui che ha saputo ispirarle nel cuore una musica struggente e bellissima. Ma quando l’equilibrio tra i due mondi all’improvviso comincia a vacillare, Liesl dovrà fare ritorno nel Sottosuolo per risolvere un mistero che riguarda la vita, la morte… e il suo amato Re dei Goblin. Chi è? Da dove viene? Qual è il suo destino? Ora che il patto è stato infranto, il prezzo da pagare è altissimo: una vita per una vita. Se Liesl vuole davvero scoprire la verità, dovrà infrangere tutte le antiche leggi e sacrificarsi in nome di ciò che ama. Ma compiere questa scelta la renderà libera una volta per tutte o la condannerà per sempre?

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Recensione di Francesca – Dopo averci lasciato con il fiato sospeso con Wintersong, l’autrice S. Jae-Jones torna tra noi con il capitolo seguente “Shadowsong”, pubblicato dalla casa editrice Newton Compton.

Avevamo lasciato la protagonista Liesl con la consapevolezza di aver rinunciato per sempre al Sottosuolo, per vivere una vita nel regno di Sopra. Il primo capitolo si apre con una serie di lettere che Liesl scrive al suo caro fratello Joseph, che qualche anno prima era andato via da casa per seguire il suo sogno a Vienna e diventare un famoso violinista.

“Mio caro fratello, mi dispiace. Se potessi scrivere un migliaio di canzoni o un migliaio di poesie, le userei tutte per dirti quanto mi dispiace di aver infranto la mia promessa. Abbiamo giurato che la distanza non ci avrebbe cambiati.”

Liesl scrive e racconta della morte del padre, dei debiti che quest’ultimo ha lasciato, degli affari della Locanda che ormai sono andati in malora, dei presagi che gli anziani mormorano nel villaggio, ed infine del suo malessere interiore per aver lasciato il re dei Goblin.

“Gli anziani del villaggio mormorano di tragici presagi. «Il bacio dell’elfo», dicono. «Il marchio del Goblin. È opera del diavolo. Tenete a mente le nostre parole: presto andremo incontro a guai seri». Il marchio del Goblin. Un segno argentato sulla gola. Il gelo sulle labbra. Non so quali presagi siano questi. Un tempo credevo che l’amore fosse sufficiente a mandare avanti il mondo.”

Tante sono le lettere che vengono spedite, ma non arriva mai una risposta da parte di suo fratello, fino a quando un giorno non le viene recapitata una lettera con l’invito di una vita migliore a Vienna, scritta da un misterioso benefattore. Nella lettera l’uomo spiega di aver avuto tra le mani la corrispondenza diretta a Joseph e di aver capito, leggendo soltanto una lettera, che la melodia suonata da Joseph nei vari concerti, è un’opera creata proprio da Liesl.

Inizia così un’avventura nuova per Liesl, con la prospettiva di una vita piena di agi e successi, ma il risvolto della medaglia si palesa non appena Liesl incontra suo fratello. Joseph è cresciuto, non è più il bambino che aveva lasciato la Locanda e l’intesa che i due fratelli hanno sempre avuto sembra essersi dissolta. Tante domande sorgono spontanee durante la lettura: Perché Joseph si comporta così? Chi è Joseph in realtà? Perché Liesl percepisce ancora il suo re dei Goblin? E perché lei continua ad avere visioni del suo mein Herr?

La scrittura lascia spazio all’immaginazione penetrando in un mondo oscuro e fantastico, magico e melodioso. Melodioso, sì! Perché la lettura scorre armonica come dita esperte sui tasti di un pianoforte.

I paesaggi sono descritti con minuziosa attenzione, facendo trapelare l’essenza delle cose, così come sono descritte, in una visione surreale, e si riesce a percepire alla perfezione la passione, la consapevolezza, l’incertezza e l’amore della protagonista verso il re dei Goblin.

Ho iniziato la lettura di Shadowsong con molta curiosità, a tratti si percepiva della suspense che poi si disperdeva in confusione. Solo dopo aver terminato il romanzo e dopo aver letto i ringraziamenti ho capito la vera visione che l’autrice S. Jae – Jones ha voluto donare ai lettori. Non spetta a me rivelarlo, ma posso solo dire che la mente umana è un vero e proprio mistero. Vi lascio infine tra le note di Frederic Chopin con Mysterious Forest, un titolo perfetto ed una melodia a tratti gioiosa e malinconica, che rappresenta il perfetto connubio per il tormento interiore di Liesl!

4 stelle

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