Shade of Magic. Il principe d’acciaio di Victoria Schwab, Andrea Olimpieri e Enrica Angiolini
L’acclamato fenomeno fantasy Shades of Magic diventa un graphic novel con questo emozionante prequel.
In un mondo illuminato dalle lampade a gas e popolato da maghi che viaggiano tra dimensioni parallele, il principe della Londra Rossa deve abbandonare la protezione della corte reale, fronteggiando qualcosa di peggio dell’esilio.
Shade of Magic. Il principe d’acciaio di Victoria Schwab, Andrea Olimpieri e Enrica Angiolini, graphic novel in uscita oggi, 3 novembre, grazie a Mondadori Oscar Ink.
Se avete amato come me Magic non potete perdervi questa graphic novel che si concentra su alcuni personaggi secondari della serie principale. Un prequel che ci mostra Maxim Maresh prima della sua salita al trono e ci dà modo di conoscere in modo più approfondito Isra, capo della guardia cittadina di Maxim. Sono loro i protagonisti di questo primo volume e sono due gran bei personaggi che sono felice di aver potuto vedere al di là del ruolo che ricoprono.
Maxim è un ragazzo che deve ancora formarsi, il cui padre crede abbia bisogno di farsi le ossa fuori la Londra Rossa per comprendere appieno cosa significa governare, le responsabilità del ruolo e le difficili decisioni da prendere. Maxim ha poco più di vent’anni e non si è mai dovuto sporcare le mani, per questo combatte come un Principe e senza l’adeguato addestramento non ha nessuna possibilità di sopravvivere al di fuori delle mura della sua città. Nonostante il suo fare altezzoso e arrogante non esita a mettere in gioco tutto se stesso, anche rischiando di finire in pericolo.
Quando giunge a Verose si rende conto di essere stato cresciuto nella bambagia e che le sue abilità, benché sorprendenti, possono essere poca cosa in confronto alla ferocia di chi ha fame. Il primo impatto con la città portuale non è certo dei migliori, ma il suo modo di vedere le cose sta per cambiare.
Isra è a capo della guardia cittadina e il primo incontro con Maxime è piuttosto rocambolesco. Isra non usa mezze misure, per lei Maxime deve imparare a combattere come un soldato perché solo così riuscirà a non farsi ammazzare durante un reale duello. Ben presto avrà modo di mettersi alla prova, quando giungerà in città la regina pirata Arisa con un conto in sospeso con Isra e tanta voglia di chiudere i conti e reclamare la sua definitiva vittoria. Per Maxime e Isra è giunto il momento di affilare le armi e sfoderare tutte le loro abilità per riuscire a sconfiggerla una volta per tutte.
Ho amato il modo in cui i personaggi hanno preso vita, certo avrei voluto vedere rappresentati i beniamini di Magic, la speranza che in uno dei prossimi volumi entrino a far parte dell’equazione non la perdo, ma è stato bello anche conoscere coloro che erano ai margini della storia principale. Interessantissima la visione del processo creativo che sta alla base. Per stessa ammissione della Schwab, mentre la scrittura è un processo solitario, quando si parla di un fumetto il lavoro in team comincia fin dalla prima pagina ed è un’esperienza meravigliosa scoprire come tutto ha preso vita. Anche la nascita dei personaggi, la scelta dell’abbigliamento e dell’acconciatura, Andrea Olimpieri è bravissimo, ha intuito e capacità grafiche fuori dall’ordinario e i colori di Enrica Angiolini sono di forte impatto sia quando si tratta di esprimere la cupezza di Verose, sia quando utilizza i colori brillanti sprigionati dalla magia.
Shade of Magic. Il principe d’acciaio è un buon inizio e spero di poter scoprire presto il secondo volume dal titolo La notte dei coltelli.