Settimana dedicata a NUMB di Diego Ferra – Tappa a cura di Anna – Amare. Crescere

Amare. Crescere. In una sola parola Numb. Un quando mai che non ti aspetti

Inizio con il dire che fino a due anni fa non sapevo neanche esistesse una piattaforma chiamata wattpad, quando una mia amica mi ha detto di cosa si trattava ero molto scettica, l’ennesimo social in un mondo sempre più virtuale e meno reale, e poi a me i libri piace averli tra le mani, mi piace sfiorare le pagine e leggerli, magari di sera sul letto con l’abat jour accesa (sì lo so, povera vista, ma ognuno ha i suoi difetti).

Tutto è iniziato quando ero piccola per colpa del Piccolo Principe il primo libro letto e credo potrete capirmi quando vi dico che, arrivata alla fine, buttai giù più di qualche lacrima. È un libro che ti rimane dentro quello, nascosti dietro le sue frasi ci sono insegnamenti adatti a grandi e piccini, e quello che da sempre mi accompagna è questo: “Tutti i grandi sono stati bambini una volta. Ma pochi di essi se ne ricordano.” Troppi di noi non ricordano più i bambini che sono stati, quando la felicità era fatta da piccole cose che da adulti non si riesce a vedere e ad apprezzare più. E non vi sto dicendo tutto questo per annoiarvi o fare chissà quali paragoni (già vi vedo mani nei capelli), ma solo per dire che quando leggo è la verità delle emozioni, nascoste dietro le parole, quella che cerco. Ed era per questo che wattpad e la sua lettura virtuale non mi convincevano poi tanto, ma visto che mi era stato detto di fidarmi, che di storie belle se ne potevano trovare molte, una sera tra tante presi il cellulare e, sotto consiglio, iniziai a leggere una storia che si chiamava NUMB. E feci come avevo sempre fatto, iniziai a leggere sul letto, con l’abat jour accesa, il cellulare in mano e le cuffie per ascoltare ogni canzone che dava il nome ai capitoli. Non credo debba dirvi come Numb inizi (forse lo saprete già) ma c’è questa ragazza, Anna (bellissimo nome non trovate?) che vola in Inghilterra per studiare, per iniziare una vita nuova e magari chissà conoscere meglio se stessa in questo nuovo viaggio lontano da casa. E come spesso capita, nella sua nuova vita piomba un ragazzo non previsto a farle perdere la testa, Nicolas, fin troppo misterioso e taciturno. E lo so che vi starete chiedendo “e allora dove sta la novità? È ciò che capita in quasi tutte le storie d’amore così.” Ed io vi dico che è vero ma qui la storia d’amore che nasce tra Anna e Nicolas cresce di pari passo con la crescita che affrontano i due protagonisti. Anna arriva come una ragazza insicura che sa ancora poco della vita e lo scontro con questo sentimento per lei nuovo la porta a esplorare se stessa, a scoprire parti di lei che non conosceva, a buttarsi su una barca chiamata amore senza sapere bene dove attraccare e tutto il suo percorso è una crescita che la porta a lasciare un po’ della ragazza che era per trovare la donna che vuole diventare. E noi che leggiamo ci troviamo su quella barca insieme a lei, e con lei viviamo il suo emozionarsi per il primo bacio, il suo scoprirsi per la prima volta vulnerabile accanto a qualcuno, la paura di non essere all’altezza di un sentimento così grande e il suo sbagliare per capirlo che così non è. Cade Anna e lo senti il suo farsi male, il dolore per un amore perduto e poi ritrovato. Cresce Anna e lo leggi, lo tocchi con mano il suo cambiamento, non in quello che è ma in quello che capisce di essere.

numb

E poi c’è Nicolas, lui in Numb Anna lo vediamo con occhi che non sono i suoi, viene quasi difficile entrare in empatia con lui all’inizio, troppo chiuso, troppo riservato, ti domandi chissà cosa nasconde, e alla fine credo sia questo a portarti a volerne sapere di più, a scoprire cosa c’è dietro i suoi silenzi ed i suoi sguardi. E piano lo capisci che lui è fatto così, parla poco ma comunica tanto anche solo stando in silenzio, che dietro uno sguardo ci nasconde il suo mondo, che ha un modo tutto suo di mostrare e lui lo fa attraverso la musica.

E anche Nicolas cresce, perché anche se lui la “fermezza di un principio non la sa dimenticare” proprio in quei principi e valori che lo portano a partire in un libro, lo portano a tornare e perdonare nell’altro.

E anche se Anna e Nicolas sono il cuore pulsante di Numb, ci sono anche Caroline e Richard che il loro cuore distrutto porta a far incontrare. Loro due sembrano l’elemento di disturbo, ma in realtà sono molto più di questo, sono due animi fragili che si scontrano, entrambi privati di un amore fondamentale che gli fa credere di non essere abbastanza per meritarlo, ed il loro incontro gli farà del male ma li porterà a crescere. C’è una canzone che in Numb Richard descrive Caroline alla perfezione ed è Orfani ora di Vinicio Capossela.

Se dovrò mandarmi in cenere

per ritornare a vivere

Ecco questa frase ti colpisce subito quando la senti perché è vero che si va in pezzi e ci si ricostruisce; Caroline capisce che l’amore verso se stessi non lo puoi trovare negli altri e rimette insieme i suoi pezzi per ritornare a vivere.

E Richard io credo sia il personaggio che nel viaggio di Numb forse cresce più di tutti (lo so che tutti avremmo voluto tirargli qualcosa in testa almeno milioni di volte), ma è la mancanza di un affetto che non vuole accettare a guidarlo e a farlo nascondere dietro la sua impermeabilità alle emozioni. E NUMB Richard è il suo viaggio in questa mancanza che lo tormenta.

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Ed è qui che ti ritrovi anche inaspettatamente a capirlo, perché senti la sua sofferenza, quel vuoto che non sa come colmare e che non gli lascia respiro, che lo allontana dal sé stesso che gli manca. E se Numb Nicolas è anche la sua rinascita, Numb Richard è il pezzo che manca per capire davvero il significato del suo riprendere a far vibrare quelle corde del cuore che credeva non essere più in grado di far suonare.

E arrivata a questo punto credo sia superfluo dire che questa lettura intrapresa un po’ per caso mi sia piaciuta tanto, non me l’aspettavo ma è stato così. Questi libri li ho letti e vissuti con i protagonisti e la cosa più bella credo sia stata ritrovare in questo raccontare quella verità di emozioni nascoste dietro le parole, perché Numb è Anna, Nicolas, Caroline, Richard ma le emozioni che provano e affiorano in questo viaggio possono essere quelle di tutti noi. Ci si può ritrovare in questi ragazzi perché loro rappresentano i ragazzi che siamo stati o saremo, le emozioni provate o ancora da provare, sono la crescita che inevitabilmente affrontiamo tutti prima o poi.

Io mi sono emozionata molto nel leggere Numb (tutti e tre) e se dovessi trovare una sola parola per descriverlo credo userei questa. Emozione. E so benissimo che non per tutti sarà così (molto soggettivo il giudizio) ma io vi dico quello che è stato per me. E diciamolo pure che il merito è di Diego Ferra che l’ha scritto, lui ha questa strana capacità di fartele toccare con mano le emozioni e ci riesce così bene perché lui è il primo che le vive quando le scrive. E vivere e far vivere le emozioni credo sia uno dei talenti più grandi e Diego c’è l’ha.

E se gli si chiede (e non temete gliel’ho domandato davvero) perché scrive, lui non esita e risponde: “Perché non posso farne a meno” e una risposta così dice già tutto su quello che la scrittura è per lui e quanto dentro le parole ci sia un pezzo di lui pronto a mostrarsi. E anche se non vuole sentir dire la parola scrittore (che io non userò…Ops l’ho appena fatto) perché lui non si definisce tale ma dice di sé di essere semplicemente Diego, io credo invece lui si avvicini molto a quella definizione (non posso ripeterla ma ci siamo capiti.)

E visto che ancora ne ho parlato molto poco (certo come no) vi dico che è stato molto bello poter seguire questo viaggio dall’inizio, vedere Numb crescere piano e raggiungere i suoi piccoli grandi traguardi, prima il milione, poi i wattys e infine la pubblicazione. E me la ricordo la sorpresa di Diego ogni volta, sì perché dovete sapere che il ragazzo di cui sopra restava sempre sorpreso di fronte ai complimenti di noi lettori, era tipo “Ma state dicendo a me?”

Ogni traguardo lo lasciava incredulo e di fronte a noi che gli dicevamo vedrai è solo l’inizio e che presto il suo libro lo avremmo potuto toccare con mano lui rispondeva con un sonoro “ma quando mai”

Ed invece qualcuno che ha creduto in lui ed in Numb è arrivato e ha preso la sua incredulità per trasformarla in realtà.

E oggi la trilogia di Numb è in libreria, e vi dirò che quando ho preso il libro tra le mani e l’ho sfogliato avevo il “quando mai” di Diego in testa e un sorriso è nato spontaneo e subito subito ho pensato “Proprio bello questo quando mai”

E tranquilli ho finito (prometto che è vero) ma ve lo volevo mostrare un pochino di Numb attraverso i miei occhi e se mai lo leggerete sappiate che lì dentro non ci sono solo parole ma dei pezzi di chi lo ha scritto e vissuto nel farlo.

Buona lettura e che il “quando mai” ormai così famoso sia con tutti voi.

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9 risposte

  1. Anonimo ha detto:

    Grazie Anna ,sei riuscita con le tue parole ad esprimere ciò che anch’io leggendo Numb ho provato, Io a differenza di te non sono brava a scrivere per questo hai espresso in pieno e benissimo le emozioni che questa storia d’amore ha saputo trasmettermi. Bravissima.

  2. Anna Palamara ha detto:

    Grazie Anna per queste parole, hai saputo descrivere ciò che anch’io ho provato leggendo Numb, una lettura che ha saputo trasmettermi emozioni e Diego Ferra è bravissimo a scrivere emozioni .Bravissima.

  3. Giusi ha detto:

    Annaaaaaa
    Hai espresso la voce di ognuna di noi che ama follemente Numb…
    Leggetela questa trilogia,tutti, non ne rimarrete delusi, anche voi maschietti, perché le emozioni non sono solo prerogativa di noi donne, risiedono in ognuno di noi…
    Grazie Anna, grazie al nostro amato e talentuoso Scrittore Diego Ferra e grazie alla Sperling & kupfer che ha creduto in lui regalandoci NUMB.
    “Si finisce sempre per essere dove dobbiamo “

  4. Viky ha detto:

    Anna. Con la tua dolcezza hai espresso meravigliosamente il pensiero di molte lettrici di Numb. Il mio di sicuro. Perché Numb è un mondo di emozioni che ti scorrono sotto pelle grazie allo stile unico di Diego Ferra. Ti entrano dentro e non ti lasciano più, e sono veramente felice di poter stringere questa storia tra le mani.

  5. Ilaria ha detto:

    Anna sei stata davvero brava a raccontare Numb così come lo abbiamo sempre vissuto. Come una parte di noi perché Numb è questo.

  6. Anonima ha detto:

    Credo che le tue parole siano state delicate quanto incisive… Numb è stato per tutte noi, un percorso meraviglioso, dove ci siamo un po’ rispecchiate, dove abbiamo sorriso, pianto e ci siamo emozionate. E le tue parole, hanno già detto tutto! Brava Anna <3

  7. Ross ha detto:

    Brava Anna. Hai saputo raccontare Numb con delicatezza e dolcezza e affetto, come parte di noi. Perché Numb è questo.

  8. Gaby ha detto:

    Grazie Anna per questa bellissima recensione,condivido ogni tua parola.Numb é emozione ,niente di più vero e solo leggendo questa meravigliosa trilogia lo si potrà capire.

  9. Lisa ha detto:

    Bellissime le tue parole Anna. Molto spontanee e sentite, che sanno portarti dentro con entusiasmo nel mondo di Numb. Mi hai fatto ripercorrere un viaggio meraviglioso, unico. Quello che ha saputo arrivare diretto alle mie emozioni.
    Come per te. Perché si sente che queste tue parole vengono dal cuore e solo le cose belle e vere riescono a portare simili emozioni. E Numb lo è, Emozione.
    Di quella che senti nella pelle, nello scorrere di un brivido. In un cuore che accelera il suo battito, in un respiro che viene a mancare. In uno stomaco che si stringe. La potenza e forza che solo le cose più belle sanno portare.
    E tu mi hai fatto rivivere tutto con intensità, mi ci hai riportato dentro.
    Grazie anche a te dunque. Ad Esmeralda, che ha dato modo di poterci tornare dentro a queste emozioni. E a Diego, che con la sua sensibilità e personalità ha dato vita ad un viaggio unico e speciale.
    Grazie. A tutti voi.❤

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