Seth di Laura Fiamenghi

Seth, signore del Caos, dio dell’Ira e della Guerra, il più temuto e odiato tra gli dèi egizi, tanto da essere confinato nell’Oltretomba dai suoi stessi fratelli, lì dove ogni notte da millenni combatte contro Apopi, il mostro ancestrale. Una minaccia ben peggiore incombe però sul regno dei mortali e Seth viene liberato per fare ciò che gli viene meglio: uccidere mostri.

Soledad sa bene cosa sia la paura. Da tre anni ci convive dalla parte sbagliata della canna di un fucile, prigioniera in un campo di lavoro del Cartello in Messico. Nulla però l’ha mai terrorizzata come la vista dell’individuo che stermina i suoi carcerieri e si proclama suo nuovo padrone. Lui è terrore, non è umano, è qualcos’altro… un dio dallo sguardo rosso che la trascinerà con sé a caccia di mostri e alla ricerca di un modo per scongiurare la fine del mondo.

Due individui a cui la libertà è stata negata riusciranno a compiere una Profezia che non si piega alle leggi del Caos?

Seth di Laura Fiamenghi, primo volume della serie Urban Fantasy “The Crimson Thrones” in pubblicazione self il 1 giugno

Con il Sommo Dio Seth, come preferisce farsi chiamare Lui, inizia quella che è una nuova avventura ambientata nel mondo dell’Urban Fantasy che vede coinvolte quattro autrici italiane che hanno fatto di questo genere un loro punto di forza. Le premesse per avere una serie di qualità ci sono tutte: una profezia che parla della fine del mondo, quattro distruttori che vogliono mettere fine a tutto quello che conosciamo e, infine, quattro campioni per debellare queste calamità scelti dopo un lungo torneo per stabilire chi fossero i più forti tra le schiere degli Dei più potenti nell’universo. A vincere sono stati Seth, Dio del Caos egiziano, Lugh, Dio della luce celtico, Negal, Dio degli Inferi Babilonese e, infine, Kari, Gigante norreno del vento. Insomma, le autrici non ci faranno mancare nulla di quelli che sono i Phanteon universali dandoci modo di scoprire, volta per volta, una cultura diversa nonché le peculiarità e le bellezze dei loro “campioni”.

In questo primo volume facciamo la conoscenza di Seth, Dio del Caos del Phanteon egiziano. Dire di lui che è un pochino arrabbiato per la sorte che gli è capitata negli ultimi millenni sarebbe riduttivo. La sua vita, costellata da un’infinita serie di ingiustizie non è stata una passeggiata. Odiato da tutti i suoi fratelli e dalla stessa moglie che, nel contempo era anche sua sorella, è stato costretto a vivere nell’oltretomba e a sconfiggere, notte dopo notte, Apopi, il mostro ancestrale che vuole impedire al sole di sorgere giorno dopo giorno. In questa lotta quotidiana Seth è spinto non solo dalla sua forza e dalla sua potenza ma anche dalla rabbia per quello che ha subito e, ora che il resto del suo Phanteon richiede la sua assistenza per scongiurare la fine del mondo, è più che mai deciso a vendicarsi di tutti loro e a riavere indietro quanto gli è stato ingiustamente tolto. Ad accompagnarlo in questo ritorno sulla terra ci sarà Nuru, un alto sacerdote del Dio Hurus, un personaggio che ha suscitato in me parecchie emozioni e che ha reso la storia anche più interessante di quanto già non fosse e, infine, come in ogni bella storia che si rispetti abbiamo Soledad, una protagonista femminile di tutto rispetto. Una giovane donna dotata di una umanità e di una forza di volontà fuori dal comune che le permetterà di vedere oltre le apparenze di un Dio così temuto e odiato da tutti. È stato a causa della sua bontà d’animo  che ha trascorso gli ultimi tre anni della sua vita lontana dagli affetti più cari, prigioniera di un cartello della droga che ha spento tutta la sua verve. Lì, trattata come una schiava, ha imparato a ponderare le parole, ad essere sottomessa e a guardarsi da chiunque con l’unico desiderio di riabbracciare la famiglia che è riuscita a salvarsi solo grazie al suo sacrificio. Ma il giorno in cui il suo debito sta per finire, nel campo in cui è prigioniera compare dal nulla quello che Soledad considera solo un uomo più crudele di tutti quelli incontrati fino a quel momento, il quale, travolto da una rabbia ancestrale, rade al suolo tutto quello che incontra sul suo cammino, reclamandola come schiava e ribattezzandola con il nome di Annuit, “colei che viene presa” nel momento in cui capisce che la giovane fa parte della profezia che lo riguarda.

Da questo momento in poi, un Dio del Caos con un ego spropositato, un’umana compassionevole e al contempo forte quanto un salice piangente e un immortale che alle volte vorresti strangolare e altre abbracciare, iniziano un viaggio alla ricerca del primo dei Distruttori da eliminare per scongiurare la prima parte della profezia per salvare l’umanità. Solo che, ben presto, il loro cammino si rivelerà un viaggio del tutto diverso da quanto si aspettavano perché riguarderà piuttosto la scoperta di quello che hanno nell’anima e di quanto sono disposti a dare senza aspettarsi nulla in cambio.

Come dicevo all’inizio le premesse per una serie interessante, divertente e romantica al punto giusto c’erano tutte e dopo aver letto questo primo libro posso affermare che l’autrice ha superato le mie aspettative. Per prepararmi alla recensione di questa serie nei mesi scorsi avevo letto altre opere delle autrici coinvolte e ho potuto constatare che l’autrice è diventata ancora più brava nel delineare le personalità dei suoi personaggi e nel renderli interessanti e piacevoli da scoprire pagina dopo pagina. Nel corso della vicenda assistiamo al cambiamento di un Dio che ha conosciuto solo morte, caos e distruzione, uno che incute timore anche solo con uno sguardo. Chiunque si ritrovi a fissarlo in quei suoi occhi rossi vede solo l’oscurità più buia, la paura più folle, eppure, dopo il primo impatto, Soledad,  o meglio Annuit, riesce a vedere in lui solo un protettore, qualcuno su cui poter contare quando tutto intorno a lei crolla. Le scintille di speranza e fiducia che si accendono negli occhi della fanciulla quando lo guarda fanno capire al possente Dio che potrebbe essere meritevole di sentimenti buoni anche lui. Seth è la personificazione del buio più fitto, Annuit, quella della luce più brillante, eppure, quando si guardano il buio che accompagna Seth scompare, per lei, e solo per lei il Dio decide che il sole continuerà a brillare in cielo perché senza di lei non esisterebbe più nulla. C’è molta dolcezza in questo libro, c’è speranza e tanto, tantissimo coraggio da parte di una umana capace di ammorbidire il cuore di un Dio. Non mancheranno le lacrime ma nemmeno i momenti di divertimento. Insomma, l’autrice ha creato il giusto mix per una lettura piacevole, introspettiva, piccante al punto giusto e divertente tanto da stemperare i momenti forti. E, a dirla tutta, grazie a questo libro sono andata a rileggermi anche un po’ di cultura egiziana e quando una lettura ti porta a farne altre per il puro gusto di scoprire o ricordare altre cose ha fatto molto più del suo dovere di intrattenimento.

Quindi, mi rivolgo a voi amanti del genere ma anche a chi ha voglia di fare una buona lettura, non esitate a  ritagliarvi qualche ora del vostro tempo per dedicarvi a questa storia, sarà tempo speso più che bene.

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