Segnalazione Esordienti Italia: Underwater di Daniela Romano

Buon 2017 Smeraldi. In questo freddo mese di gennaio ho un po’ di segnalazioni da proporvi. Inauguro una nuova categoria, gli Esordienti, con Underwater di Daniela Romano, romanzo appartenente al genere Y/A di cui leggerete la mia recensione il giorno di uscita su tutti gli store online (che dovrebbe essere il 9 gennaio, salvo slittamenti). Vi lascio alla trama e ad alcuni estratti per stuzzicare la vostra curiosità.

underwater

Titolo: Underwater

Editore: BookSprint Edizioni

Autore: Daniela Romano

Genere: Young Adult

Pagine: 482

Anno di pubblicazione: 2016

Prezzo: Cartaceo 19,90 € Ebook 5,99 € (presto disponibile su Amazon e altri store online)

Ebook http://www.booksprintedizioni.it/libro/Romanzo/ebook-underwater

Facebook: https://www.facebook.com/underwaterbook/

Instagram: @underwater_book

Trama Sì, perché tutto questo è profondamente sbagliato, maledettamente amorale, dannatamente illegale.

Ma, allora, perché mi sento così felice?

È come essere sott’acqua.”

Vivere tra i fondali marini in un mondo silenzioso, colorato e intenso: questa è la passione di Maya.

Cresciuta nella cornice della splendida Costiera Amalfitana, il mare è sempre stato il suo habitat naturale, la sua casa.

Ed ora, come tutte le diciottenni, Maya si divide tra l’ultimo anno di liceo, una stravagante famiglia, un vivace gruppo di amici ed il suo splendido fidanzato.

Ma, all’improvviso, la sua vita sarà travolta da un’onda anomala che le farà provare un vortice di emozioni incredibili facendola ritrovare senza fiato. E ciò che lei pensava fosse amore, forse sarà molto di più.

Un amore imperfetto ma grande come il mare, proprio quel mare che le scorre dentro le vene.

E allora Maya dovrà scegliere: restare in superfice o immergersi con tutta se stessa?

ESTRATTO 1 (PROLOGO)

Ci stiamo baciando e questo non ha senso.

(…)

Perché è facile legarsi a qualcuno quando ci si sente soli, persi e abbandonati.

Un sorriso, una parola d’affetto o una carezza, riescono a scaldare un ghiacciaio e ad innaffiare un deserto di solitudine.

Ma noi non siamo questo.

Non ci sentivamo né soli, né persi né abbandonati.

E non eravamo nemmeno due solitudini che si sono incontrate e prese per mano.

No.

Prima di me, tu eri felice.

Prima di te, io stavo vivendo una favola, totalmente appagata per la piega che la mia vita aveva preso.

Poi un’onda anomala ci ha travolti con tutta la sua potenza.

Tu con me, un tuffo nel mare.

Io con te, un salto nel cielo.

Io e te: un legame imperfetto, una felicità talmente scioccante da sembrare impossibile.

Io e te: incontrarsi e naufragare.

Desiderarsi e non toccarsi.

Sfiorarsi e non aversi.

Amarsi e non possedersi.

Sì, non siamo altro che questo: un amore imperfetto che ha preso per mano una felicità impossibile.

Ed ora ci ritroviamo completamente bagnati, immersi in quest’acqua cristallina che ha reso salato e saporito il nostro primo bacio.

E intanto, come il mare ha aspettato l’aurora, ora i tuoi occhi mi guardano felici e impauriti in attesa di una mia mossa, un cenno, una risposta.

So che mi sto cacciando in una marea di guai, ormai è solo questione di tempo e tutto ciò che ho preferito solamente immaginare, diventerà reale.

Ed è inevitabile quando si decide di seguire il proprio cuore piuttosto che il buon senso.

Quando si capisce che l’unica soluzione possibile è quella di farsi cullare dalla corrente e dalle onde.

Quando la felicità non si trova puntando al cielo, ma sprofondando nell’abisso.

Quando l’unica strada per rimanere fedeli a se stessi è quella di tradire qualsiasi ragionevolezza.

E volare sempre più giù, dove il respiro finisce, lì dove tutto è più blu.

Underwater.

Proprio come dici tu.

Sì, ci stiamo baciando ed ora tutto ha un senso.

ESTRATTO 2

“Prima di andare, ti va se ci scattiamo una foto?”

Non so perché, ma la sua richiesta mi sorprende e imbarazza un po’.

“Certo.” Rispondo, cercando di mostrare indifferenza.

Mentre prende il suo iPhone, io afferro la mia camicia e me la poggio su una spalla come fosse un asciugamano. La brezza della sera genera brividi sulla mia pelle bagnata e ancora abituata al calore dell’acqua. Alan si avvicina al mio fianco e allunga il braccio per scattare un selfie.

“È venuta bene, no?” Guardo lo schermo del telefono e sì, effettivamente è una bella immagine. Siamo entrambi sorridenti, bagnati e con il mare alle nostre spalle.

Ancora assorti a guardarci, annuisco convinta.

“In ricordo di un bel pomeriggio.”

Questa frase ha il potere di imbarazzarmi ancora di più della sua richiesta precedente e quando mi volto verso di lui sono del tutto impreparata a quello che vedo: da vicino i suoi occhi appaiono grandi e tondi come quelli di un gatto, ma non è questo ciò che mi scuote.

Rimango ipnotizzata dal loro interno: la pupilla scura è immersa in uno spruzzo azzurro cobalto e circondato da una pennellata di blu notte.

Vengo assalita da una strana sensazione che non riesco a decifrare, una sorta di déjà-vu che però pesa come un macigno sullo stomaco.

Nonostante il mio disagio, cerco di ostentare un flebile sorriso.

Insomma Maya, che ti prende?

Non è la prima volta che vedi due occhi chiari e, di certo, ce ne sono milioni di decisamente più belli in giro nel mondo.

Ti sembra il caso di lasciarti suggestionare da queste cose?

Già, ma è la prima volta in assoluto che mi sono specchiata in due occhi acquatici, due occhi in cui si spalanca il mare, il mio mare: familiare e disarmante al tempo stesso.

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