Se la mia vita fosse una canzone di Laura Tanfani

Una trentenne single e sempre in ritardo, un lavoro non previsto come commessa e un sogno a centinaia di chilometri da casa. La vita di Olivia è una playlist in riproduzione casuale: ancora non sa quale sarà il prossimo brano…

Quando era bambina, Olivia si vedeva a ventotto anni già sposata, madre di tre figli e, ovviamente, donna in carriera. Una Stilista, con la S maiuscola, per una famosa casa di moda. E invece, alla soglia dei trenta, è single, con zero figli e zero voglia di sposarsi, mangia cibo precotto perché non sa cucinare e non ha nemmeno un gatto perché è allergica. Nata e cresciuta in una piccola cittadina di diecimila abitanti, in cui tutti si conoscono e frequentano gli stessi locali, da quattro anni fa la commessa in un negozio di abbigliamento, un lavoro che le dà abbastanza soldi per arrivare a fine mese, ma nessuno stimolo, tra le richieste assurde delle clienti, lo stress del periodo natalizio e i nervi tesi nelle settimane dei saldi. A farle compagnia, in un anno che le cambierà la vita, gli amici di sempre, le storie su Instagram di chi conosce solo di vista, le serie tv Netflix, le liste interminabili di cose da fare e buoni propositi, e un paio di cuffiette che trasmettono la perfetta colonna sonora di ogni giorno. Nonostante tutti provino a convincerla che a un certo punto della vita i sogni vanno lasciati chiusi a chiave nel cassetto, Olivia non vuole ancora accontentarsi e continua a crederci. E imparerà che la vita ti sorprende, quando meno te lo aspetti.

Un’autofiction ironica e disillusa, il ritratto di una generazione in lotta tra la precarietà e il desiderio di scrivere la vita a modo proprio.

Se la mia vita fosse una canzone di Laura Tanfani (Vita da Commessa), autofiction pubblicata da Sperling & Kupfer il 22 ottobre.

Non sapevo esattamente cosa aspettarmi quando ho deciso di leggere Se la mia vita fosse una canzone e sono rimasta piacevolmente colpita. Non sempre i libri di persone note sono degni di nota, spesso sono noiosi o banali, ma non è questo il caso. Laura Tanfani non è andata sul sicuro, ha deciso di mettersi in gioco e il risultato è un libro molto godibile e per nulla scontato.

Ad esempio…il finale: Laura mi potresti scrivere in privato e dirmi cosa succede girata l’ultima pagina? No perché io devo sapere, ormai mi ero affezionata a Olivia e non puoi lasciarmi nell’incertezza in questo modo. Olivia che combina un guaio dopo l’altro. Olivia che è sconclusionata. Olivia che non è mai felice. Olivia che non si accontenta, ma allo stesso tempo si lascia prendere e lasciare come se non valesse abbastanza. Olivia che non si piace mai fino in fondo. Olivia che non ama il lavoro che fa, ma non si impegna per cambiare questa situazione. Olivia che rispecchia tante ragazza della sua generazione.

Olivia è davvero tante cose e non sono certa che la amerete, attenzione in lei albergano qualità e difetti in egual misura, ma anche se non la amerete la sentirete affine a voi in modi che non credevate possibili. Che ragazza difficile che è Olivia.

Olivia vive in una cittadina sul mare e sogna la grande occasione. Certo non fa molto per ottenerla, spesso rimugina su ciò che dovrebbe essere la sua vita, ma non si applica per cambiarla. Voleva diventare stilista e invece si ritrova intrappolata da quattro anni in un lavoro che detesta: la commessa. Certo le permette di pagare le bollette e di vivere da sola, ma tutto ciò che credeva sarebbe stata la sua vita alla soglia dei trent’anni non è che un sogno. L’unica nota davvero positiva sono i suoi due migliori amici che l’appoggiano nelle sue follie, la consolano quando queste portano delle sonore batoste e la spronano a cercare di cambiare obbiettivi…soprattutto in ambito sentimentale. Già perché la nostra Olivia corre dietro da tempo a un toy boy che l’ha sempre trattata come una ruota di scorta, ribadendole, ogni qualvolta fosse possibile, che per lei non provava nulla, nada, zero. Ma si sa che noi donne quando ci mettiamo d’impegno siamo dure di comprendonio e Olivia gli permette qualsiasi cosa per passare anche solo qualche attimo con lui.

Parlando di questa storia d’amore, che non la porta da nessuna parte, ripensa agli amori passati e vive anche quelli nel presente perché, va bene tutto ma c’è un limite all’autolesionismo e Olivia ci prova, anche se con ben poca convinzione ad andare avanti e a trovare qualcuno che la voglia davvero. Peccato che a quel qualcuno venga rifilato un trattamento davvero meschino. Tralasciando le scelte poco ortodosse di Olivia mi voglio soffermare su una parte davvero importante del romanzo le canzoni che descrivono gli amori passati. Un’idea che mi è piaciuta tantissimo.

Olivia è il peggior nemico di se stessa e lo sarà fino alla fine, anche quando tutto sembra essere andato al proprio posto, lei mostrerà di non aver raggiunto la serenità che ci si aspettava. Nonostante i cambiamenti, nonostante l’amore, nonostante il destino le abbia mostrato che tutto per essere compreso va osservato da diverse angolazioni e che la bellezza può essere ovunque, Olivia resta irrequieta e insoddisfatta. Riuscirà a vincere questa eterna lotta o soccomberà schiacciata dalle sue stesse aspettative?

Lo so, starete pensando che Olivia è a dir poco insopportabile e non posso che darvi ragione, vi avevo detto che non è una protagonista semplice con cui avere a che fare, ma posso assicurarvi che non vi lascerà indifferenti e questo è ciò che io esigo da un libro. Voglio che mi lasci qualcosa e Se la mia vita fosse una canzone vi lascerà tanti interrogativi senza risposta oltre alla certezza di aver avuto a che fare con una ragazza complessa e insoluta. Io non so se questo libro avrà un seguito, ma me lo auguro perché vorrei poter leggere ancora di Olivia e questo è molto positivo.

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