Scholomance. Lezioni pericolose di Naomi Novik

La Scholomance è una scuola di magia diversa da tutte le altre. Qui non esistono insegnanti né vacanze, e non è possibile riuscire a stringere amicizie disinteressate perché gli unici legami che si possono costruire sono strategici. Soprattutto, è una scuola dove il fallimento è sinonimo di morte certa (sul serio!).

Le regole, alla Scholomance, sono drammaticamente semplici: non devi mai aggirarti da solo per i corridoi della scuola. E devi prestare continua attenzione ai mangia-anime, pericolose creature mostruose che si annidano ovunque. Sopravvivere è più importante di qualsiasi voto. Una volta entrato nella scuola, infatti, hai solo due modi per uscirne: diplomarti… o morire! Ma l’ingresso alla Scholomance di una nuova studentessa, El, è destinato a cambiare le carte in tavola e a portare alla luce alcuni segreti dell’istituto. Galadriel “El” Higgins, infatti, è straordinariamente dotata. Forse, tra tutti gli studenti, è l’unica preparata a una scuola tanto pericolosa. Pur non avendo dalla sua un gran numero di alleati – la maggior parte degli studenti la tiene a distanza perché di lei ha molta paura… e perché non è quel che si dice una ragazza amabile – e non incarnando esattamente l’idea di eroina senza macchia, potrebbe senza troppi sforzi evocare un potere oscuro così forte da radere al suolo intere montagne e annientare milioni di persone ignare e innocenti. Per lei, infatti, sarebbe un gioco da ragazzi usare la sua magia per sbarazzarsi una volta per tutte dei mostri che infestano la scuola e che attendono la notte per aggredire e uccidere i suoi compagni. Il problema non proprio trascurabile è che farvi ricorso potrebbe portare alla morte di tutti gli altri studenti…

Con un’impeccabile maestria, Naomi Novik ha creato una scuola che pullula di una magia che non avete mai visto prima e un’eroina così atipica e ricca di sfumature che vivrà a lungo nei vostri cuori e nelle vostre menti.

Scholomance. Lezioni pericolose di Naomi Novik, fantasy young adult in uscita oggi, 7 settembre, grazie a Mondadori.

Avevo aspettative altissime? Sì

Sono in un periodo in cui fatico a leggere? Sì

Le due cose insieme possono funzionare? No

Potrei pure interrompere qui la mia recensione visto il blocco del lettore che mi attanaglia da ormai oltre una settimana, ma quando si prendono degli impegni bisogna portarli a termine e così mi sono dovuta sforzare per prendere le cose in mano e concluderle.

Scholomance non mi ha conquistato, non avevo mai letto nulla della Novik e non sono rimasta colpita in positivo da suo modo di narrare, va bene che il pov è della protagonista, ma davvero è necessario conoscere tutte le sue elucubrazioni mentali e lasciare così poco spazio ai dialoghi?

Per me i dialoghi sono fondamentali per dare ritmo alla narrazione e rendere una lettura coinvolgente e qui direi che a mio modo di vedere scarseggiano rendendo il tutto macchinoso. Mille descrizioni che possono anche essere utili per comprendere come funzioni questa scuola di magia per carità, ma a un certo punto si può anche mollare la presa e dare spazio ad altro.

El non è una protagonista facile da amare e avere solo il suo punto di vista può essere piuttosto snervante, ha un carattere poco accomodante, non ispira certo simpatia ed è stata cresciuta da una madre che è il suo opposto, tanto El è oscura quanto Gwen è radiosa, tanto El è indisponente quanto Gwen è amorevole. Difficile anche vedere delle somiglianze tra loro, nessuno direbbe che Gwen sia madre di El, e nessuno sa con esattezza di quali cose El sia capace, forse anche per questo motivo le stanno tutti molto alla larga.

Alcuni stregoni sviluppano un’inclinazione per la magia meteorologica, o per gli incantesimi di trasformazione, o per eccezionali sortilegi di combattimento come il caro Orion. Io ho sviluppato un’inclinazione per la distruzione di massa. È colpa di mia madre, certo, proprio com’è sua la colpa del mio stupido nome. Lei è una di quelle tipe tutte fiori, perline e cristalli che danzano sotto la luna in onore della Dea.

La Scholomance non è una scuola come le altre, non ci sono insegnanti, gli alunni imparano tutto da autodidatti e devono anche cercare di rimanere vivi, cosa per nulla semplice quando non solo per la scuola si aggirano parecchi mangia-anime e wauria, ma anche i tuoi compagni potrebbero decidere di smembrarti da un momento all’altro. La guardia deve essere sempre mantenuta altissima e per fortuna c’è Orion Lake a vegliare sugli studenti, da quando lui è nella scuola le morti si sono ridotte drasticamente. Starete pensando sia una bella fortuna, ma c’è qualcuno che non è d’accordo, indovinate un po’ chi? Esatto proprio El, lei detesta che Orion le abbia salvato la vita in più di un’occasione e glielo mostra apertamente, senza remore, ogni cattiveria che le passa per la testa nei suoi riguardi deve esternarla.

«Sei una strega oscura!» esclamò un istante dopo, quasi pensasse davvero di sollecitarmi a fare qualcosa. «So che sarà difficile per te» replicai tra i denti, sempre lottando contro le lacrime, «ma prova a non essere idiota per cinque minuti. Se fossi una strega oscura, ti avrei prosciugato quando eravamo di sotto e avrei detto a tutti che eri morto in laboratorio. Nessuno si sarebbe insospettito.»

Sentite anche voi profumo di storia d’amore? Dai ragazzi è nell’aria, impossibile non respirarlo. Il sarcasmo è la linfa vitale di El e lo riversa tutto su Orion proprio come nei migliori hate to love in circolazione, questa cosa mi ha divertito, devo ammetterlo, sono fan di questa dinamica e non me ne vergogno.

Ho trovato interessante la contrapposizione tra El e Orion, lei è un’emarginata, non ha amici, spesso mangia da sola, non cerca compagnia, lui è la star della scuola, tutti pendono dalle sue labbra, ha una schiera di fan ovunque si giri e questo El lo detesta con tutta se stessa, ma delle circostanze la porteranno a dovergli stare accanto e vivere nella sua luce. Secondo voi a lei questo può piacere? Ovvio che no, preferirebbe continuare a rimanere invisibile e sola e concentrarsi unicamente nell’accrescimento delle sue capacità che forse le permetteranno di rimanere in vita fino al diploma senza annientare l’intera scuola per una svista.

Nonostante le premesse iniziali devo ammettere che sono comunque curiosa di scoprire cosa accadrà nel secondo capitolo anche perché la sibillina frase finale lascia aperto un mondo di possibilità e la speranza che il secondo capitolo sia più dinamico e coinvolgente per quanto concerne la narrazione. Insomma io una possibilità mi sento di volerla dare.

1 stella

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