Scelgo me di Angela Bianchi
Trama Jayla “J.R.” McCoy è il migliore avvocato societario di Boston e crede fermamente che nel lavoro, come nella vita, bisogna essere pratici e razionali. Per lei contano solo i fatti, niente altro. Christopher Byron è l’amministratore delegato di una delle più importanti e redditizie società di tecnologia e informatica del mondo e ha un sogno da realizzare. Due persone diametralmente diverse che saranno attirate l’una verso l’altra come i due poli opposti di un magnete. Tra segreti celati, scontri epici ed equivoci divertenti, Jayla e Chris dovranno andare oltre le loro più ferme convinzioni e capire che a volte nella vita bisogna avere il coraggio di saper lasciare andare per trovare la propria strada.
Recensione a cura di Dannyella – Scelgo me di Angela Bianchi. Edito il 15.11.2018 da Curcio editore. Genere: narrativa moderna e contemporanea. 454 pagine.
Ho fatto la conoscenza di questo romanzo e della sua incantevole autrice qualche mese fa su Facebook, quando lessi una citazione tratta da questo libro che mi colpì molto. Curiosa come sono, andai ad approfondire leggendone la trama e le info che trovavo riguardo l’autrice. Da allora, attraverso Facebook, ho seguito le varie tappe del tour letterario di Angela Bianchi e ho apprezzato le sempre più numerose recensioni del suo esordio. Ed ecco che, finalmente, appena mi è stato possibile, anche io ho avuto modo di leggere questa storia e di godermi la mia copia autografata che l’autrice è stata così gentile da inviarmi a casa.
Quello che l’autrice non deve assolutamente invidiare agli autori ben più navigati, è la sua capacità nel creare dei personaggi empatici, che conquistano il cuore e la testa del lettore, non banali e perfettamente caratterizzati.
«Se il bambino che sei stato avesse la possibilità di rimproverare qualcosa all’adulto che sei, cosa sarebbe?»
Jayla è l’apoteosi della femminilità: bella da togliere il fiato, intelligente, una donna in carriera che si è fatta da sé, ma non basta: una sportiva, esperta di quasi tutti gli sport estremi e, insomma, una di quelle che se ti passano davanti, non puoi non notarla.
Ma Jayla è anche una donna che è stata innamorata, che ha perso l’amore quando forse già non era più amore e che ha dovuto rinunciare a una delle parti più importanti di sé per la felicità di qualcun altro. Jayla è diventata una donna di ghiaccio e biasimarla non è certo facile. Il suo alter-ego maschile è Jordan, suo fratello gemello, come a dire che la perfezione da loro, è di casa! Ed infatti è molto bello leggere le dinamiche della loro famiglia, tra errori e perdoni, i genitori si rivelano degli esseri umani eccezionali che hanno portato avanti nel migliore dei modi il compito difficilissimo di essere genitori.
Conoscete la teoria dello Yin e dello Yang? Per chi non lo sapesse, è il principio per il quale ogni cosa ha il suo opposto affinché si possa instaurare un equilibrio perfetto tra luce e oscurità, ma questa sorta di equilibrio non dobbiamo pensare di trovarlo in un’altra persona ma solo in noi stessi. Non esistono opposti che ci completano, siamo già esseri completi, ognuno di noi lo è.
Ma il personaggio meglio riuscito e che più mi ha colpita è quello di Chris, il nerd un po’ troppo cresciuto, diventato un miliardario con il cuore da bambino. Il suo dire sempre la cosa sbagliata, scherzare a sproposito e restare ogni volta completamente destabilizzato davanti alla bellezza di Jayla lo rendono un principe azzurro moderno, straordinario. Quell’aria impacciata e il suo cuore tenero mi hanno strappato più di un sorriso. Ma quelli che si aspettano una storia d’amore banale, rimarranno tremendamente delusi. Qui si parla di come affrontare il dolore, di come tornare a vivere dopo che il mondo ti è crollato addosso, di come cadere e rialzarsi ancora e ancora, di come fare a non smettere di credere che il futuro ti riservi delle belle sorprese. Niente della storia tra Jayla e Chris sarà mai banale e soprattutto non lo sarà il finale che vi lascerà di stucco… con la possibilità di un seguito?
Complimenti ad Angela Bianchi per questo bel romanzo d’esordio curato alla perfezione dalla Curcio editore.
I morti non vogliono nulla, né rispetto né fedeltà.