Ryan (O’Connors Brothers #2) di A.S Kelly
Titolo: Ryan (O’Connors Brothers #2)
Autrice: A.S Kelly
Genere: Contemporary Romance/Sport Romance
Trama Sono tornato indietro, sono di nuovo nel posto in cui tutto è cominciato e dove qualcun altro ha messo la parola fine.
L’ho fatto solo per amore della mia famiglia.
Sto cercando di ricostruirmi una vita, di restare in piedi anche se le gambe mi fanno un male cane.
Sono concentrato su me stesso, sulla mia carriera.
Sono pronto a fare a pezzi tutto pur di non crollare.
A odiare, senza sensi di colpa, perché odiare gli altri è l’unico modo che conosco per sopravvivere a me e a ciò che sono.
E ci stavo riuscendo.
Ero forte. Ero intoccabile. Ero invincibile.
Ero solo un illuso.
Non avevo messo in conto tutto.
Non avevo messo in conto lei.
L’unica donna che vorrei davvero odiare ma che continua a farmi sperare.
Una donna che mette sottosopra il tuo mondo e che s’infila nella tua vita solo se può restare anche domani.
Ma io non cerco un domani, non lo voglio un futuro.
Non ci credo più.
E non posso tornare a farlo, neanche per lei.
Sono Ryan O’Connor e sto per fare uno sbaglio enorme, sto per permettere a lei di crederci, di scommettere su di me.
Ma io non sono l’uomo giusto su cui puntare.
Non lo sono mai stato.
E a lei non resterà che accettare questa amara sconfitta.
Recensione di Sara B. – Ryan (O’Connors Brothers #2) di A.S Kelly
Quante sfumature può avere la paura? Con Ian e Riley la paura derivava dal passato. Era radicata dentro di loro da anni, da quando erano dei bambini piccoli e innocenti, bambini che andrebbero sempre protetti dal male, ma che con il male sono cresciuti.
Per Ryan è una questione completamente diversa. La paura viene dal presente, la paura ha portato al dolore, alla corazza che lo protegge da tutto e tutti. Una corazza che già nel primo libro abbiamo imparato a conoscere: un uomo scontroso, diffidente, chiuso ermeticamente alle emozioni.
Quando penso a quale possa essere la delusione più grande, mi viene in mente una sola cosa: la possibilità di essere tradita dalle persone per me più importanti. E questo è quello che è successo a Ryan. Quello che lo porta, giorno dopo giorno, a chiudersi nel dolore, nella paura, perché è una costante nella sua vita.
“Baciare Christine è imparare a respirare di nuovo. Come aprire gli occhi per la prima volta e guardare il mondo intorno a te con una luce nuova.”
Pian piano, durante la lettura del libro, la domanda principale sorta su Ryan e Nick nel libro precedente, ha finalmente una risposta. Posso ammettere che me lo immaginavo, perché poche cose possono stravolgere in questo modo un rapporto tra due fratelli, portandoli a star lontano per anni.
Ryan è un personaggio difficile con cui avere a che fare: non è facile entrare nel suo mondo, superare la sua corazza o, semplicemente, riuscire a creare una crepa nel muro di mattoni che lo circonda.
«Non è una debolezza, sai? Ammettere che hai bisogno di qualcuno nella tua vita.»
Scuoto la testa. «Per me quel treno è passato tanto tempo fa.»
«Magari potrebbe passarne un altro. Non tutti i treni che perdiamo sono una cosa negativa, anche se all’inizio può sembrare così. A volte era semplicemente il treno sbagliato, che ci avrebbe portato nel posto sbagliato.»
Christine, invece, è il motivo per cui ho amato profondamente questo libro.
E’ una donna con un passato complicato, che non si arrende davanti alle difficoltà, che non smette mai di lottare, che ha sempre un sorriso e una buona parola per tutti. E’ una di quelle persone che possono cambiarti la giornata con un saluto, uno sguardo. Una persona straordinaria, una donna con la D maiuscola.
Vogliamo parlare, poi, di come tiene testa a Mister Muscolo Muso Lungo? Non si abbassa, risponde per le rime e, nei momenti giusti, alza la testa e lo manda beatamente dove merita di andare.
Si è fatta da sé, ha lottato. E si merita solamente una cosa: la felicità per se stessa.
“Christine non è una donna che entra in punta di piedi e lascia la porta accostata. Lei fa rumore, entra senza chiedere permesso, mette tutto a soqquadro, spalanca il tuo mondo e ne prende possesso. Christine è una donna che entra solo se può restare.”
In un certo sento, se il libro di Riley e Ian era il loro viaggio verso l’accettazione dei sentimenti che provano l’uno per l’altra, in questo libro Christine e Ryan fanno un percorso completamente diverso: lei, finalmente, pensa a se stessa e lui, dopo anni, riesce a mettere la parola fine al passato. Entrambi hanno bisogno di chiudere un capitolo della loro vita e iniziarne un altro. Magari assieme. O forse no. Hanno bisogno di tornare ad amare se stessi.
Prima di correre bisogna imparare a camminare, a stare in piedi da soli. E questo non sarà facile, per entrambi, dopo anni di chiusura emotiva verso il mondo. Non sarà facile perché, quando ti senti di nuovo vivo, fa paura. Fa paura amare, fa paura tutto quello che è diverso da ciò a cui siamo abituati. Spaventano le emozioni, i sentimenti, spaventa dipendere da un’altra persona, spaventa l’idea di essere delusi, ancora. Soprattutto se in passato si ha sofferto a causa dei sentimenti. Dell’amore.
Perché l’amore fa soffrire. Non esiste l’amore sempre felice, sempre perfetto. L’amore è fatto di scelte, di dolore, di momenti felici ma anche di ostacoli da superare. E’ complicato, incomprensibile, è impulsivo, è un salto nel vuoto.
Il vuoto, però, non piace a tutti. Fa paura, mentre scappare e nascondersi nella propria zona di comfort è molto più semplice. E’ istintivo, è sicuro.
“Faccio alcuni passi all’indietro terrorizzato da questa vicinanza, dalla voglia che ho che mi tocchi ancora. Che lei lo faccia. Che metta le sue mani su di me e che mi faccia sentire di poter ancora appartenere a qualcuno.”
Io non posso nemmeno immaginare cosa abbia passato Christine, le difficoltà contro cui ha lottato per la vita che vive ora. Si potrebbe pensare che sia una vita felice, e lo è. Ma quel pezzo mancante, che sembra non manchi, in realtà rende la vita di Christine ancora più vera e completa. E quel piccolo pezzo mancante è un uomo, definito ancora ragazzino, scontroso, irritante e ferito forse troppo in vita sua.
L’amore che sentono questi due personaggi, uno per l’altro, è spaventosamente sdolcinato, come direbbe il vecchio Ryan. E’ proprio necessario parlare di sentimenti?
Posso confessare che ho amato la schiettezza di Ryan, nel bene e nel male. Perché, se tra Ian e Riley mancava la comunicazione, tra questi due personaggi è qualcosa che c’è dall’inizio. Che ho amato. Il punzecchiarsi continuamente senza mai omettere nulla. E forse proprio questo tipo di sincerità ha risolto molti problemi che avrebbero potuto avere Chris e Ryan. E sicuramente Evan ha aiutato il dialogo.
“Facciamoci male, ma facciamolo insieme.”
Ho amato questa storia, dal prologo all’epilogo. Ho sofferto, ma ne è valsa la pena, perché questi due personaggi (anzi, tre) riescono a farmi sorridere, me li immagino ancora seduti sul divano, con una teglia sulle ginocchia, a discutere di quale film guardare. Me li immagino complici, uniti, sinceri e sempre più forti, capaci si superare qualsiasi difficoltà perché Ryan, come ogni O’Connor, quando si mette in testa qualcosa la porta a termine. E Christine.. è davvero così forte ed unica, una lottatrice con il sorriso e piena di vita. La luce nel dolore di Ryan. Lui, invece, è la sua sicurezza. Evan, invece, è il loro punto fermo, la colla.
E, in una storia come questa, ciò che importa davvero, è quello che proviamo noi.
Ma poi, vogliamo parlare di quanto sia sexy Ryan da geloso? Sì, va bene, ora penserete che la donna non è di sua proprietà etc, etc. E va bene. Ma rimane comunque sexy quando cerca di non pensare che qualcuno possa aver toccato Christine. O quando la definisce la sua donna. Vai così, Ryan, io faccio il tifo per voi ogni giorno, tanto Christine ti tiene per le p***e da quando l’hai incontrata.
“Voglio lei e voglio essere il suo uomo. Imperfetto, ma solo suo.”
Non mi resta che leggere la storia del terzo O’Connor, vedere come sarà la donna che farà capitolare Nick.
Perché, se le storie scritte da questa autrice migliorano di libro in libro, posso assicurarvi che finirò per essere dipendente dai fratelli O’Connor.