Ruin me. Ogni volta che mi spezzi il cuore di Danielle Pearl
Trama Quante volte si può sbagliare e desiderare la stessa persona?
Il primo amore non si scorda mai. Eppure, la bellissima Carleigh Stanger combatte da tempo con se stessa per dimenticare i meravigliosi ricordi vissuti con Tucker Green, il suo ex fidanzato. Lui la detesta, e non vuole più saperne di lei dopo quello che è successo tra loro.
Ma ora che il liceo è finito e una nuova vita al college sta per cominciare, Carl è sicura di potersi finalmente lasciare tutto alle spalle. Una volta al campus, però, le cose non vanno come si è immaginata e una sera, durante una festa, Carl si ritrova per caso faccia a faccia con Tucker. I ricordi riaffiorano potenti, e l’attrazione che ancora li lega li travolge più forte che mai.
Tucker sa di avere davanti una manipolatrice, ma non riesce a controllare il suo desiderio. È così che il passato torna a perseguitare entrambi, costringendoli a prendere una decisione molto difficile, e a fare cose che non avrebbero mai voluto. Tra passioni esasperate e segreti inconfessabili, Carl e Tuck cercano di mettere un freno alla loro storia. Ma è davvero quello che vogliono?
Recensione di Simona Ruin me di Danielle Pearl primo libro autoconclusivo edito De Agostini della serie Something More, si tratta di una dilogia il cui secondo capitolo è ancora in stesura e previsto in lingua originale per ottobre di quest’anno. Ma non temete, arriverà anche da noi!
Quanto mi piacciono i New Adult! E questo, grazie ai continui salti temporali tra presente e passato che permettono di conoscere meglio la storia e i trascorsi dei nostri due protagonisti, ha incursioni anche nello Young Adult. Adoro le storie ambientate al college, tra dormitori, lezioni, feste, esami, nuove amicizie e vecchi amori. Sono quelle storie con ambientazione tipicamente americana che a me personalmente fanno sognare, magari perché ho sempre desiderato avere quel famoso armadietto grigio in metallo con tanto di lucchetto e combinazione personale, chi lo sa!
Carleigh e Tucker sono, tra dispetti e nomignoli, amici sin dall’infanzia ma, ciò che li fa definitivamente avvicinare è la comune assenza dei rispettivi padri. Si ritrovano a scuola, in seconda media, a dover scrivere un biglietto d’auguri per la festa del papà e non avere nessuno a cui dedicarlo. Il padre di Tuck era morto qualche mese prima mentre quello di Carl era poco presente ormai da anni. Crescendo, quell’amicizia si tramuta in chiara attrazione e poi in profondo amore.
Ma qualcosa accade, un segreto tenuto nascosto con ostinazione da Carl e dalla sua famiglia viene improvvisamente a galla e niente sarà più come prima.
Tuck ne resta colpito nel profondo, distrutto da una verità che lo vede coinvolto da vicino, troppo vicino, e lascia Carl definendola un’assoluta bugiarda e manipolatrice. La odia e si augura di non vederla più in vita sua.
“ Perché il nostro non era il solito amore adolescenziale. Certo, è stato tormentato per un certo periodo, finché non abbiamo ammesso i nostri sentimenti, ma poi… poi ho pensato che sarebbe durato per sempre. E nemmeno la nostra rottura è stata normale. È stata una catastrofe. Paragonabile a Chernobyl. “
Ma loro avevano fatto dei progetti insieme, si erano già iscritti allo stesso college, l’Hofstra University di New York, ed era inevitabile incontrarsi ancora avendo scelto un corso in comune e, per non incontrarsi a lezione, entrambi cambiano corso scegliendo marketing digitale e trovandosi coinvolti in un lavoro di gruppo.
Inutile dire che i due faranno scintille insieme, ogni volta che si incrociano succede sempre qualcosa di diverso che non ti permette di annoiarti nonostante la lunghezza consistente del libro: che sia stuzzicarsi, affrontarsi, litigare, farsi del male verbalmente ma anche cedere alla passione con bollenti incontri ravvicinati.
Sì, perché tra i due l’attrazione è innegabile, e se da un lato Tuck vorrebbe non averla tra i piedi, dall’altro è anche inspiegabilmente felice e per questo furioso con se stesso oltre che con Carl.
Lui è la sua kryptonite, in grado di renderla irriconoscibile dalla persona che è. Perché Carl è una ragazza forte, che sebbene sia consapevole di aver sbagliato cerca di andare avanti pur col cuore spezzato.
Lei è come il fuoco che attira le falene, e Tucker è la falena. Si è già scottato una volta, non vuole ricadere nello stesso errore una seconda, soprattutto perché non può e non vuole perdonarle l’enorme verità taciuta per anni.
“ Non sei la ragazza che credevo di conoscere, Carleigh. Quella ragazza… non è mai esistita. Tu e io? Non c’è nessun noi. Non c’è mai stato. La ragazza che credevo di amare… non è reale. Sei solo un’estranea, proprio come gli altri, e io posso lavorare a quel dannato progetto con te e con chiunque altro, cazzo. “
Mentre leggevo e riuscivo ad avere, tassello dopo tassello, un quadro sempre più chiaro di tutta la faccenda, avevo paura che il motivo per la rottura non fosse poi così solido e non fornisse un motivo valido per portare così tanto odio dove prima c’era solo amore puro e devozione, ma la scrittrice è stata brava a far scoprire tutto per gradi, grazie ai frequenti salti temporali, che ci hanno permesso di conoscere anche i Tuck e Carl innamorati del passato, e non solo quelli rancorosi del presente.
“ …è una bugiarda. Che se n’è stata seduta lì ad ascoltarmi confessare ogni segreto di famiglia mentre lei celava i suoi dietro sorrisi e sesso. “
Ho adorato Ruin me. Ho capito i motivi che hanno portato Carl a tacere, dimostrandosi estremamente forte di fronte al dolore causatole da Tuck, ma ho anche capito le ragioni di Tuck e la sua decisione di troncare dettata da una falsa informazione che scoprirà esserlo solo successivamente e per puro caso. Non mi sono addentrata nella storia delle rispettive famiglie per non svelarvi troppo, perché hanno un ruolo cruciale all’interno della storia!
Unica pecca? Quei dieci minuti di suspense dai risvolti polizieschi sul finale, mi è sembrata una cosa un po’ forzata. Poteva starci pure all’interno della storia, ma non mi ha trasmesso particolari emozioni né ho temuto o avuto paura per i risvolti. Sono state delle scene, a mio avviso, un po’ sterili e piatte. Un tentativo di vivacizzare la storia non andato a buon fine.
Ruin me di Danielle Pearl resta comunque un bel New Adult e, nonostante questo piccolo inconveniente un po’ fuori dalle corde dell’intero stile narrativo, ne consiglio assolutamente la lettura a chi amante del genere.