Rotterdam. Diario di viaggio…#olanda_belgio2

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Ci lasciamo alle spalle la Francia e sfrecciamo alla volta dell’Olanda, vera meta di questo viaggio on the road, prossima tappa Rotterdam (465 km), seconda città dei Paesi Bassi, vivace e cosmopolita, ospita il più importante porto d’Europa e la sua popolazione è di origine multirazziale.

Durante la seconda guerra mondiale il suo centro storico fu quasi completamente raso al suolo dai bombardamenti, per questo Rotterdam è la città olandese con l’aspetto più moderno.

Abbiamo alloggiato per due notti all’Hotel Breitner, hotel carino con possibilità di parcheggio interno, la posizione è ottima perché equidistante pressoché da tutto, il personale è gentilissimo e la colazione davvero buona, inoltre annovera tra il personale della sala colazione una signora di Milano che vive a Rotterdam da vent’anni, Rosy, davvero piacevole fare con lei quattro chiacchiere.

Il pomeriggio in cui siamo arrivati abbiamo fatto una bella passeggiata esplorativa del centro, rendendoci conto che in Olanda osservano degli orari davvero particolari, i negozi chiudono prestissimo (17:30 al massimo) e pensare che durante l’estate hanno più ore di luce rispetto a noi…valli a capire questi olandesi!

Bellissimo il World Trade Center e la Buersplein sottostante, una grande via ribassata che ospita tantissimi negozi e, anche se la moda in Olanda è davvero pessima, questa specie di grande centro commerciale all’aria aperta merita sicuramente di essere visitato.

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 La cena della prima sera è stata a base di sushi allo Shabu To Go, davvero ottimo e con una vasta scelta, si può sia consumare al tavolo che prendere da asporto occupa uno dei cubotti di vetro in Coolsingel 125-127.

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Il secondo giorno ci siamo buttati a capofitto nell’esplorazione vera e propria, durante la pianificazione ho avuto l’accortezza di segnarmi tutti gli edifici che avrei voluto visitare su google maps, aiutandomi nell’individuazione di alcune architetture contemporanee più nascoste (soprattutto per Amsterdam, con il sito www.mimoa.eu, lo uso da parecchio tempo ed è davvero molto utile per scoprire architetture di cui s’ignora l’esistenza ma che possono essere molto interessanti da visitare), è stato davvero comodissimo, anche se i mega di internet volano via che è una meraviglia.

Il problema di concedersi così poco tempo per visitare una città è quello di non poter approfondire con visite all’interno dei musei, così abbiamo optato per vedere solo da fuori l’Het Nieuwe Institute, il nuovo istituto di architettura contemporanea, in cui siamo entrati solo per controllare se avessero qualcosa di interessante nel bookshop e ne siamo usciti con due modellini in cartone del Markthal da montare una volta a casa armati di molta pazienza, il museo Boijmans Van Beuningen, il più importante e conosciuto della città, così chiamato in onore dei due collezionisti che donarono le proprie opere per creare il museo e il Kunsthal di Rem Koollhaas, un’architettura molto affascinante (come quasi tutte le opere di questo architetto e del gruppo OMA di cui è fondatore) terminato nel 1992 che ogni anno ospita circa 25 esposizioni. Un vero peccato non poterli visitare al loro interno, per cui se voi potete dedicare più tempo alla scoperta di questa città non perdete l’occasione per gustare oltre alle opere esposte anche le architetture che le contengono.

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Ci dirigiamo alla scoperta di uno dei simboli di Rotterdam, chiamato Swan (il Cigno) dai suoi abitanti, l’Erasmusbrug è sicuramente uno dei monumenti più famosi della città e collega il centro storico cittadino con l’ex zona portuale dismessa di Kop Van Zuid, oggi quartiere ricco di edifici contemporanei firmati da grandi architetti che è valso a Rotterdam il titolo di Città dell’Architettura nel 2007.

Su questo ponte abbiamo assistito al primo inseguimento della nostra vita, sembrava di essere all’interno di un film d’azione, roba da non credere…chissà che era quel pazzo in scooter che quasi c’investe sulla pista ciclo-pedonale inseguito dalla polizia.

Dopo quest’avventura abbiamo proseguito il nostro cammino alla scoperta degli edifici del nuovo quartiere, di particolare rilevanza sono il De Rotterdam di Rem Koolhaas, la Kpn Tower di Renzo Piano, il New Orleans di Alvaro Siza, il Montevideo di Mecanoo, l’Hogeschool Inholland e il Nieuwe Luxor Theater, insomma noi questi nomi già ce li sogniamo in un’unica città, figurarsi in un solo quartiere!

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Siamo ritornati sull’Erasmusbrug e ci siamo incamminati verso il Maritime Museum, il più vecchio museo sulla navigazione e sulle navi di tutta l’Olanda, per ammirare il suo waterfront davvero caratteristico.

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Ultima tappa della prima parte di passeggiata alla scoperta di questa moderna città è il Markthal degli MVRDV, il primo mercato coperto di tutta l’Olanda, è veramente spettacolare e ben studiato, tanto che ci siamo tornati entrambi i giorni, ospita 96 bancarelle alimentari e negozi, al piano terra e al primo ci sono 20 unità di vendita al dettaglio e al piano interrato è ospitato un supermercato, presenta una forma ad arco resa massiccia dal rivestimento in pietra grigia naturale e in cui sono collocati 228 appartamenti, in netto contrasto con la leggerezza data dal vetro che costituisce le due facciate d’ingresso.

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Già stando all’interno del Markthal si possono ammirare le Case Cubiche di Piet Blom, uno dei punti di attrazione più famosi della città, sono state immaginate dall’architetto come l’insieme di alberi di un bosco, hanno la forma di cubi rovesciati sorretti da pali, ogni abitazione solitamente è di tre piani e in alcuni punti l’altezza non supera il metro e mezzo. All’interno del complesso vi è un museo dedicato al progetto in cui viene illustrato ai visitatori come si vive in una casa cubica.

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La Grote of Sint-Laurenskerk, oggi teatro di manifestazioni ed eventi, è l’unico edificio rimanente della città medievale, fu gravemente danneggiata durante i bombardamenti del 1940 ma la popolazione decise di riportarla al suo antico splendore, esempio perfetto di architettura tardo gotica.

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Ci spostiamo per visitare il centro finanziario di Rotterdam vicino alla stazione centrale e poi riscendiamo per vedere una piazza davvero carina Schouwburgplein ristrutturata dallo studio West 8 nel 1997.

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Ultima fatica della giornata, zona portuale residenziale di Veer-Sint-Jobshaven, da non perdere per tutti gli amanti dell’architettura contemporanea e per il brivido di passare a piedi sopra un ponte levatoio.

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Decisamente soddisfatti dalla nostra visita di Rotterdam ci meritiamo una bella cenetta, ma vista la stanchezza accumulata per i tanti chilometri percorsi a piedi decidiamo di non allontanarci molto dal nostro hotel, ci fermiamo nella birreria Baudewijn, scelta ottima soprattutto per la quantità allucinante di birre, non avevamo la più pallida idea di quale scegliere, sono decisamente ad un altro livello rispetto a noi!

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Una risposta

  1. Aprile 11, 2016

    […] Rotterdam (2 […]

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