Rose fuori dal mondo di Patrice Lawrence
«Neanche io ci ho capito molto delle regole di questo mondo, Rudder. Ma non posso continuare a chiedere scusa per ogni cosa, altrimenti non capirò mai chi sono veramente. E avrò sempre il terrore di sbagliare.». Rose e Rudder sono cresciuti tra i Pellegrini di Dio, una rigida comunità religiosa, a due passi da Londra. Senza alcun contatto con la Gente del Mondo, senza cellulari, senza vestiti sgargianti, film, musica e persino senza la lettura di libri come Harry Potter. Questo fino al giorno dell’incidente, quando la loro mamma decide di abbandonare la comunità e, seppur nelle ristrettezze economiche, crescere i ragazzi nel mondo fuori. Per la diciassettenne Rose è elettrizzante abbracciare un nuovo stile di vita; suo fratello Rudder di tredici anni, invece, si sente un pesce fuor d’acqua e vorrebbe tornare a vivere con il padre. Gli errori che commettono i due ragazzi sono molti, e quando Rudder ne fa uno davvero grande e che coinvolge indirettamente la sorella, la questione si complica… Età di lettura: da 13 anni.
Rose fuori dal mondo di Patrice Lawrence, libro per ragazzi/young adult pubblicato da EDT-Giralangolo.
Quando ho accettato di leggere questo romanzo non sapevo esattamente cosa aspettarmi, ma ero incuriosita dalla copertina e dal tema insolito per un libro destinato ai ragazzi. Viste le tematiche trattate lo consiglierei dalla terza media in su, si parla di revenge porn, una pratica che ha avuto un boom spaventoso negli ultimi anni e che sembra impossibile da arginare.
I protagonisti sono Rose e Rudder. Rose è la più grande, ha diciassette anni, quasi diciotto ed è ben lieta di essere uscita dai Pellegrini di Dio. Le regole rigide e folli che le venivano imposte le stavano piuttosto strette e quindi ha accolto di buon grado l’allontanamento della sua famiglia dalla comunità. Adesso ha un unico obbiettivo: vivere al 100% ogni suo giorno senza sottostare a inutili regole che limitano la libertà.
Lo stesso non si può dire di suo fratello Rudder. Rud ha tredici anni e questo mondo non riesce a comprenderlo, per lui è difficile integrarsi, è difficile capire come deve comportarsi e nelle relazioni con gli altri si sente sempre in difetto, incapace di farsi capire e capire chi gli sta davanti. Tra i Pellegrini di Dio si sentiva al sicuro, c’erano regole precise a cui attenersi e c’erano i saggi, e le sacre scritture, a guidarlo quando non sapeva che strada intraprendere.
Rose cerca di prendere tutto quello che il mondo le offre a piene mani, inizia anche a frequentare un ragazzo e a esplorare la propria sessualità. Rud tenta qualche approccio con gli altri ragazzini e alla fine entra in un gruppo che lo fa sentire abbastanza al sicuro, tanto da non farlo ragionare su un gesto che compie, un gesto stupido che potrebbe mettere nei guai non solo lui, ma anche altre persone coinvolte loro malgrado. Rud non sa come rimediare, ma capisce che Rose può aiutarlo, Rose che si è vista costretta a tornare tra i Pellegrini di Dio per aiutare la madre. Riusciranno a riparare all’errore da soli o avranno bisogno dell’intervento degli adulti?
L’autrice gioca in modo molto interessante sulla contrapposizione tra Gente del Mondo e Pellegrini di Dio, e parla, sotto diversi punti di vista, della libertà di scegliere, non solo per quanto concerne lo stare all’interno o meno di una comunità religiosa, ma anche e soprattutto di consenso all’interno di una relazione sentimentale o non. E di questo se ne dovrebbe parlare molto di più, soprattutto a scuola quando i ragazzi si stanno formando e devono capire la differenza tra un no e un sì, con tutte le sue sfumature. Sfumature che in Rose fuori dal mondo vengono messe sotto i riflettori perché per una ragazza in certi momenti può risultare difficile sottrarsi, perché la paura di perdere il ragazzo che piace può sovrastarti e portarti a fare una scelta di cui finiresti per pentirti, ma è fondamentale essere sempre consapevoli delle spiacevoli conseguenze che un sì detto senza alcuna convinzione potrebbero portare.
Ed è esattamente questo che accade perché sono ben poche le ragazze e le donne che per scelta vorrebbero finire su siti pornografici amatoriali, nulla contro chi lo vuole sia chiaro, ma qui stiamo parlando di ragazze che volevano solo apparire sexy per il ragazzo che hanno davanti e non essere fruibili per milioni di utenti in tutto il mondo.
Mi è piaciuto il modo in cui Patrice Lawrence ha mostrato le dinamiche di coppia, coppia intesa come ragazzo e ragazza, ma non solo perché i rapporti che vengono messi in evidenza sono diversi: madre/figlia, fratello/sorella, ragazza/ragazza e non inteso in senso romantico, ma come confronto tra due ragazze che si sono trovate nella medesima situazione e hanno commesso lo stesso errore per ingenuità e paura di perdere il ragazzo che frequentano. Perché essere donna è sempre stato complicato, ma i pericoli nella società moderna sono elevanti all’ennesima potenza e essere femmina o avere una figlia femmina genera non pochi patemi d’animo. Bisogna educare le ragazze a compiere scelte consapevoli, far vedere loro i pericoli in cui potrebbero incorrere, perché basta un niente per avere la vita rovinata per sempre. Ovviamente anche i ragazzi vanno educati, va spiegato loro che a ogni azione corrisponde una reazione, che quel gesto stupido porta con sé delle conseguenze non solo in termini di legge, ma anche per la ragazza che viene filmata o fotografata. La strada per rendere i giovani consapevoli è ancora lunga, ma credo che libri come questo possano aiutare a capire.
Rose fuori dal mondo è promosso e ne consiglio la lettura a chi vuole usare un canale alternativo per far comprendere non solo i pericoli alle ragazze, ma anche le conseguenze ai ragazzi.