Ritorno da te di Jennifer L. Armentrout
Devo proteggere il mio segreto.
Tu credi di avermi salvato, invece hai scritto la mia condanna…
Ivy Morgan pensava di avere tutto sotto controllo, di aver eretto una barriera impenetrabile tra sé e il resto del mondo. Ma le sue difese sono crollate nel momento in cui ha incontrato Ren Owens. Coi suoi profondi occhi verdi e il sorriso da sbruffone, Ren ha fatto breccia nel cuore di Ivy, conquistandosi la sua fiducia. Anche perché, con lui, Ivy può finalmente condividere ogni aspetto della sua vita: Ren infatti è membro dello stesso, antichissimo Ordine di cui fa parte lei, perciò capisce bene cosa voglia dire passare le giornate fingendo di essere una ragazza come tante e le notti a combattere contro il Male che si cela tra le strade di New Orleans. Però tutto cambia quando Ivy scopre un segreto sulle origini della sua famiglia, un segreto che non può rivelare a nessuno, neppure a Ren. Perché, se lui ne venisse a conoscenza, dovrebbe ucciderla. Ben presto, quindi, Ivy sarà costretta a fare una dolorosa scelta: mentire all’uomo che ama e mettere in pericolo tutto ciò per cui hanno lottato insieme, o sacrificare se stessa per la salvezza del mondo intero…
Recensione di Esmeralda – Ritorno da te di Jennifer L. Armentrout, secondo volume della Wicked trilogy di cui vedremo la fine il 4 ottobre con l’uscita di In fuga da te.
Oddio che fatica recensire i volumi centrali di una trilogia, primo motivo, spesso succede che il suddetto sia il meno avvincente della serie, secondo il rischio spoiler del volume già letto è sempre dietro l’angolo, cercherò di trattenermi il più possibile, ma se non volete rischiare e non avete letto Lontano da te vi conviene abbandonare la lettura ADESSO.
Parto subito col dire che non mi sono annoiata per niente e che la storia è un proseguimento degli eventi del primo, ma ha una differente connotazione data da nuovi personaggi che entrano a far parte dell’equazione. Uno da protagonista: il Principe. Un fae superiore, oltre gli Originali, che non ha in sé nemmeno un briciolo di umanità e con cui Ivy e Ren si troveranno a fare i conti loro malgrado. Il Principe è crudele, spietato, ma si porta dietro un’aura di potenza e una sensualità a cui non è semplice restare immuni e benché le sue azioni siano orribili vi ritroverete a essere in qualche modo perverso attratte da lui. Non potete capire quanto ho odiato questo magnetismo, ma sono certa che se avete letto, o leggerete, questo libro anche voi abbiate provato attrazione e repulsione in egual misura. Il Principe non conosce senso del pudore, non si ferma davanti a niente e nessuno ed è certo di poter ottenere tutto quello che vuole e a lui adesso interessa solo una cosa: far sì che la mezzosangue voglia concepire con lui il bambino dell’Apocalisse (come lo definisce Ivy). Riuscirà nell’intento? Questo non sta a me dirvelo, per scoprirlo dovete leggere, leggere, leggere, ma una cosa posso svelarvela si metterà d’impegno per raggiungere lo scopo scendendo a compromessi a cui non ha nessuna intenzione di attenersi.
Mantenere un segreto si sa non è una cosa così semplice, soprattutto quando il tuo sangue viene fiutato e da un momento all’altro potresti ritrovarti rapita e rinchiusa chissà dove. Certo è che non è semplice nemmeno confessare la verità, una verità sconvolgente che potrebbe portarti ad una morte prematura…e allora cosa bisogna fare, rimanere al sicuro o uscire allo scoperto? La paura più grande di Ivy, oltre a lasciarci le penne, è vedere Ren andarsene via senza più girarsi indietro, dargli un pretesto per abbandonarla e non volerne sapere più niente di lei. Che stupida che è stata a permettergli di avvicinarsi tanto, lei si è innamorata e qualsiasi decisione porterà uno dei due a soffrire, nessuno sarà immune da questo segreto inconfessabile.
In tutta questa confusione abbiamo sempre il nostro amichetto del cuore dal click compulsivo, Campanellino, che svelerà doti inimmaginabili, ma manterrà sempre e comunque la sua aura di folletto con le ali puccioso e patatoso alto appena 30 cm. A lui sono affidati colpi di karate e momenti di risate che alleggeriscono la tensione.
In questo volume ci sono scene un po’ troppo esplicite per i miei gusti e la violenza, benché insita nel genere, mi è parsa eccessiva, come se la Armentrout volesse passare dal paranomal new adult al genere horror tutto in un volume. Diciamo che cammina sul confine tra i due generi e non sono certa che questa scelta sia nelle mie corde.
La lettura è scorrevole e non appesantita da eccessive lungaggini, il ritmo è abbastanza serrato anche se ogni tanto un filino ripetitivo. Io non sono una da storia zuccherosa e Ivy e Ren insieme potrebbero far cariare un dente dal saccarosio che sprigionano a profusione. La scelta probabilmente è stata fatta per equilibrare lo shock che le azioni del Principe provocano, ma avrei preferito continuare a sentirli bisticciare fino alla fine perché adoro i rapporti amore/odio in cui le linguacce dei protagonisti prendono il sopravvento nei momenti meno opportuni. Detto questo continuo a promuovere la serie e a consigliarvene la lettura anche se la ritengo inferiore a quelle lette da me in precedenza, Lux e Dark Elements.