Ribelle di Cristina Zavettieri

ribelle

Trama Napoli 1795 
Un ribelle e un’anticonformista. Federico Dalla Croce è un uomo dal carattere impossibile e dalla sensuale bellezza. Figlio illegittimo del re di Napoli, non crede ai suoi occhi quando Bianca di Albano lo infilza con una freccia per rimetterlo al proprio posto. Come osa sfidarlo? Dal canto suo, Bianca non ha mai conosciuto un nobiluomo tanto arrogante, capace con un solo sguardo di irritarla. Attraente , ma privo di ogni morale. Lei sa che non potrà mai appartenergli. 
Tuttavia la passione esplode e i due si ritroveranno ad affrontare un matrimonio di convenienza. La lotta ha inizio: la tentazione di cedere è forte, ma l’orgoglio di più. Sembra quasi che l’amore non sia sufficiente ad appianare le divergenze delle anime ribelli.

Un romanzo dove la tensione erotica riesce a trasportare il lettore nella storia per fargli vivere il fuoco di un’emozione totalizzante, che lo lascerà senza fiato.

ribelle

Recensione di Cassandra Ribelle di Cristina Zavettieri. Avete presente i romanzi Americani con in copertina uomini mezzi nudi che qui in Italia possiamo solo sognare? Beh gente, questo non è il caso. Non posso fare altro che ammettere di essere rimasta imbambolata cinque minuti ad osservare la copertina di questo romanzo, emettendo qualche volta un sospiro sognante. Solo il tossire di un mio collega mi ha destato dal viaggio mentale che stavo intraprendendo (non l’ho maledetto lo giuro). Comunque quel semplice gesto mi ha permesso di iniziare – finalmente! – a leggere il romanzo e fidatevi quando vi dico che la copertina non è che l’inizio di questo meraviglioso viaggio. Okay, è giunta l’ora di imprigionare da qualche parte della mia mente la ragazza che sospirava di fronte ai manzi e di darmi un certo contegno.

Un giovane uomo e una giovane donna. Allargate gli orizzonte e potreste cogliere la Napoli del 1800 con la sua storia, il suo accento e i suoi abitanti. Il punto forte di questo romanzo è senz’altro l’ambientazione: vengono nominati e descritti personaggi che fanno parte della nostra storia italiana e ritrovarli in un romanzo che di storico ha poco, ti permette di vivere realmente questa storia. Ho amato leggere dialoghi con alcune parole tipicamente napoletane, non hanno fatto altro che intensificare la sensazione di essere parte integrante di questo mondo.

Ed ecco – finalmente direbbe qualcuna – dopo questa piccola introduzione sono pronta a parlarvi dei due protagonisti. Federico «Aveva gli zigomi non troppo alti e il naso dall’inclinazione vagamente aquilina. La labbra non erano eccessivamente carnose, ma lineari ed erano atteggiate in una smorfia sprezzante»

Okay non assomiglia molto all’uomo in copertina, ma è stato lui che mi sono immaginata nei panni di Federico (mica è da buttare, sia chiaro). Affascinate e sicuro di sé quel tanto basta da risultare irresistibile. Almeno fino a quando non apre bocca. Diventa sfrontato, odioso e per certi versi crudele per poi tornare ad essere dolce e amabile e in quei momenti non puoi fare altro che innamorarti perdutamente di lui.

Bianca “Arrivederci piccola cagna rabbiosa….” la provocò ancora.

In un istante lei imbracciò l’arco e tese la corda per scoccare lo avrebbe colpito. Non si sarebbe fatta insultare ancora da un bellimbusto senza eduzione.

(perdonatemi se non ha gli occhi dello stesso colore, ma la Bianca che mi sono immaginata assomiglia molto a lei).

Ecco la nostra protagonista! Una bella introduzione devo dire. Ho cercato di trovare in tutto il libro una frase che racchiudesse l’essenza di Bianca senza lasciar trapelare nulla. Anche lei, a prima vista, è rimasta folgorata dal fascino di Federico, ma a differenza mia, è riuscita a non farsi conquistare dal suo viso da angioletto. Lei è forte, tenace, sprezzante del pericolo, fiera e testarda quanto lui, tanto da riuscire a tenergli testa e imporsi.

Questi due personaggi messi insieme sono come i fuochi d’artificio, bellissimi e pericolosi.

Hanno il potere di far innamorare perdutamente il lettore di loro, per cui, una volta cominciato sarà impensabile staccarsi se non quando si arriverà ai ringraziamenti.

Anche voi avete sospirato, vero? Io sì e scrivere questa recensione non ha fatto altro che farmi tornare la voglia di rileggere Ribelle per continuare a perdermi tra le sue pagine.

bellissimo

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