Review Tour – Il tuo passo era troppo veloce di Anne Went e Mari Thorn
Trama Avere una passione nella vita ti aiuta a raggiungere obiettivi ambiziosi e con quelli il successo. Lo sapeva bene Gregorio Pagliari che aveva sempre sognato di cucinare e si era impegnato per anni per arrivare ad essere uno degli chef più rinomati della Città Eterna. Avere un sogno nella vita ti aiuta a superare i momenti difficili. Lo sapeva bene Valerie Stevenson che aveva sempre amato le parole scritte, quelle degli altri come le proprie. Greg e Valerie si erano incontrati quando la passione di lui e il sogno di lei erano ancora pieni di incertezze. Era stato subito amore. Un amore intenso e travolgente, che aveva portato Valerie a mettere in secondo piano il suo sogno, per aiutare Greg ad aprire il Nebula, il ristorante stellato che aveva coronato la sua fama. Ma l’amore non era stato sufficiente a salvare un sogno, calpestato da chi aveva perso di vista le priorità della vita di coppia. Così per Greg e Valerie la fine del matrimonio e del loro essere in due era stata inevitabile.
Ormai divisi, Valerie ritrova la serenità nel lavoro come editor di una casa editrice piccola ma di qualità. Accanto a Massimo, un uomo che la ama e di cui lei si fida. Greg invece si lascia trascinare dalla routine dei suoi ristoranti e da relazioni senza futuro.
Eppure il destino ha in serbo qualcosa per loro. Sarà proprio quella piccola casa in riva al mare a farli incontrare di nuovo. Quella casa che Greg non ha mai venduto e che Valerie considera sua. Torneranno le discussioni, ma anche i ricordi, le liti, ma anche i rimpianti. Perché un amore come il loro non finisce, si nasconde solo in un angolo del cuore.
Valerie rinuncerà a Massimo e alle sue nuove sicurezze? Greg capirà finalmente cosa è davvero importante per lui? Non sarà facile, ma quando la passione diventa costanza allora il sogno può diventare realtà.
Greg e Valerie capiranno insieme che la strada non è stata smarrita, ma è ancora lì davanti a loro, pronta a portarli verso un nuovo futuro.
Recensione di Sara – Il tuo passo era troppo veloce di Anne Went e Mari Thorn
Buongiorno a tutte, la storia che sto per raccontarvi è la storia di Valerie e Greg, una coppia come tante, un amore profondo e molto forte che però ad un certo punto si smarrisce fino a perdersi.
Valerie è una donna dai mille sogni ma dall’immensa generosità e per questo è arrivata negli anni a sacrificare se stessa, rinunciando alle sue ambizioni e a stringere la cinghia quando necessario, per assecondare ed appoggiare l’ambizioso progetto di Gregorio, chef dall’innato talento, e cioè aprire inizialmente un suo ristorante e poi estendere la catena acquistandone un secondo.
Greg, come era prevedibile, si tuffa con anima e cuore nel progetto del ristorante, non avendo più una vita sociale né tantomeno una vita di coppia, dando per scontato che avrebbe trovato sempre Valerie al suo fianco. Lei, dal canto suo, sentitasi messa da parte, ha scelto di non parlare con il marito del dolore che questo suo allontanamento le ha causato, ma si è chiusa in se stessa coltivando e realizzando però il suo sogno di scrivere un libro.
Ed è proprio quando Valerie si trova a presentare il suo nuovo libro che si rende conto di essere sola, che suo marito non era al suo fianco. Mentre lei lo ha sempre sostenuto, lui nel momento del bisogno non era accanto a lei. Sono queste le cose che, a mio avviso, logorano anche la coppia più affiatata ed innamorata, vero che in amore non si dà per ricevere, ma è vero anche che entrambi devono sostenersi a vicenda. Proprio queste mancanze e il profondo egoismo di Greg hanno segnato definitivamente la fine del loro matrimonio.
Il romanzo ci racconta quello che accade nel presente nelle vite di Greg e di Valerie, con dei rimandi agli avvenimenti passati attraverso i ricordi di entrambi. Valerie si è rifatta una vita, lontana da Roma, da Greg e dai suoi ristoranti, si è trasferita a Salina, nelle isole Eolie, nella casa al mare acquistata durante il matrimonio. Quella casa è l’unica cosa che ha chiesto a Greg in seguito al divorzio.
Ora lavora come traduttrice e correttrice di bozze per una famosa casa Editrice e ha un nuovo compagno. Greg, nel mentre, vive esclusivamente per i suoi due ristoranti di Roma e ne ha aperto un terzo a Milano. Entrambi sembrano aver dimenticato i momenti passati insieme e sembrano aver superato la delusione per la fine del loro matrimonio, le poche volte in cui si sentono tra loro volano solo insulti pieni di risentimento e rabbia.
Ma cosa succederà quando per un caso fortuito saranno costretti a rivedersi e a passare del tempo insieme? Saranno capaci di avere un rapporto civile? E i sentimenti che entrambi provavano verso l’altro saranno davvero svaniti?
Di certo non posso darvi risposte a tutte queste domande, ma posso solo dirvi che il romanzo è scritto davvero molto bene, è scorrevole e sebbene sia narrato in terza persona non sarà difficile entrare in sintonia con i personaggi. Ogni capitolo comincia con una citazione musicale che segue l’evolversi della storia.
Quello che mi ha colpita di questa storia è che tutto quello che accade ai protagonisti è estremamente realistico, potrebbe essere quella che io chiamo “la storia della porta accanto”, in fin dei conti chi non ha mai messo da parte se stessa in favore di una persona che amava profondamente? Io l’ho fatto e questa storia devo ammettere che mi ha fatto riflettere, ho cercato di entrare in sintonia con Valerie e ho cercato inoltre di cogliere più suggerimenti possibili.
Devo fare i miei complimenti alle autrici, oltre che per la loro capacità di far sentire le emozioni, anche per la loro capacità descrittiva. Quando veniva descritta la casa che affacciava direttamente sul mare, oppure le bellezze ed i monumenti di Roma, mi sembrava quasi di vederli.
Questo è un romanzo maturo, anche data l’età dei protagonisti entrambi quarantenni, molto profondo e pieno di morali importanti. Mi sento pertanto di consigliarlo a tutte quelle persone che sanno cosa vuol dire vivere una vita accanto a qualcuno e costruire progetti con lui, e che sono consapevoli che a volte l’amore non basta perché un rapporto funzioni, ma è la mancanza di comunicazione, e dare l’altro per scontato, a mettere in crisi un rapporto.