Review Tour – Il mio riscatto di Monica B.

LUI
Angelo imperturbabile, portatore di Giustizia e Verità, freddo verso i mortali e maestro delle emozioni. Sono un bugiardo che non sa mentire.
Una donna non vale il Paradiso. O forse tu, sì.
LEI
Sguardo di roccia e portamento fiero. Capelli cremisi e occhi felini. Indosso i segni della caduta con fierezza e orgoglio. Non vivo di rimorsi, ma solo di rimpianti.
Sei il Paradiso che mi salva dall’Inferno.
Un Trono, una creatura celeste, sceso sulla terra per sedare una guerra di proporzioni epiche. Un demone donna irascibile pronto a creare scompiglio.
Caliel e Haures si conoscono da millenni e per millenni si sono evitati. Con la scomparsa del Lemegeton e la minaccia sul mondo intero, le schiere angeliche vengono chiamate in causa. Il culmine della battaglia è vicino, ma questa non sarà l’unica resa dei conti. Caliel e Haures hanno un conto in sospeso.
Sceglieranno il dovere o si lasceranno guidare dalla passione?
Il mio riscatto di Monica B. quarto libro autoconclusivo paranormal fantasy della serie “Dáimōn” pubblicato in self il 24 ottobre 2022

Sarà perché nei libri precedenti ho sempre apprezzato il personaggio di Haures, la bellissima demone dagli occhi e i capelli cremisi, una donna indomita e coraggiosa o forse dipenderà dal fatto che in questo periodo ho bisogno di identificarmi con figure forti e indipendenti, ma questo libro ha toccato tutti i punti giusti della mia fantasia e del mio cuore.

Lei, Haures, che un tempo era un Angelo e che ora è una delle donne demoni più forti e potenti del suo tempo è stata incaricata di sorvegliare l’unico veggente in grado di scoprire dove si è nascosto il Lemegeton, il libro sacro dei demoni per il quale sia il cielo che gli inferi tremano. Ora, viste le sue capacità e la sua forza di volontà, occuparsi di questo incarico potrebbe essere quasi una passeggiata di salute se non fosse che vi sono giusto due problemini. Il primo è che il veggente che deve sorvegliare non è altro che un bambino di dieci anni con una maturità simile ad un centenario e su questo diciamo che potrebbe anche soprassedere ma è sul secondo che proprio non si da pace. Volete sapere cosa o chi è il secondo problema? Lo so che siete curiose, ebbene il secondo problema si chiama Caliel è una creatura celeste così bella da far impallidire anche il creato ma è freddo, poco empatico e, a voler essere sincera, sembrava avesse un palo voi sapete dove.  E no, Haures non lo odia solo perché appartiene alla “schiera celeste” ma perché nei secoli passati tra loro c’è stato qualcosa di forte e potente o almeno c’è stato da parte di Haures perché per come sono andate le cose dopo Caliel non aveva dato l’impressione di essere coinvolto più di tanto.

Ora però devono stare a stretto contatto per proteggere il veggente e questo significa abitare nella stessa casa e condividere alcuni momenti della giornata e, per entrambi, giorno dopo giorno, la situazione diventa sempre più pesante. Haures vorrebbe odiare l’essere che è stato in parte motivo della sua caduta, Caliel vorrebbe non desiderarla come aveva fatto in passato, vorrebbe averla dimenticata e non rimpianta per tutti quei secoli ma non ci riesce Così tra rimpianti e ripicche e dolori e desideri mai sopiti, si dipana la loro storia che non è né semplice e né banale, soprattutto, se la si condisce con la ricerca spasmodica del “Lemegeton”, del prendersi cura del piccolo veggente a cui Haures si affeziona sempre più, dei nemici che incontrano dietro ogni angolo  e di un Caliel che prende coscienza poco per volta di quanto ha perso e di quanto potrebbe perdere e questa volta per sempre.

Devo dire che questa serie non fa altro che migliorare di libro in libro, adoro l’idea del filo conduttore legato alla ricerca di questo libro che potrebbe ridurre in schiavitù demoni e angeli e, soprattutto, adoro le coppie che si formano volta per volta per dare continuità al racconto. La storia di Hares e Caliel non era nata sotto i migliori auspici e al momento attuale nessuno potrebbe scommettere su di loro, vuoi per la rabbia di Haures, vuoi per una sorta di codardia da parte di Caliel, eppure, passo dopo passo, un bacio rubato dopo l’altro, tra un nemico sconfitto e l’altro, l’autrice da ampio spazio ai protagonisti analizzando le loro scelte e le loro fragilità senza tralasciare nulla e, io che nei primi capitoli avrei volentieri messo Caliel in ginocchio sui ceci in un angolino al buio per farlo meditare su cosa vuole realmente, ho finito per innamorarmene.

Quindi, amanti del fantasy in tutte le sue forme, non lasciatevi sfuggire questa serie che da interessante che era in una fase iniziale della serie diventa sempre più affascinante e ricca di azione, avventura e amore dimostrando la crescita professionale dell’autrice che matura insieme ai suoi personaggi. L’empatia che Haures dimostra nei confronti del piccolo Gabriel è una sensazione che riempie il cuore e che ci fa comprendere quanto si possa avere umanità anche se da fuori si vieni visti come dei mostri. Questo è un libro sulle seconde opportunità che la vita e il fato ci riserva e Haures e Caliel devono dimostrare tutta la loro forza e il loro impegno prima di poter mettere un punto alla loro vita.

E per finire, un piccolo appelo all’autrice affinchè scriva anche la storia di Azazel anche se per lei la serie è conclusa, per me è stato un personaggio bellissimo e avrei molto piacere di saperlo felice.

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