Review Tour – Dimmi l’amore che cos’è di Cecile Bertod
Trama Mable Hope è a un passo dall’esaurimento nervoso: nota più per le sue apparizioni sui calendari universitari che per i suoi successi lavorativi, è alle prese con gli appuntamenti al buio organizzati da suo padre e con gli esami di fine anno. In più, c’è l’assegnazione del Premio Michael Moore di cui occuparsi. Un fondo destinato alla ricerca che verrà affidato alla facoltà che presenterà il progetto più interessante. Lei però se ne era completamente dimenticata e non ha neanche uno straccio di relazione da consegnare alla commissione. Così, per non rischiare di perdere la cattedra, prende dal cestino dei rifiuti un mucchio di vecchie lettere mai aperte e le porta in direzione, fingendo che siano sue. Si accorge troppo tardi, però, di aver proposto all’università di finanziare un’assurda ricerca sull’amore. È già convinta che la cacceranno, quando scopre che invece è proprio lei ad aver ricevuto i fondi della Michael Moore, battendo il responsabile del dipartimento di Fisica, l’insopportabile professor Gardner, che quell’anno era sicuro di vincere con la sua teoria sulle stringhe. Ora, Mable ha tre milioni di dollari per scoprire che cos’è l’amore, ma non ha la più pallida idea di come fare. Be’, da dove iniziare? Le serve qualcuno da far innamorare.
Review Tour – Dimmi l’amore che cos’è di Cecile Bertod, un chick lit pubblicato da Leone Editore oggi 2 luglio.
Dopo Niente di serio, almeno credo, Cecile Bertod torna con un nuovo chick lit che promette risate fin dalle prime pagine. In attesa della sua pubblicazione, l’autrice ha pensato bene di raccontarci del primo incontro tra i protagonisti con il prequel “Innamorarsi alle tre: ma cinque minuti, cinque, perché dopo ho un impegno” . Una piccola anteprima piuttosto divertente che vi consiglio di leggere se volete farvi un’idea di ciò che troverete in questo romanzo.
Ma torniamo a Dimmi l’amore che cos’è.
Mable Hope è una ricercatrice, responsabile del Dipartimento di Antropologia del BIT, che con i suoi modi piuttosto fuori dall’ordinario attira l’attenzione di tutti i colleghi. Non cerca relazioni durature, infatti non fa che collezionare appuntamenti al buio organizzati da suo padre, il cui unico desiderio è vederla finalmente sposata. Ma puntualmente, a fine serata, Mable scarica il poveretto di turno con scuse improbabili e sconclusionate, scatenando così malumore in tutta la famiglia. Mentre cerca di sfuggire alle continue e insistenti chiamate del genitore, Mable deve occuparsi anche degli esami di fine anno dei suoi studenti e del premio Michael Moore, che consiste in un fondo di tre milioni di dollari messo a disposizione a chi presenterà il progetto di ricerca più interessante. Mable è nel panico più totale, non solo ha dimenticato di preparare un progetto ma non ha neanche la più pallida idea di cosa proporre alla commissione. Purtroppo il tempo a disposizione è davvero poco. Non le resta che cercare nel suo ufficio sperando in un miracolo. Spulciando tra la vecchia posta nel cestino dei rifiuti, fortunatamente, trova una lettera in particolare che sembra fare al caso suo. Ma solo quando si trova nell’ufficio del rettore Sharp per presentare la sua idea si accorge che si tratta di una strampalata teoria sull’amore “Perché ci innamoriamo?”.
Inaspettatamente e contro ogni previsione, Mable ottiene i fondi per sviluppare quel singolare progetto. Dev’esserci un errore, ci sono proposte molto più valide tra quelle presentate, invece non c’è nessuno sbaglio: il premio Michael Moore è stato assegnato a lei. L’aver vinto un premio così ambito ha attirato le ire e l’incredulità del professor Stephen Gardner, responsabile del Dipartimento di Fisica che si è visto soffiare la vittoria da sotto il naso per un’insulsa ricerca sull’amore. Stephen è sconcertato dalla decisione della commissione, quei fondi spettavano a lui con la sua teoria delle stringhe. Ma non resterà di certo a guardare senza intervenire.
Questo non è che l’inizio delle ostilità.
Ormai è tardi per tirarsi indietro, se non vuole perdere il lavoro Mable deve trovare un volontario disposto ad eseguire i test per verificare se quelle assurde teorie sull’amore sono vere.
Ma cosa accadrà quando lei e Stephen saranno obbligati a lavorare insieme al progetto?
Tra situazioni imbarazzanti, vendette, momenti romantici, riunioni di famiglia, colleghi impiccioni e ricatti, riuscirà Mable a scoprire che cos’è l’amore?
Anche questa volta Cecile Bertod non ha deluso le aspettative!
Dimmi l’amore che cos’è è una storia esilarante, con una buona dose di romanticismo e soprattutto imprevedibile. Non c’è nulla di scontato in questo romanzo, l’autrice è riuscita a tener viva l’attenzione del lettore con due personaggi unici e senza dubbio diversi tra loro, coinvolgendoli in situazioni paradossali e animate discussioni. Vi ritroverete a ridere per i ragionamenti sconclusionati di Mable, per gli accesi diverbi tra lei e Stephen, ed a sospirare per un inaspettato momento romantico tra i due. Ma si sa, gli opposti si attraggono.
Mable è stravagante, fuori da ogni schema, sarcastica, sempre con la testa fra le nuvole ed evita le relazioni serie preferendo di gran lunga passare da una storia all’altra. Insomma l’amore non fa proprio per lei. In apparenza sembra una ragazza frivola che prende la vita con leggerezza ma è solo apparenza. Mable cerca di vivere la vita come meglio crede però non riesce ad impedire a che le è vicino di intromettersi continuamente, scombinando così i suoi piani. Infatti l’arrivo di Stephen mette a soqquadro tutte le sue certezze, portandola rivalutare ogni aspetto della sua vita.
Stephen si è dimostrato un personaggio pieno di sorprese. Quando ho letto la trama avevo già un’idea del tipo di protagonista che avrei trovato, invece si è rivelato totalmente differente. E devo dire che mi è piaciuto, e molto anche. Non è il classico nerd che ci si aspetta, cioè il solito ingenuo e sprovveduto, anzi, l’autrice ha evidenziato poco questo lato del personaggio rendendolo più incline al romanticismo. E forse è stato proprio questo a piacermi di lui.
Stephen è un uomo razionale, dedito solo al lavoro di Fisico, ma è anche capace di grande dolcezza e fascino. La sua avversione per Mable è evidente, lei rappresenta tutto ciò che non sopporta in una donna, e la sua sfrontatezza e leggerezza non fanno che irritarlo sempre di più.
Adesso immaginate un uomo come lui scontrarsi con una donna come Mable, non possono che volare scintille. È impossibile per loro trovarsi nella stessa stanza litigare o senza scambiarsi frecciatine sarcastiche.
Ma nonostante le continue discussioni e il loro sfidarsi continuamente, si accorgono che qualcosa sta cambiando, iniziano a provare una forte e inspiegabile attrazione che cercano in tutti i modi di combattere. Tra test e teorie sull’amore, Mable e Stephen dovranno scendere a patti con i loro sentimenti mettendo da parte la scienza.
Il loro primo incontro è stato piuttosto turbolento e questo li ha portati ad evitarsi, cosa che riusciva benissimo ad entrambi fino alla vincita da parte di Mable del premio Michael Moore. Evento che ha dato inizio ad una battaglia senza esclusione di colpi a chi infastidisce e irrita di più l’altro con ogni mezzo a disposizione. Ne vedrete di tutti i colori!
Ovviamente non saranno soli, coinvolgeranno colleghi, segretarie e famigliari nella loro disputa rendendo questa storia ancor più spassosa e folle. Principalmente vedrete i protagonisti in una veste più divertente, ma verso gli ultimi capitoli l’autrice si concentra su alcuni lati inaspettati, soprattutto sui sentimenti ed emozioni più nascoste di Mable. Questo vi aiuterà a guardarla sotto un’altra luce. A volte si dimentica che anche una forte personalità ha debolezze e vecchie ferite mai risanate che condizionano il presente.
Insomma questo nuovo chick lit di Cecile Bertod vi regalerà risate, momenti dolci e qualche sorpresa perché questa bravissima autrice è un rimedio contro la noia e la tristezza. Sono sicura che Dimmi l’amore che cos’è saprà tenervi compagnia in questa calda estate.