Review Tour – Di tenebra e d’amore di Silvia Zucca
Trama Non è facile adattarsi alle usanze di un paese straniero, ma lo è ancor meno quando si è dovuto rinunciare a una promettente carriera artistica.
Odyle Chagny è stata costretta a lasciare la Francia e ad accontentarsi di fare l’istitutrice delle due figlie di Lord e Lady Moran. Dalla sua posizione ai margini del bel mondo, la giovane si rende contro ben presto che in quell’ambiente dove tutto sembra perfetto, in realtà molti nascondono oscuri segreti. Che dire per esempio di Lord Tristan Brisbane, l’attraente gentiluomo la cui timida insicurezza mal si accorda con le voci inquietanti che circolano sul suo conto? O dell’avvenente Lady Moran, che pur circondata dal lusso conduce un’esistenza triste e solitaria?
Generosa e perspicace, Odyle si ritrova così in una scomoda posizione, scoprendo a proprie spese che nell’Inghilterra puritana di fine Ottocento può bastare un sussurro per distruggere una vita.
Di tenebra e d’amore di Silvia Zucca, romanzo storico pubblicato da More Stories il 30 ottobre appena trascorso.
Tendenzialmente quando mi vengono proposte delle letture per il blog mi lascio trascinare dalla trama e dalla copertina. A priori non vado mai a verificare l’autore, lasciando che siano questi i dettagli accattivanti della presentazione, quasi come se fossero un vero biglietto da visita.
È successo esattamente così anche per questo libro, ma quando mi sono imbattuta nella bio dell’autrice non ho potuto che controllare su google per saperne di più.
Da qui il mea culpa più grande dell’universo: possibile che mi sia persa Il cielo dopo di noi e Guida astrologica per cuori infranti, libro dell’anno 2015? O che Silvia sia la traduttrice di 50 sfumature di nero e dei primi due capitoli della serie Crossfire?
Tranquilla Silvia, recupero tutto! È una promessa perché Di tenebra e d’amore mi è piaciuto tanto, ma tanto-tanto. E non mi va nemmeno male dato che questo è il tuo primissimo libro, quello che ti ha catapultata nel mondo del romance con un salto a piè pari al di là della barricata.
Ed un plauso va anche a More Stories per aver curato quest’uscita, arricchendola di dettagli che fanno davvero la differenza, grazie ad un editing di tutto rispetto.
Dunque siete pronti per essere catapultati all’inizio del XIX secolo, quando la vita di tutti andava trasformandosi sotto la spinta di intuizioni geniali, dalla perseveranza di imprenditori lungimiranti o semplicemente dall’esperienza e dal buon senso di persone amanti dello studio e della scoperta? Bene, perché proprio queste scoperte rivoluzionarie hanno cambiato il volto della società, della cultura, dell’economia, della scienza.. in una parola: del mondo contemporaneo. E vi siete mai chiesti come sarebbe il presente senza elettricità, automobili, fotografia, televisioni, computer, internet? Ecco, meglio non pensarci nemmeno all’età della pietra!
Per fortuna sono esistiti davvero uomini che, come Tristan Brisbane conte di Blackborough, si sono lasciati affascinare da scienza e tecnica, abbracciando una visione più ampia e moderna del mondo. Ma può un aristocratico di alto lignaggio, grazie anche alla disponibilità economica, dedicarsi alle proprie passioni senza passare per diverso e strano? Ovviamente no. Se ci aggiungiamo anche una buona dose di fascino tenebroso, un cuore d’oro e un sospetto che, serpeggiando tra i salotti del ton, pende sul casato dei Blackborough, il pettegolezzo è assicurato.
Ma a sconvolgere la vita di Tristan, fatta di certezze ed abitudini lontano dall’alta società, arriva Odyle Chagny, l’affascinante nuova bambinaia di casa Moran. I due fin da subito sembrano destinati continuamente ad imbattersi l’uno nell’altro, per la gioia di Tristan che finalmente torna a vedere i colori della vita, riscaldato dal calore dell’amore. Il finale potrebbe davvero essere così scontato se non che, molti misteri e segreti si nascondono dietro la facciata di cordiale cortesia e fascinazione.
Sì perché Odyle Chagny in verità è una Laduvelle e non è una bambinaia, proprio per nulla! Il suo è uno spirito d’artista indomito e passionale che la porta a creare opere incredibili ma non ancora comprese. Parigi è la sua amata città natale, il luogo in cui riponeva ogni sogno di realizzazione e che invece si trasforma nel teatro di sofferenze e atrocità, per mano della prepotenza di un uomo che la vuole sottomettere al proprio volere. Ecco dunque perché ferita, scappa a Londra: per assicurarsi un futuro affrancando la propria libertà.
E mentre la lettura scorre veloce tra Odyle e Tristan non è decisamente tutto rose e fiori. Molti sono i personaggi secondari che gravitano attorno a loro, dalla famiglia Moran e i loro problemi, al dottor Oswald decisivo in molti momenti, dalla gentilezza di Lady Angelina fino all’insana curiosità di Lady Cecilia. Potrei stare qui a disquisirne fino a domani mattina, ne avrei proprio per tutti, mannaggia a loro!
Il passato però è per entrambi un mostro che si nasconde dentro ad un armadio e che sta forzando per uscire allo scoperto. È giunto il tempo della verità ed in un turbine di situazioni che metteranno a dura prova i sentimenti -ed i nervi- dei nostri protagonisti, si arriverà infine all’apice della storia in cui finalmente tutti i misteri verranno svelati.
Se state cercando una lettura che vi catturi fin dalla prima pagina, trasportandovi in un’epoca dal sapore gotico senza tralasciare i sentimenti e una storia d’amore di tutto rispetto, avete trovato quella che fa per voi. Aggiungendo inoltre quel pizzico di veridicità storica che permette di immedesimarsi meglio nell’epoca, Silvia Zucca è incredibilmente brava a mescolare insieme questi ingredienti nella giusta dose, regalandoci un romanzo che si legge tutto d’un fiato!
Ci racconta il vero amore ma anche il rovescio della medaglia, grazie al quale capiamo perfettamente non solo le ragioni di Odyle, che agogna la libertà, ma anche le cicatrici portate dalle persone soggette a pressioni psicologiche e fisiche. Non ci dobbiamo dimenticare che ancora oggi, nell’epoca moderna, gli uomini che prevaricano le donne dominandole -nel nome di un amore malato che vogliono a tutti i costi- esistono e sono una piaga sociale.
Ma ripeto, per fortuna ci sono uomini come Tristan che dell’empatia e dell’intelligenza ne fanno un vero e proprio baluardo personale.
E se una delle principali forme di libertà è quella legata all’espressione, alla parola e al pensiero, Odyle e Tristan riusciranno finalmente a trovare la loro strada insieme crescendo personalmente ed esprimendo il loro essere l’uno grazie all’altra. Proprio come dovrebbe essere il fondamento della vita e di ogni rapporto.