Review Party – Wolfsong di T.J. Klune

Ox aveva 16 anni quando ha incontrato un ragazzo sulla strada verso casa. Il ragazzo che parlava, parlava e parlava. Soltanto in seguito scoprì che il ragazzo non aveva aperto bocca per quasi due anni prima di quel giorno. Ox aveva 23 anni il giorno in cui la morte arrivò in città, scavandogli un vuoto nella testa e nel cuore. Il ragazzo rincorse il mostro con lo sguardo assetato di vendetta, lasciando Ox a raccogliere i cocci. Sono trascorsi tre anni da quel fatidico giorno… e il ragazzo è tornato. Ma ora quel ragazzo è un uomo e Ox non può più ignorare il canto che ulula tra di loro.Wolfsong di T.J. Klune, primo libro male to male della serie paranormal fantasy “Green creek” autoconclusivo pubblicato il 31 ottobre a cura di Mondadori

“…Devi annusarlo e poi dirmi perché sa di lecca-lecca, pigne, qualcosa di epico e fantastico.”

In questa frase, che sembra così semplice, quasi banale, Klune racchiude tutta la magia e la bellezza che c’è in questo libro. Tutti i personaggi di questa storia, dai principali ai secondari hanno il sapore dei lecca-lecca che mangiavo da bambina quando la dolcezza, l’ingenuità e la fiducia cieca nel genere umano erano connaturati al mio essere. Hanno il profumo dei boschi, degli alberi, dei fiori e dei piccoli animaletti che guardavo affascinata quando, da bambina, vivevo in campagna.  E poi è un racconto che non ha età, i suoi personaggi potrebbero aver vissuto agli albori della civiltà o nel tremila e avere sempre lo stesso fascino e la stessa magia. Ox, Joe, Thomas, Mark, Gordo, Jessie, e tutti, ma proprio tutti gli altri personaggi di questa storia, danno dipendenza, creano emozioni allo stato puro e, soprattutto, mi hanno fatto comprendere, una volta di più, quanto sia importante la famiglia e i legami che in essa si creano, si celano e si sviluppano e quanto possa essere irrilevante avere lo stesso sangue per essere parte di una famiglia perché sono l’amore incondizionato, lo spirito di sacrificio e la forza di combattere contro tutto e tutti pur di salvare le persone che si amano a dare vita ad un nucleo familiare. E questo Oxnard, da tutti chiamato Ox, lo sa bene, il suo stesso padre, che lui ama moltissimo, non è stato un degno componente della loro famiglia. Ha lasciato lui e la mamma quando era ancora un bambino e non si è fatto più vedere. Così, Ox cresce solo, non ha quasi nessun amico, tutti lo considerano lento e un po’ stupidino e gli unici a volergli bene sono la sua bella mamma e Gordo, un giovane meccanico che era il datore di lavoro di suo papà prima che andasse via. Per anni la sua vita si divide tra scuola, officina e casa, poi, un giorno all’improvviso, un bambino, che si è trasferito nella vecchia casa abbandonata in fondo al suo vialetto, gli cambia la vita. Joe, questo il nome del ragazzino che è un tornado di parole, movimenti ed espressioni, non riesce a fare a meno di toccarlo, annusarlo e di aspettarlo tutti i giorni su quella strada. Con lui e con la sua famiglia che lo accoglie come se fosse un figlio, la vita di Ox e della sua mamma, cambia in modo radicale, lo fa in meglio, gli illumina la vita e gli fa comprendere cosa significhi davvero avere un padre, perché Thomas il padre di Joe, lo tratta esattamente come se fosse suo figlio, e anche cosa significhi avere dei fratelli e degli amici su cui poter contare. Così scopre un mondo nuovo, una realtà che non avrebbe potuto immaginare nemmeno nei suoi sogni più sfrenati  ma non ne è spaventato, no lui vi corre incontro con una gioia e una maturità che nessuno gli avrebbe attribuito in altri tempi. E anche se lui pensa sempre di non essere nessuno, di non valere nulla, la vita gli farà capire che non è così e che lui vale molto più di quello che gli altri pensano di lui. Poi, tutto cambia e Ox apprende una nuova lezione di vita senza mai dimenticare cosa siano i legami e gli affetti veri e così, ne forgia di nuovi. Per me è difficile non raccontare altro di questa storia perché non vorrei rovinare la lettura a nessuno, ma vorrei farvi capire quanto questa storia è magica, quanto la crescita di ognuno dei personaggi di questa storia può essere di monito ed esempio per tutti. La fiducia, il senso della famiglia, quello dell’amicizia, compreso quello dell’abbandono e del tradimento sono temi molto importanti e l’autore li ha descritti in un modo così meraviglioso e peculiare che è impossibile non entrare in simbiosi con ognuno dei personaggi primari o secondari che siano. Non si può non innamorarsi della coppia Ox e Joe, o non provare empatia per Gordo e Mark o ancora non sentire una profonda tenerezza per Jessie e per Robbie. Certo, forse, all’inizio la scrittura di Klune potrebbe spaventare per il suo essere un po’ prolissa e a volte ripetitiva ma superati i primi capitoli si capisce che questo suo modo di ripetere le cose e i concetti serve solo ad enfatizzare le azioni e i sentimenti di tutti loro. Con questo libro si versano fiumi di lacrime, io ho iniziato già nelle prime pagine, ma ho anche riso tanto e poi ho provato gioia, compassione, rabbia e tanto, tantissimo orgoglio come se fossi una parte vitale del branco e fossi circondata dalle persone che più amo al mondo. Per me Wolfsong è un libro indimenticabile e non posso fare a meno di consigliarlo.

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