Review Party – Un romantico matrimonio a Parigi di Charlotte Nash

un romantico matrimonio a parigi

Un viaggio alla scoperta dell’amore
Dieci anni fa Rachael non ha lottato per l’amore della sua vita, e adesso lui sta per sposare un’altra. Quando Rachael West riceve lo sfarzoso invito al matrimonio di Matthew e Bonnie, in cuor suo sa che non dovrebbe accettare. È ancora sconvolta per la morte di sua madre e, come se non bastasse, Matthew è l’uomo che le ha spezzato il cuore dieci anni prima, quando lei ha deciso di restare nella casa in campagna per prendersi cura della famiglia invece di seguirlo a Sydney e realizzare insieme i loro sogni. Assistere al suo matrimonio con un’altra significherebbe solo farsi altro male, eppure… L’invito è per una settimana a Parigi tutto compreso: hotel di lusso, visite guidate e biglietti aerei. Rachael non è mai uscita dall’Australia e Parigi è il suo sogno… Anche la famiglia e gli amici la spingono a cogliere l’occasione per cambiare aria e chiudere con il passato. E così Rachael parte per la città dell’amore, che con la sua magia è persino in grado di farle dimenticare il motivo per cui si trova lì… Fino a quando incontra gli occhi di Matthew dopo così tanto tempo. Ma è giusto infrangere la felicità di un’altra donna per seguire il proprio cuore? Di sicuro, dopo questa settimana, niente sarà più come prima.
Una storia toccante e romantica
È sempre giusto seguire il proprio cuore?

Recensione di Esmeralda – Un romantico matrimonio a Parigi di Charlotte Nash in uscita oggi con Newton Compton.

Pur non nutrendo grandi aspettative su questo titolo credevo di imbattermi in qualcosa di frizzante condito da qualche bel colpo di scena…purtroppo così non è stato, la lettura si è rivelata piuttosto piatta e noiosa. Non un lavoro completamente da buttare, ma che avrebbe avuto bisogno di una buona dose di brio e un ritmo più sostenuto per riuscire a fare breccia nel mio cuore.

Rachael è uno strazio dall’inizio alla fine del libro, per fortuna a salvare baracca e burattini intervengono diversi personaggi interessanti durante la narrazione, personaggi che avrebbero meritato maggiore spazio a discapito della protagonista designata.

Rachael ha trascorso gli ultimi dieci anni della propria esistenza rinunciando a se stessa per dedicarsi alle cure della madre malata. Ha messo la sua vita in stand by e non si è pentita di nulla, beh forse non proprio di nulla, perché il suo cuore non ha mai dimenticato Matthew, il ragazzo con cui ha trascorso i due anni migliori della sua vita e con cui progettava ogni giorno un futuro insieme. Matthew è partito finite le superiori lasciando il loro paese per studiare a Sidney e dopo un primo periodo di relazione a distanza ha deciso di troncare la relazione con Rachael certo di essere troppo occupato per poterle dare tutto ciò di cui aveva bisogno. Bella cavolata penserete voi, ecco l’ho pensato anch’io, mi è sembrato un po’ come quello che lascia dicendo “non sei tu, sono io”. Tralasciando il fatto che per me Matthew è un secco e gigantesco no per Rachael è sempre e comunque il suo solo e unico amore, il ricordo che non riesce a cancellare, così, quando riceve l’invito alle nozze del suddetto crede di dover accettare per due motivi: vacanza di una settimana completamente pagata a Parigi e perché certa che, vedendolo sposarsi, riuscirà finalmente ad andare oltre. Rachael non ha però fatto i conti con se stessa, ciò che dice e ciò che pensa non vanno mai di pari passo e quando si trova davanti il suo primo amore crede di poter accampare su di lui diritti che non le spettano affatto.

Rachael e Matthew sono la nota dolente del racconto, dal mio punto di vista ovviamente, si comportano come due irresponsabili, interessati solo alla loro felicità. Matthew più che un giovane medico in ascesa sembra un cretinetto che non sa davvero ciò che vuole dalla vita e che butterebbe via gli ultimi dieci anni per uno sbiadito ricordo di gioventù. Io sarei scappata a gambe levate fossi stata in lei. E Rachael che fa? Vuole andare avanti e riprendere in mano la propria vita solo a parole perché i fatti mostrano ben altri intenti, come si suol dire “chi è causa del suo mal pianga se stesso” e Rachael passa molto tempo, pure troppo, a piangersi addosso.

Ma passiamo alle note positive che altrimenti me lo bocciate senza pietà alcuna. Parigi, senza alcun dubbio il fascino di questa romantica città resta intatto e le descrizioni fanno venir voglia di prendere un volo e andare a visitarla. Antonio, il fotografo ufficiale del sontuoso matrimonio, che in realtà è un fotoreporter che per accontentare Bonnie, la sposa, fa uno strappo alla regola prima di tornare nelle zone di guerra. Antonio è stato una meravigliosa e inaspettata scoperta, simpatico, sexy e irriverente, porta un po’ di pepe a una narrazione altrimenti troppo flat, sarà lui a far scoprire ogni angolo di Parigi a Rachael e a farle vedere un futuro diverso da quello che si era immaginata. Yvette, la nonna di Bonnie, semplicemente fantastica, di un’eleganza ineguagliabile e con una capacità di calamitare l’attenzione pazzesca, il mio personaggio preferito in assoluto, che classe, che carisma.

Dite che è troppo poco per salvare Un romantico matrimonio a Parigi, forse sì, ma forse no, dipende tutto da cosa andate cercando in un romanzo, se volete adrenalina, colpi di scena e protagonisti indimenticabili che vi lacerino il cuore allora questo romanzo non fa per voi, ma se avete voglia di immergervi nelle atmosfere di Parigi e conoscere qualche personaggio bizzarro e interessante dovete dargli una possibilità.

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