Review Party – Tutta colpa mia di Juno Dawson
La droga più potente di tutte è l’amore
Quando si sveglia sul sedile posteriore di un’auto di lusso, Lexi non capisce cosa le sia successo. Mentre tenta di articolare qualche parola, riconosce la voce di suo fratello Nik. Le sta dicendo che va tutto bene, che presto starà meglio. Ed ecco che i primi ricordi della notte precedente cominciano ad affiorare. Il suo vestito da diecimila sterline, le luci, la festa, lo sballo… La sensazione di milioni di glitter iniettati nelle vene. E poi il buio. Quando la macchina si ferma, non ha bisogno di guardare fuori per capire dove l’ha portata Nik. Lexi pensava di aver toccato il fondo con la droga, ma si sbagliava. Il fondo è il Centro Clarity, una lussuosa clinica di riabilitazione. La terapia è durissima, medici e infermieri sono premurosi ma inflessibili: l’unica speranza di uscire dal tunnel è stringere amicizia con gli altri pazienti. E forse anche qualcosa di più… Perché non c’è danno che non si possa riparare e la droga più potente di tutte è l’amore.
Il romanzo più potente dell’anno scritto magistralmente da una delle migliori autrici inglesi. Presto una serie tv.
Recensione in anteprima di Simona – Tutta colpa mia di Juno Dawson un nuovo Young Adult in uscita oggi 25 ottobre 2018 edito Newton Compton.
Sapete, avevo sottovalutato questo libro!
Ne ho capito il valore solo poco prima del suo epilogo. Non capivo dove l’autrice volesse andare a parare, soprattutto quando, in prossimità della fine, tutto ciò che di buono sembrava fosse successo, viene prontamente spazzato via da una serie di decisioni sbagliate!
La parola chiave di questo libro è DIPENDENZA:
“Per dipendenza si intende una alterazione del comportamento che da semplice o comune abitudine diventa una ricerca esagerata e patologica del piacere attraverso mezzi o sostanze o comportamenti che sfociano nella condizione patologica.”
Questa è la definizione che ci fornisce la nostra cara Wikipedia e, in Tutta colpa mia, troverete ogni tipo di dipendenza possibile!
Alexandria Volkova, Lexi per gli amici, è una giovanissima ereditiera diciassettenne figlia del proprietario di una famosa catena di Hotels.
Lusso, sfarzo, gioielli, grandi marche, vasche idromassaggio, soldi a palate, feste da sballo: di questo è fatta la sua vita!
Che problema volete che ci sia? Nascere ereditiera non è mica una colpa, invidia per molti magari, ma non di certo una colpa.
Il problema però nasce proprio in quelle feste da sballo menzionate sopra, sì perché la nostra Lexi, per passare una bella serata, ha bisogno giusto di qualcosina per tirarsi su di morale: cocaina o ecstasy per iniziare, per prolungare poi quel torpore basta aggiungere solo qualche pasticca di ossicodone, vicodin, tramadolo o diazepam, ma aspettate, non è finita qui, perché all’elenco manca lei, l’eroina.
«Ascoltami, Nikolai. La prendo solo a scopo ricreativo… non è niente di che».
«Ma ti senti? Pensavo già che le cose ti stessero sfuggendo di mano quando erano solo pasticche e cocaina. Ma l’eroina? Lexi, nessuno si fa di eroina a scopo ricreativo!».
Chiaro no? A scopo ricreativo, lei non è di certo una tossica!
Il libro comincia con una Lexi svenuta sul sedile posteriore dell’auto del fratello Nikolai, dopo essere andata in overdose e aver rischiato di morire. Nik non ne può più di coprire la sorella appena diciassettenne agli occhi del padre che la vede ancora come la sua piccola principessa, decide di agire e porta Lexi in riabilitazione contro la sua volontà; un vero e proprio rapimento a fin di bene!
«Non puoi farlo».
«Accidenti se lo faccio. Basta così. Non ti coprirò più. Ho scattato delle foto ieri sera, Lexi. O rimani qui o gli farò vedere la sua principessina ricoperta di vomito e di buchi sul braccio».
Per ‘qui’ s’intende al Clarity, una casa di cura per tossicodipendenti che sorge su un’isola privata e da cui, perciò, non si può fuggire. Certo, magari a nuoto sì, ma a proprio rischio e pericolo. Chiunque voglia far visita ai pazienti, deve essere autorizzato dai proprietari del Clarity, ed è assolutamente possibile vietarne anche l’accesso.
È chiaro che Lexi non prenderà per nulla bene la scelta del fratello di lasciarla sola lì, lei non si riconosce nelle parole di Nik, non crede d’avere un problema, per lei è la normale vita di un’adolescente ricca; scoprirà piano piano e soffrendo quanto si sbagliava!
Dopo averla sedata, il dottor Goldstein, primario del Clarity, fa portare la ragazza nella sua stanza, lussuosissima ci tengo a precisare, che più che una clinica di recupero ha le sembianze di un albergo a 5 stelle, e qui ha inizio la riabilitazione di Lexi, composta da dieci step, della durata complessiva, più o meno, di due mesi!
Avete mai assistito ad una crisi di astinenza? Probabilmente no, e neppure io!
Ma l’ho letta, proprio in questo libro, e mi ha fatto venire i brividi.
Juno Dawson è stata particolarmente brava nelle descrizioni: quella sensazione di sentirsi finire, di mancanza assoluta di qualcosa che ti toglie il fiato e prosciuga d’aria i polmoni, sentirsi febbricitante, formicolii alla pelle e le ossa che sembrano voler sbucare fuori dal corpo, nausea e vomito, perdere assolutamente ogni controllo possibile di sé. Se avere una crisi d’astinenza è sentirsi così, direi che non invidio proprio Lexi e che se l’è assolutamente meritato.
Al Clarity vi sono chiaramente anche altri pazienti: Guy, un ragazzo dal disturbo ossessivo compulsivo, Ruby, una ragazza obesa, Kendall, una transgender con problemi di anoressia, Sasha dal disturbo bipolare, Brady, ossessionato da sesso, alcol e droga.
Proprio un bel gruppetto, ma credetemi, ognuno di loro avrà un ruolo determinante nella riabilitazione di Lexi, e lei nella loro.
Ma come si presenta Lexi all’inizio di tutto questo? Lei è una ragazzina estremamente egoista, stupida e viziata, ha sempre avuto tutto dalla vita e come spesso accade, quando non sai cosa sia la privazione, tendi a volere sempre di più, fino a perdere il controllo. Non sarà facile per lei ricostruire la sua vita, e ricordate, per un tossico è fondamentale, prima di tutto, riconoscere che ha un problema, se mandato in riabilitazione con la forza, non guarirà mai!
Leggere Tutta colpa mia mi ha aperto una visuale su un mondo a me sconosciuto, o che non consideravo, perché troppo distante dalla mia realtà. Parliamo della scelta di fare uso di droghe pesanti, assumere pasticche, sniffare cocaina, iniettarsi m***a nelle vene.
Perché? Com’è possibile che una persona sana di mente possa cadere in tutto questo?
La risposta non tarda ad arrivare! Spesso, sani di mente o meno, siamo influenzati dal mondo che ci circonda o dalle persone piuttosto. Ci sono tentazioni ad ogni angolo, basta accorgersene!
Vi ricordate le raccomandazioni più usate dai nostri genitori?
Come, attento alle amicizie che ti scegli?
Bene, spesso inizia tutto da lì, come è accaduto a Lexi.
Non vi ho ancora parlato di Kurt infatti, lui è stato la sua rovina, averlo conosciuto ha danneggiato Lexi e le persone intorno a lei, il loro è un amore malato.
Ma non ci sto ad attribuire tutta la colpa a lui!
Se, piuttosto, la mela marcia sei tu?
Adesso invece cambiamo registro, vi faccio un’altra domanda, si può iniziare una nuova storia quando entrambi gli interessati sono in riabilitazione?
Può nascere amore da una codipendenza?
Si possono creare delle basi solide quando non si distingue il confine tra sentimento puro e ossessione viscerale?
Io lascio ogni interrogativo aperto in attesa che anche voi leggiate questo libro, dovete assolutamente farlo. Io l’ho trovato educativo, esplicativo, fondamentale se, come me, non conoscete quest’aspetto del mondo fatto di tentazioni. Perché è davvero facile cadere in tentazione, soprattutto se si hanno soldi a palate da buttare via; quello che poi è veramente difficile è uscirne!
Tutta colpa mia mi resterà impresso per un bel po’, mi ha colpito, sebbene riconosco che alcune cose siano state esasperate o poco credibili a volte. Puro parere mio, chiaro!
Se siete alla ricerca di un libro che vi apra gli occhi su di un problema che possa sembrare magari lontano dal nostro modo di vivere, ma non per questo non meno reale, questa è allora la lettura che fa per voi.
Leggetelo, non ve ne pentirete!
“Sappi che niente è mai così rotto da non poter essere aggiustato.”
Alla prossima,
Simona