Review Party – The Player di Vi Keeland
Trama La prima volta che Delilah incontra il famoso quarterback Brody Easton è in uno spogliatoio maschile, al termine di una partita. È la sua prima intervista come commentatrice sportiva. Un incarico importante e conteso, per il quale sono stati presi in considerazione molti altri giornalisti uomini, ma sui quali Delilah ha avuto la meglio, dopo molta gavetta e molti sacrifici.
Figlia di un famoso giocatore di football, Delilah è praticamente cresciuta in questo mondo, una mosca bianca in un universo di testosterone, sa come muoversi e non è facile metterla in un angolo. Eppure, quando Brody Easton già alla prima domanda decide di mettersi a nudo, letteralmente, lasciando cadere l’asciugamano che lo copre, lei non sa proprio che fare. A metterla in difficoltà non è tanto la statuaria bellezza, quanto l’atteggiamento provocatorio e la sfacciataggine dell’atleta che, fin da subito, inizia infatti a flirtare con lei. Ma Delilah non esce con i giocatori. O meglio, non esce con quel tipo di giocatore: di bell’aspetto, forte, arrogante, che vive di vittorie e conquiste, dentro e fuori dal campo. E Brody Easton in questo è un vero giocatore…
Dopo aver stregato oltre un milione di lettrici nel mondo con il suo inconfondibile stile, ironico e sensuale, Vi Keeland torna in libreria con un nuovo, afrodisiaco romanzo, in vetta alle classifiche americane.
Review Party – Recensione di Esmeralda – The Player di Vi Keeland pubblicato il 12 giugno da Sperling & Kupfer in una fantastica e imperdibile edizione economica che non potete lasciarvi scappare per nessun motivo al mondo.
Quella pazza di Noemi – Red Kedi si è inventata una cosa folle per questo Review Party per cui continuate a leggere fino alla fine di questa recensione con approfondimento culinario perché ne vedrete delle belle, ma andiamo con ordine…The Player è una bomba ragazze!!! Se avete voglia di farvi quattro risate, di scoprire un protagonista che definire da urlo è riduttivo e una protagonista tosta che non le manda di certo a dire questo è il libro che fa per voi. Mi sono ritrovata in spiaggia a ridere come una scema fin dalle prime pagine e ho finito con l’innamorarmi follemente di Brody Easton e sfido tutte voi a riuscire a rimanere immuni al suo fascino incredibile, alle sue misure decisamente fuori dal comune e al suo enorme cuore. IRRESISTIBILE. Sarà perché ho la fissa con i giocatori di football, sarà perché a tutto ciò che parla di sport non so resistere, ma qui smeraldi ci avviciniamo alla perfezione che solo la SEP era riuscita a darmi.
E a dare man forte a cotanto splendore c’è Delilah che ha tutto ciò che io pretendo da una protagonista femminile, è forte, indipendente, ca**uta, simpatica, sensuale e con una lingua che taglia il ferro…quante soddisfazioni mi ha dato, vorrei essere esattamente come lei ca**o.
Il romanzo è a POV alternato e questa scelta spacca perché i due ne hanno di cose da dire e da dare e avere solo un punto di vista sarebbe stato limitante non permettendoci di conoscere le loro vite al di là del rapporto tra i due.
Delilah ha appena avuto un importante incarico, ha lavorato sodo per ottenerlo, ma i trenta suoi concorrenti maschi attribuiscono tutto a favori sessuali presunti…che si fo**essero lei ci ha messo l’anima lavorando 80 ore a settimana per diventare il nuovo commentatore sportivo della World Media Broadcasting. Ruolo che difficilmente viene affidato alle donne, ma che lei ha intenzione di ricoprire con la massima serietà e mostrando a tutti il mazzo che si è fatta per ottenerlo. Quindi capirete bene la sua frustrazione quando, il primo giorno negli spogliatoi del dopo gara, il maledetto quarterback degli Steel vincitore del premio come miglior giocatore del Super Bowl della stagione precedente, Brody Easton, decide di mostrargli perché lo chiamano Subway (informazione gentilmente fornita dalla collega e migliore amica di Delilah, Indie, una vera forza della natura), mettendola in imbarazzo davanti a tutti. Brutto cretino, se pensa di passarla liscia con Delilah si sbaglia di grosso, ha trovato pane per i suoi denti se crede che basti così poco (non poco direi ahahah) per farla scappare a gambe levate dalla migliore occasione della sua vita non ha capito niente il bell’imbusto.
«Sei uno str**zo. Lo sai?» «Sì. Me l’hai chiesto ieri. Per essere una giornalista, dovresti cambiare le domande un po’ più spesso.»
Cioè come si può non amarlo? Ma il bello deve ancora venire perché Brody non è uno che va tanto per il sottile e il suo mostrare la mercanzia fin dal primo incontro non era un modo per farla fuggire, ma bensì per mostrarle interesse…uomini, chi li capisce è bravo!
Ceniamo insieme?» «No.» «No?» Adorai il fatto che fosse scioccato da quel rifiuto. «Proprio così. No.» «Perché?» «Non esco con i giocatori.» «Sei uscita con quel kicker dei Saints l’anno scorso.» «Ho detto che non esco con i giocatori, non con gli atleti.»
E c’è una bella differenza tra atleta e giocatore, Brody sembra appartenere decisamente alla seconda categoria, ma non si dà per vinto perché Delilah lo attrae parecchio e non ha alcuna intenzione di lasciarla nelle mani di un damerino che finge di non avere le sue stesse intenzioni. Brody gioca a carte scoperte e non promette nulla che non può mantenere, sincero al 100%.
Sulla palla c’era il nome di Brody Easton, ma anche qualcos’altro: mi piacerebbe molto sco**rti. 212-538-0321. Scossi la testa. Poi presi l’altra palla. La rigirai e trovai: smettila di scuotere la testa. sai che lo vuoi. Ero un po’ eccitata. E un sacco patetica.
1 a 0 per Brody e palla al centro ragazze, chi riuscirebbe a resistere a un ca**one del genere, io ne sarei conquistata, bello, di successo e che riesce pure a farti ridere: pacchetto completo. E quando anche Delilah decide di scoprire le sue carte ammettendo che le relazioni sessuali non sono di suo interesse e che ha bisogno di sentirsi coinvolta emotivamente per cedere, sta a Brody decidere se ne vale la pena o preferisce trovare altri lidi meno complessi da raggiungere per sfogare le proprie voglie. Il modo di rendere partecipe Delilah della sua decisione è decisamente sopra le righe e adorabile:
«Ho intenzione di informarla della nostra relazione subito dopo questa intervista.» «Informarla? Non chiederglielo?» «Esatto. Ormai è un po’ che giochiamo al gatto e al topo. Questa cosa va avanti da settimane. Ma mi sono trattenuto perché non sono il massimo in fatto di relazioni.» «E adesso la situazione è cambiata?» «Sì. Lei mi fa ammattire. Ma neppure riesco a smettere di pensare a lei. Perciò è ora di ufficializzare e levarmi dal mercato per vedere come vanno le cose.»
Ma non sono state solo le sue parole a farmi innamorare follemente di lui perché in The Player c’è molto di più del solo lato scanzonato, i due protagonisti sono stati scottati da due storie del passato molto importanti, storie che li hanno segnati nel profondo e che impediscono loro di concedersi completamente all’altro. Diciamo che uno dei due capirà molto prima che è il momento di andare avanti, ma non lo farà capire a noi povere lettrici col cuore tenero e ci farà soffrire un pochino.
Mamma mia smeraldi a questo libro non manca proprio nulla, mi sono ritrovata a sospirare per i regali di Brody che mirano dritto a incantare il nostro dolce cuoricino, a immaginare le scene hot descritte alla perfezione senza essere mai volgari, a soffrire per le intrusioni del passato che vengono a minare un rapporto che ha tutte le carte in regola per essere perfetto, ma che per dimostrare di esserlo necessita di una possibilità.
Amerete tutto di The Player perché le tempistiche con cui tutto avviene sono a dir poco magistrali e dimostrano che la Keeland è ormai una certezza nel panorama del romance.
Ma adesso veniamo alla follia che ci ha chiesto Noemi: abbinare un piatto a questa storia. Visto che mi sono innamorata alla follia di Delilah e Brody Easton mi sono sentita di donare loro il mio piatto estivo preferito: pasta con salmone e avocado. Ad accomunarli, oltre al mio folle amore, ci sono altri motivi, primo fra tutti perché entrambi racchiudono al loro interno sia il dolce che l’aspro e non manca una nota esotica che non guasta mai…per il piccante mi affiderò al cocktail che mi sembra appropriato sorseggiare mentre si legge The Player.

Prendi un avocado maturo e schiaccialo in un piatto con una forchetta

Gratta la buccia di un lime

Spremi metà lime sull’avocado

Aggiungi una generosa dose di olio

Aggiusta di sale e pepe e mischia il tutto

Taglia metà pomodoro a dadini e incorporalo nella crema di avocado. Poi riponi in frigo coprendo con la pellicola

Pulisci e taglia a dadini una fetta di salmone (almeno 200 gr per 4 persone)

Taglia un porro

Prepara il salmone affumicato tagliandolo a listarelle (100 gr per 4 persone)

Ecco gli ingredienti pronti per finire in padella

Scalda l’olio nella wok e aggiungi il porro

Quando il porro è imbiondito aggiungi il salmone

Appena il salmone cambia colore aggiungi sale e pepe e spegni per non farlo seccare (il salmone deve rimanere morbido)

Scola la pasta, mettila nella wok e aggiungi la crema di avocado

Mischia il tutto e aggiungi un filo d’olio a crudo per amalgamare meglio

Aggiungi il prezzemolo e mischia ancora
Per il cocktail vi ho accennato che volevo mettere un po’ di piccante, visto che The Player non tralascia questo importante aspetto per cui eccolo qui: dolce, piccante, forte, fresco, deciso e femminile. Non l’ho inventato io, non ne sarei mai in grado e questo è il link dove trovate la spiegazione per prepararlo (foto presa dal sito).