Review Party – Se tu lo vuoi di Valeria Fioretta
Mi chiamo Margherita, ho 34 anni, e sono innamorata di uno che invece di dire «sì, wow» risponde «perché no».
Margherita ha un ottimo lavoro, una folta schiera di amiche e un fidanzato con tutte le carte in regola per diventare Quello Giusto. Almeno fino al giorno in cui Quello Apparentemente Giusto la lascia senza una spiegazione, dopo sei mesi di amore folle (almeno da parte di lei), dopo averla costretta a sorbire centrifughe e tisane di ogni tipo, a rinunciare al cioccolato e ad annullare la parte più divertente di se stessa per cercare di conquistarlo ogni giorno. Sola e disperata, Margherita decide di trascorrere agosto a Torino per la prima volta da sempre.
Ed è assolutamente per caso che si imbatte nella pubblicità di una onlus che aiuta i genitori costretti a lavorare d’estate a trovare compagnia gratuita per i propri figli. Così conosce Elisabetta, nove anni, intelligente, timidissima e un po’ troppo abituata alla solitudine, che con le sue battute sagaci e l’innocenza che hanno solo i bambini le mostra il suo dolore sotto una luce totalmente nuova.
In un’estate torinese che non avrebbe mai pensato di vivere e di potersi godere, tra picnic sul lungo Po, lezioni di frisbee, gelati al limone e libri che possono curare le ferite, Margherita ed Elisabetta costruiranno un legame molto più speciale di quanto potessero sospettare e, forse, riusciranno anche a scovare Quello Giusto Davvero per Margherita.
Review Party – Recensione di Esmeralda – Se tu lo vuoi di Valeria Fioretta, in uscita oggi, 3 luglio, grazie a Piemme.
Quanto è bello conoscere nuove autrici? Quanto ci piace dare una possibilità a quelle made in Italy? io sono una di quelle che si butta e ha voglia di conoscere e sperimentare sempre nuove penne e grazie a questa predisposizione sono stata presa in considerazione per il RP in questione. Non parto mai prevenuta e cerco sempre di addentrarmi e farmi rapire dai differenti modi di scrittura, molto più evidenti quando si parla di autrici italiane piuttosto che di traduzioni dalla lingua inglese. Valeria Fioretta ha un modo di scrivere molto particolare e ti lascia la sensazione di essere davanti a una sorta di diario dei suoi guai perché, ammettiamolo, Margherita è una portatrice sana di pasticci, molto melodrammatica ed estremamente prolissa.
Sono rimasta spiazzata dai continui rimandi a piè di pagina, come solitamente accade nei testi scientifici e nelle tesi di laurea e dottorato, la prosa di Valeria è molto ricercata e si vede che dietro ci sono degli studi importanti, ma a volte questo metodo rende la lettura un tantino macchinosa. Certo la protagonista che ha schierato in campo non è delle più semplici, va bene che è piena di amici, socievole ecc. ma a volte risulta un tantino difficile da gestire e digerire. Margherita è la quintessenza della ragazza sognatrice che si fa un milione di film a lieto fine dentro la propria testa senza rendersi davvero conto di chi si trova dinnanzi. Perché “Quello giusto” ha scritto a caratteri cubitali in fronte “Tra di noi è una cosa leggera”, ma lei va avanti imperterrita per la propria strada, e con le proprie elucubrazioni mentali, convinta di essere incappata finalmente nel vero amore, quello che resterà con lei per tutta la vita. Peccato che il lui in questione abbia pochissimi pregi e moltissimi difetti, facendo un vanto di questa peculiarità, e sia l’esatto opposto della nostra linguacciuta Margherita, vale a dire noioso, solitario e introverso.
La follia dipinta nella mente di Margherita la porterà a fare il passo più lungo della gamba chiedendo a Gabriele : “Pensi mai come sarebbe andare a convivere?” (le parole non sono testuali, ma il significato non cambia) e il fifone si rende conto in quel momento che lui non ha la minima intenzione di impegnarsi a fondo in questa relazione, fuggendo a gambe levate senza lasciare traccia alcuna. Il problema vero sorge quando Margherita, non soddisfatta dalle motivazioni addotte, cade in uno stato di depressione post rottura che la porta a non andare in vacanza con nessuna delle sue amiche, decidendo di trascorrere agosto a Torino in solitaria. Per fortuna un manifesto attira la sua attenzione e la porta nella vita di Elisabetta ed Ettore, rispettivamente figlia e padre, citati in quest’ordine perché è Elisabetta la vera star dell’estate di Margherita. Grazie a questo progetto che vuole aiutare i genitori single a non lasciare troppe ore i figli soli, Margherita conoscerà una bimba che è un amore e con cui condividerà tantissimo della sua quotidianità divenendo una figura fondamentale per la piccola. Piccola che a volte sembra l’adulta della coppia, perché le crisi isteriche di Margherita e il pensiero morboso che torna ogni due per tre a Gabriele non la fanno di certo risaltare per la donna che dovrebbe essere a trent’anni suonati.
Margherita è la personificazione delle trentenni che si attaccano al primo che dedica loro un minimo di attenzione, le trentenni che hanno una paura folle di restare sole e si accontentano di un 4 quando potrebbero ambire ad un bel 9 pieno perché, sono certa, l’uomo giusto per loro esiste. Pazienza se non potrà essere di primo pelo e si porterà dietro un bel po’ di zavorra emotiva, in fondo chi di noi non ha il suo carico di esperienze fallimentari e rapporti naufragati che ci hanno segnato? L’importante è fare tesoro del passato e non usarlo come un’arma per minare il nostro futuro, bisogna lasciare il cuore libero di volare e di vivere tutte le emozioni senza il cinismo proprio del tempo che scorre inesorabilmente e ci fa sentire inadatte. Margherita imparerà un sacco dalla vicinanza con Elisabetta e il loro rapporto nato per puro caso sarà importante per entrambe e non solo.
Se tu lo vuoi di Valeria Fioretta è una lettura diversa dalle solite, un romanzo che ti insegna a bastare a te stessa e a trovare il buono in tutte le situazioni anche quelle che sembrano portare solo cose negative. Una storia che parla di vita vissuta, di esperienze che accomunano molte di noi e di “Quello giusto” che può nascondersi in ogni dove, senza ricerche infinite ed estenuanti.
Grazie mille, spero che il romanzo ti abbia fatto anche sorridere!
Certo Valeria, sei riuscita anche a farmi sorridere 🙂