Review Party – Se mi guardi esisto di Fabrizio Caramagna

Trama “Ci sono visi che, nel tempo, prendono la forma della propria anima, delle proprie letture, dei paesaggi e delle persone conosciute. Hanno segni profondi e sottili, luci e ombre che parlano di una interiorità intensa, di domande fatte e risposte ricevute, di armonia e inquietudine. Sonja era quel viso”. Un padre divorziato e un’attivista coraggiosa e sognatrice. Una storia d’amore difficile ma bellissima che si rincorre ai quattro angoli del mondo. Un romanzo che scandaglia le varie fasi di un innamoramento maturo, dall’euforia del primo incontro fino al dolore più profondo della lontananza. Perché gli appuntamenti che ti fissa il destino hanno sempre a che fare con un paio di occhi e un cielo dai colori mai visti. Perché ci sono canzoni nel cuore in attesa di essere cantate, e poesie in un barattolo vicino alla finestra che aspettano di essere liberate. Perché un giorno trovi la persona che ami e tutto succede in modo inaspettato e sorprendente. Perché poi passano i mesi, gli anni e arriva un giorno in cui tutto cambia. “Se mi guardi esisto” è un romanzo che, frase dopo frase, ci ricorda l’importanza dell’empatia e della cura di ciò che ci circonda. In poche parole ci ricorda l’importanza dell’amore.

Review Party – Se mi guardi esisto di Fabrizio Caramagna, romanzo di Narrativa, in uscita oggi 7 luglio con Mondadori.

Ho conosciuto Fabrizio Caramagna tramite un’amica che un giorno ha pubblicato un’immagine utilizzando un aforisma di questo scrittore e lui l’ha  ringraziata per aver usato una sua citazione. Questa cosa mi aveva molto colpito, l’ho pensato subito come un bel segno di umiltà ed educazione da parte di uno scrittore che ha il desiderio di far arrivare le sue parole ovunque e a chiunque e, come dice lui stesso, “Per me scrivere è sentire la penna appoggiarsi sulla pagina, e vedere la pagina aprirsi a un cielo più grande del cielo. Mentre l’incanto e la malinconia passano tra le frasi come due amanti che si tengono la mano e ascoltano il suono del mondo.

“Se mi guardi esisto” è il secondo romanzo pubblicato dall’autore, che solitamente è uno scrittore di aforismi, tradotto in 12 lingue, considerato uno dei più importanti aforisti italiani, lui che degli aforismi “ne ha fatto una religione” ha di fatto aperto anche un sito molto famoso, trasformato nel 2012 in collana editoriale, Aforisticamente.com

Questo libro si legge velocemente, come una folata di vento che passa all’improvviso e ti lascia quella sensazione di pelle d’oca sulla pelle, che rimane per qualche lungo secondo. È profondo e rapido, emozionante e incalzante. Ammetto di aver riflettuto parecchio al termine della lettura chiedendomi “che tipo di romanzo è?”.  Caramagna non scrive le storie nel senso classico del termine, il suo modo di comporre aforismi, e se vogliamo poesie, l’ha riflesso anche in questo romanzo. Ed è in modo poetico che ci presenta la storia di un uomo qualunque, che ad un certo punto della sua vita, si trova a dover spiegare a suo figlio perché la sua mamma e il suo papà non possono più stare insieme
“Io e tua madre non riuscivamo più a cantare le nostre canzoni”

È così che finiscono gli amori. Le labbra si stancano, i respiri si placano, i battiti diminuiscono, gli orizzonti si restringono.
Senti solo il peso delle cose non fatte, delle promesse non mantenute

E cosa rimane dopo il vuoto lasciato da un fallimento? Dopo la conclusione di qualcosa che credevi speciale? Forse ti senti perso, oppure ti senti libero, provi nuove esperienze, tenti di stare al passo con i tempi ma scopri con amarezza che alcune cose non fanno per te, sei un uomo con la voglia di ricominciare in un tempo sbagliato, che non comprendi.
Ma quanto ci metti a venire da me? Io non so nemmeno da quanto ti aspetto. Guardo gli orari di treni che non esistono per venirti a cercare in luoghi che non conosco, in una vita che deve ancora arrivare.

Falliti miseramente gli incontri con donne conosciute online, si dà al volontariato e scopre tutta la bellezza che si prova nell’aiutare gli altri, in modo disinteressato. Guardare un profugo significa anche venire a patti con se stessi, ci obbliga a farci delle domande, e a volte è proprio nell’empatia che nasce tra noi e le persone più bisognose, che scopriamo le cose più belle, come la gioia dei bambini e la loro fiducia incondizionata verso il mondo.

È proprio mentre sta vivendo questo suo nuovo IO, che arriva Sonja. “Una poesia mai letta, un’esplosione di colori, una scala appoggiata al cielo” un uragano in grado di travolgerlo e sconvolgerlo, con la sua anima bella, ricca, la sua voglia di vivere, di darsi continuamente, il suo rincorrere i sogni. Un’anima libera, senza catene, con le ali sempre un po’ aperte, pronte a spiccare il volo. Perché Sonja è così, in attesa dietro ad una siepe del Bianconiglio pronto a offrirle un sogno, e poi quel sogno lo coglie al volo.

Ma ora lui senza di lei non sa come esistere
“Non chiedermi che giorno della settimana è. Io non so neanche in che secolo siamo quando ci abbracciamo.”

E lei con lui, forse, ha trovato un porto dove fermare il suo cuore, anche se il corpo continua a vagare in cerca di anime delle quali prendersi cura
“Tu sei colui a cui posso finalmente mostrare il mio fuoco e le mie tempeste.”

Entrambi scoprono per la prima volta il vero significato dell’Amore. Non è un “Ti amo” detto in un momento perfetto, o per appianare una lite, o perché è così che devono dirsi due persone che stanno insieme. È un vedersi oltre gli sguardi persi. È guardarsi dentro gli occhi e scavarci fino a trovare l’anima dell’altro, fino a riconoscersi anche lontani, fino a sentirsi a casa, uno nello sguardo dell’altro.
“Io prima di te non avevo mai incontrato una creatura capace di vedermi. Le altre mi amavano, ma non mi vedevano.”

Se mi guardi esisto è un romanzo che racchiude tra le sue pagine tante cose. L’amore, la riscoperta, le nuove possibilità, la voglia di vivere e di aiutare l’altro, la perdita, la cura, il bisogno di esistere e di non accontentarsi.
Un inno alle anime pure che, a volte, si perdono ma alla fine ritrovano sempre la strada, accettando la vita con tutti i suoi colori e le sue sfumature

“Per me le stanze più importanti sono quelle dei sorrisi e delle lacrime.
Nella prima c’è un sorriso che ha la luce di un fiocco di neve. Mi ricorda che sono vivo.
Nella seconda c’è una lacrima che splende come una perla. Mi ricorda che senza dolore non posso sapere chi sono.”

 

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