Review Party- Quelli che uccidono di Angela Marsons
Trama «Angela Marsons è la regina del giallo.»
Antonio D’Orrico
Un grande thriller
Il calo improvviso delle temperature porta con sé la neve e un fagottino avvolto in uno scialle lasciato sulla soglia della stazione di polizia di Halesowen.
Chi abbandonerebbe un bambino per strada con un freddo simile?
È questa la domanda che tormenta la detective Kim Stone, formalmente incaricata di prendersi cura del neonato fino a che non verranno allertati i Servizi Sociali.
E la notte è ancora lunga: una telefonata di emergenza richiama la detective in servizio. Kelly Rowe, una giovane prostituta, è stata assassinata nel quartiere di Hollytree. Le brutali ferite sul corpo sembrano suggerire che l’omicidio sia frutto di un raptus o di una rapina, ma Kim è sicura che quelle labbra livide, se potessero, racconterebbero un’altra storia. Quando altre prostitute vengono uccise in rapida successione, appare chiaro che i delitti sono collegati e nascondono qualcosa di inquietante.
Nel frattempo prosegue la ricerca della donna che ha abbandonato il suo bambino, ma quello che all’inizio sembra un gesto disperato assume via via contorni sempre più sinistri
Per Kim Stone e la sua squadra comincia così una discesa negli abissi più oscuri dell’animo umano, che li porterà ad addentrarsi in una spirale di sangue e barbarie. Forse questa volta la verità è più spaventosa di ogni immaginazione…
Un’autrice numero 1 in Italia e Inghilterra
Oltre 4 milioni di copie nel mondo
Tradotta in 28 lingue
Vincitrice del Premio Bancarella
Hanno scritto dei suoi libri:
«La storia è forte, anzi fortissima. C’è un’aria alla Fargo e un sound da fratelli Cohen. Angela Marsons è proprio brava. L’avevo candidata al trono di Regina del giallo lasciato vacante da Patricia Cornwell e riconfermo la nomination.»
Antonio D’Orrico
«Kim Stone è una detective che dovete assolutamente conoscere.»
la Repubblica
«Angela Marsons è paragonabile al campione americano del thriller James Patterson.»
Corriere della Sera
«Un giallo superbo. Trama e scrittura sono semplici e afferrano il lettore come vuole la tradizione britannica. Solo che stavolta, al posto della campagna inglese, c’è la cruda realtà delle periferie. L’adrenalina è alta sino alla fine. E non è facile, di solito.»
Il Fatto Quotidiano
Quelli che uccidono di Angela Marsons , thriller poliziesco e settimo volume della serie di Kim Stone, pubblicato da Newton Compton Editore oggi 6 settembre.
Al rientro dalle vacanze c’è ormai un appuntamento fisso in libreria. Qualcosa che rende meno amaro l’archiviare le diapositive della nostra estate e ci proietta con più serenità verso una nuova stagione, fatta di ritorno a scuola, lavoro e responsabilità. Angela Marsons è una garanzia come le castagne in autunno e le foglie, le mie amate foglie, che si tingeranno dei colori più caldi e rassicuranti. Nel panorama thriller poliziesco, il suo nome è tra i più accreditati, ogni suo libro sale in cima alle classifiche e Kim Stone, protagonista di questa fortunata serie, è ormai considerata da noi amanti del genere quasi una di famiglia, un’amica. Dopo la pubblicazione de Il primo cadavere dello scorso anno, considerato il prequel della serie, con Quelli che uccidono torniamo esattamente a dove eravamo rimasti prima di questo salto temporale. Il mio suggerimento rimane sempre lo stesso: seppur le indagini di ogni romanzo si concludano e si possano leggere i libri indipendentemente da quelli precedenti, sarebbe opportuno seguire l’ordine cronologico per una questione prettamente legata alla caratterizzazione dei personaggi. La Kim Stone conosciuta in Urla nel silenzio non è la stessa donna di Quelli che uccidono. Molti lati del suo temperamento schivo e freddo sono stati smussati. Kim, che contava solo su se stessa e sulle sue forze, riesce adesso a considerare famiglia la sua squadra e i suoi sottoposti. Il suo passato doloroso avrebbe potuto farle scegliere una strada diversa, deviarla dalla legalità, invece lei ha deciso di mettersi al fianco dei più deboli, risoluta ad andare fino in fondo e a portare a termine ogni indagine, anche le più spinose. E in questo ultimo romanzo conosciamo un nuovo lato inedito della nostra adorata detective, qualcosa che non ci saremmo minimamente aspettati da lei: vedremo una Kim quasi materna prendersi cura di un neonato abbandonato alla centrale di polizia in una fredda notte d’inverno. È lei che trova un bambino di pochi mesi sulla soglia della centrale, sistemato su un seggiolino da auto e avvolto in uno scialle. Chi può abbandonare una creatura così piccola, in perfetta salute, in una notte tanto gelida? Non c’è tempo per farsi troppe domande perché nella stessa notte il cadavere di una prostituta, Kelly Rowe, viene rinvenuto in uno dei quartieri più poveri e malfamati della Black Country. Kelly è stata pugnalata più volte, ma Kim esclude subito l’aggressione a scopo di rapina, perché i suoi effetti personali e la sua borsa sono rimasti accanto al cadavere. Kelly voleva lasciare la strada, la sua era stata una scelta dettata dalla disperazione. Ragazza madre, che stava crescendo da sola la sua bambina, si era ritrovata a prostituirsi per garantirle un futuro e pagare i suoi debiti. Ma aveva altre ambizioni Kelly, così come le avevano le altre prostitute, uccise in rapida successione nei giorni a seguire. Anche l’indagine per ritrovare la mamma del neonato abbandonato sembrano arenarsi. Per Kim e la sua squadra si prospetta una verità agghiacciante, forse la più dura da mandare giù.
Esce oggi Quelli che uccidono, settimo romanzo legato alla serie di Kim Stone. Per la prima volta troviamo la squadra della detective divisa in due. Dawson e Stacey, che nei volumi precedenti avevano un ruolo più marginale, sono a capo dell’indagine legata al neonato abbandonato. È stato interessante vedere i due personaggi interagire e collaborare lontani dalla loro zona di conforto. L’indagine degli omicidi, invece, viene seguita da Kim e il suo vice Bryant, l’uomo più vicino ad un amico per Kim, colui che conosce ogni spigolosità della collega, la spalla sempre presente in ogni momento. Sul piano strettamente investigativo non ci sono grandi sorprese e colpi di scena, ad emergere prepotentemente in questo libro sono i temi trattati. Il mercato del sesso, della prostituzione, la prigionia e la schiavitù, più l’adescamento di minori su internet prevalgono su tutto il resto e diventano a tutti gli effetti i veri protagonisti del romanzo. Angela Marsons ancora una volta si dedica con grandissima attenzione a tematiche e piaghe sociali attualissime. Sì, il thriller è sicuramente un genere di puro intrattenimento e minore per gli snob puristi della letteratura ma, quando si punta il riflettore su argomenti così caldi e attuali, allora assume i tratti di denuncia che tanto amo. Brava, Angela, ancora una volta complimenti.