Review Party – NUMB Nicolas di Diego Ferra
Trama Anna è una ragazza semplice e riservata. Ammessa al Magdalene College di Cambridge, parte alla volta dell’Inghilterra che, discreta, conserva le sue origini. Ad attenderla a braccia aperte, c’è infatti la nonna Eve. Ma quello che ancora non c’è negli appunti di Anna, scritti con precisione sull’agenda, tra gli orari dei corsi da seguire, è il nome di Nicolas, né l’enorme mistero dei suoi occhi. Non c’è nemmeno il fiume Cam, lento e dolce, che dalle sue sponde la guarda e le ricorda che siamo sempre dove dobbiamo essere. Un universo di nuove, sconosciute emozioni l’attende. Così come l’incontro con un nuovo sentimento. L’amore.
Recensione in anteprima di Esmeralda – NUMB Nicolas di Diego Ferra in uscita oggi con Sperling & Kupfer e di cui, con immensa gioia, partecipo al Review Party.
Ebbene sì, sono una delle poche fortunate che ha potuto leggere il seguito appena chiuso NUMB Anna. Ero impaziente di conoscere i pensieri di Nicolas, volevo capire cosa lo aveva spinto alle sue scelte e invece ho trovato molto di più. Diego Ferra mi ha permesso di immergermi nei POV di tutti i protagonisti di cui vi avevo accennato nella recensione del primo volume, questo è un romanzo che definirei quasi corale ma la cosa che spicca di più in assoluto è la poesia che emerge da ogni frase che Diego Ferra ha impresso sulla carta. Sì, dopo aver letto due dei libri della sua trilogia posso affermare con assoluta certezza che Diego Ferra è un poeta moderno capace di giocare con le parole e crearne pura magia. Mi ha stregata, non c’è altra spiegazione, e anche questa volta mi sono ritrovata ad appuntarmi tantissime delle sue frasi perché mi sembravano talmente perfette da non potermi permettere di dimenticarle una volta chiuso il libro.
Come vi accennavo sono quattro i punti di vista che si alternano e, se da un lato ritroviamo la solita Anna un po’ insicura e ragazzina ma che piano piano sta diventando donna, dall’altro riusciamo a entrare più in contatto con la splendida anima ferita di Nicolas, un ragazzo che si concede difficilmente ma che quando lo fa dona tutto se stesso con il cuore in mano. Ero già innamorata di lui e non ha fatto altro che confermare la sua perfezione soprattutto perché ha compreso che “può permettersi di sbagliare”. Si può essere perfetti nell’imperfezione? Per me sì perché sono i nostri sbagli, i passi falsi e le delusioni a renderci quello che siamo e Nicolas in questo capitolo comprende che si possono perdonare gli errori, magari anche comprenderli e tornare insieme più forti e uniti di prima.
Ma i punti di vista sono quattro e mancano due delle persone più importanti della vita di Nicolas all’appello, sto parlando di Richard, il fratello scapestrato che, come sempre, ha mandato tutto a rotoli cercando, per l’ennesima volta, di prendersi ciò che non gli apparteneva e Caroline, la ragazza ferita da Richard più e più volte e che ha sempre trovato in Nicolas la spalla su cui piangere, una vera spina nel fianco per la dolce e insicura Anna. Senza alcun dubbio sono loro, i più problematici e incasinati, a compiere la maggiore evoluzione in NUMB Nicolas, proprio loro di cui non mi aspettavo nemmeno di poter leggere i pensieri. Una gradita sorpresa che all’inizio mi ha spiazzato ma che ha dato un senso a tutto e che aspetta di trovare una spiegazione per comprendere cosa li ha spinti a perdersi così e ad essere sbagliati insieme.
Non potrete fare altro che affezionarvi a tutti loro, Anna per il suo essere la ragazza della porta accanto che lotta per ciò in cui crede, Nicolas per essere un enigma che piano piano viene risolto e porta alla luce tutto se stesso anche attraverso i suoi “forse” e i suoi silenzi che valgono più di mille parole, Richard per il suo essere imprevedibile, folle e per le sue molteplici paure che lo portano spesso a fare cose stupide e Caroline per le sue tante fragilità nascoste così bene che spesso anche lei fatica a ricordarsi di averle. Quattro personaggi così ben caratterizzati e dalle mille sfaccettature che vi entreranno nel cuore e non lo lasceranno più per un bel po’ di tempo.
Ora non ci resta che aspettare il 21 novembre e l’uscita dell’ultimo volume di questa appassionante trilogia, NUMB Richard, il capitolo che chiude il cerchio e permette di capire, finalmente a fondo, ciò che si è solo intravisto dell’animo di questo ragazzo tormentato dal suo passato. Non posso fare altro che consigliarvi questa trilogia, certa che mi darete ragione e amerete come me ogni singola parola scritta da Diego Ferra.
ESTRATTO
Anna
Il silenzio della biblioteca mi rende nervosa. James, davanti a me, è immerso in uno studio in cui io non riesco a perdermi.
Lo so che Richard è fuori dalla porta ad aspettarmi.
Non posso continuare così.
[…]
Claire entra dalla porta con la borsa in spalla, si siede al nostro tavolo accennando un saluto.
James alza gli occhi dal libro aperto davanti a lui.
«Ehi, dove diavolo sei stata?»
Torno sugli appunti che non sono in grado di memorizzare.
Anche il silenzio di Claire mi rende nervosa.
«Si può sapere dove sei stata?» insiste James lasciando cadere la matita sul tavolo.
Claire armeggia con la sua borsa, posa il quaderno sul tavolo, lo sguardo di chi sembra non voler rispondere.
«C’è Ric fuori», dice portandosi i capelli dietro le spalle.
«Lo so», annuisco appena.
«Vuoi rispondermi?» James si lascia andare sulla sedia.
«Ero all’aeroporto a recuperare un amico.» Claire segue il suo gesto.
All’aeroporto.
A prendere un amico.
Alzo gli occhi.
Incontro i suoi.
Mi guarda immobile, poi si muove piano ad annuire.
Sento la gola asciugarsi.
Le mani tremare.
Il cuore battere.
Il passato che non mi sono lasciata dietro tornare.
Sento quello che mi è mancato farsi vicino.
Mi alzo dalla sedia senza pensare, la sento cadere dietro di me mentre getto gli appunti in borsa.
Il suo rumore riempie il silenzio della biblioteca.
«È tornato?» chiede James.
«Sì, è tornato.» Claire risponde con un sorriso.
Corro verso l’ingresso.
[…]
Un rumore che non sono stata capace di dimenticare mi raggiunge. L’amore, quello vero, entra nel mio sguardo.
Nicolas che non rispetta una fermata obbligatoria, i suoi capelli un po’ più lunghi dell’ultima volta che l’ho visto sfidano il vento.
L’aria che diventa irrespirabile.
[…]
La Ducati corre sul rettilineo, guardo quegli occhi profondi che ho avuto paura di non poter rivedere più concentrati sulla strada.
Dio.
È tornato.
È tornato davvero.
Ho i brividi. Perché è questo che fa Diego. Emoziona.
Mi emoziona rileggere questi passaggi, impossibile non rimanerne completamente travolti.
Poeta delle Emozioni l’ho sempre definito. Nelle sue parole, i miei viaggi più belli e intensi.
Un incontro che ti cambia, di cui non riesci davvero più a fare a meno. Straordinario.