Review Party – Non è tutto oro di Valeria Corciolani
Tornano Alma, la colf dallo “sguardo” speciale, e Jules Rosset, l’ispettore spigoloso
È una vita tranquilla quella di Nestor “il Greco”, proprietario di un piccolo negozio antiquario a Chiavari. Finché una sera la giovane moglie Elena, troppo bella, troppo esuberante, troppo tutto, non ritorna più a casa. Il mattino dopo un pescatore aggancia con i suoi palamiti il corpo di una donna…
Toccherà all’ispettore Jules Rosset e all’efficiente Alma, suo insospettabile grimaldello di fiducia, riportare a galla la verità. Perché non è tutto oro quello che luccica.
Recensione di Esmeralda – Non è tutto oro di Valeria Corciolani in uscita oggi con Amazon Publishing. Quando Virginia di Le Recensioni della Libraia mi ha proposto questa lettura ho accettato immediatamente nonostante fosse lontano dai miei soliti romance, ho accettato per due motivi: Virginia mi aveva parlato di questa sua conterranea davanti a una buona tisana in centro a Chiavari e quindi ero davvero curiosa di conoscere la serie e perché Chiavari è diventata da un paio d’anni la mia “seconda casa”, una cittadina di mare che si lascia vivere ed è in grado di farti sentire incredibilmente a tuo agio, il luogo in cui io e la famiglia del mio fidanzato ci rifugiamo appena gli impegni ce lo permettono. La recensione di oggi sarà un po’ particolare perché, oltre a parlarvi di questo bel libro, vi mostrerò la Chiavari che io conosco, quella forse più turistica, senza la presunzione di conoscerla per intero, e vi mostrerò i luoghi del romanzo.
Ho avuto la fortuna di ricevere il libro in super anteprima così, complice il ponte del primo maggio, mi sono recata in loco per fotografare con precisione (si spera) cercando di evocare in voi delle immagini vive durante la lettura e, perché no, magari farvi venire voglia di toccare con mano questa bella località di mare.
Valeria Corciolani ha un modo di scrivere molto coinvolgente con un lessico ricercato che abbraccia la tradizione e una grande capacità di caratterizzare i personaggi, a tal punto che, pur senza leggere chi parla nel dialogo, si è subito in grado di distinguerli uno dall’altro. Non mi era mai capitato nulla di simile, soprattutto calcolando che questo è un libro corale con molteplici punti di vista e tantissime persone coinvolte nelle vicende. Un giallo che mi ha appassionato evocando in me immagini di Don Matteo, spero che l’autrice non si offenda per questo paragone, io adoro la serie tv quindi per me è un gran complimento ve lo assicuro.
L’immagine che esce di Chiavari è quella di un paesotto in cui tutti sanno tutto e si impicciano degli affari altrui e dove lo “straniero” non è ben visto. Lo sa bene l’ispettore Jules Rosset, trasferitosi da appena due anni per stare più vicino al figlio Alberto e che vanta ben poche amicizie, oltre a detestare il mare con tutto se stesso. Il problema in questo caso non credo sia da imputare unicamente agli schivi abitanti di Chiavari, Rosset ci mette del suo per non fare amicizia, è scontroso, scorbutico, un vero burbero, caratterizzazione che mi ha molto divertito. Ho riso quando leggevo questo suo pensiero “…perché ai liguri che gli si espatrino le perle culinarie non va giù: qualsiasi direzione tu prenda focaccia e pesto non saranno più gli stessi, come se avessero un sensore che gli resetta le peculiarità appena si allontanano dalla regione natia…” capite il soggetto? E poi c’è la colf Alma, colei che ha uno sguardo che riesce a vedere oltre le cose visibili, no, non sto parlando di paranormale, ci mancherebbe, lei è ben piantata con i piedi per terra vista la situazione in cui vive, lasciata dal marito che si è rifatto una famiglia in Argentina, quattro figli da crescere e la suocera Alfonsina (saggia donna) con cui condividere la casa. Alma è una colf super efficiente, pure troppo penserete leggendo, capace di ripulire da cima a fondo senza lasciare nemmeno un granello di polvere. Loro sono i protagonisti di tutta la serie, ma non pensiate che tra loro ci sia del tenero, in questo romanzo non troverete storie d’amore e non ne sentirete affatto la mancanza perché la narrazione scorre via fluida e gli eventi si incastrano e poi si smentiscono fino a giungere all’epilogo finale perché per ogni delitto bisogna necessariamente scovare il vero colpevole.
Vi troverete a entrare, senza chiedere permesso, nella vita dell’ottuagenaria Elvira che ha una paura folle del silenzio presagio, a suo modo di vedere, della morte. Elvira che soffre di insonnia e che in una sera di inizio estate si trova a essere testimone di un evento alquanto insolito…sarà la stanchezza? Forse il nipote ha ragione a credere che debba essere messa in una struttura…macché Elvira ci vede e ci sente benissimo e, se le sue giunture sono un po’ scricchiolanti, il cervello funziona ancora alla grande e sarà di grande aiuto per dare una direzione alle indagini. Conosceremo a fondo i dubbi e le paure del Greco, proprietario di un negozio di antiquariato di Chiavari che ha sposato una donna troppo giovane e troppo bella per lui, Elena, che verrà pescata in mare. Primo tra i sospettati a cui se ne aggiungeranno altri, di cui non posso farvi i nomi, man mano che la vita di Elena verrà scandagliata da cima a fondo, e chissà che, tra tutto questo cercare e conoscere gente, possa prospettarsi qualcosa all’orizzonte dei nostri protagonisti che non prevedono l’amore nel loro futuro.
Jules e Alma insieme sono una coppia perfetta, la loro amicizia e il loro affiatamento regalano i momenti migliori alla narrazione e anche durante i loro inevitabili scontri si legge quanto siano indispensabili l’uno per l’altra. Davvero un connubio ben riuscito che vi farà venire la voglia di continuare a leggere la serie e scoprire nuove indagini.
E adesso è giunto il momento di farvi vedere i luoghi di Chiavari, la cittadina profondamente legata alle vicende di Non è tutto oro di Valeria Corciolani.

Uno dei posti più importanti del romanzo, il quartiere degli Scogli, Corso Buenos Aires, Colonia Fara…ma non vi dirò il perché.

Una delle vie del centro storico.

L’altra via laterale del centro storico, vicina all’orto botanico e in cui dovrebbe trovarsi il negozio del Greco.

Non è stato per nulla semplice trovare questa vietta, ma ne è valsa la pena anche solo per fare la foto al libro nel luogo dove abita Alma.

Villa Ravenna in via Nino Bixio.

Uno dei luoghi cari a Valeria in cui vanno a bere Rosset e Don Bacigalupo per confrontarsi sul caso.

Il porto, ho scelto di inserirlo perché Rosset e il mare non vanno particolarmente d’accordo e il suo viaggio in gommone mi ha fatto divertire.

Non viene citata nel romanzo, ma non potevo esimermi dal mostrarvela in tutto il suo splendore.
Ecco, io le ho chiamate fate madrine, che aiutano un nuovo implume romanzo a prendere il volo, ma queste ragazze hanno sgobbato come matte per realizzare questo fantastico ReviewParty eh, mica lo hanno sputato fuori dalla bacchetta magica.
A cominciare da Esmeralda viaggi e libri, che gambe in spalla ha triturato chilometri in lungo e in largo per Chiavari a scovare tutti i luoghi del romanzo… no, dico, come non amarle?
Grazie, grazie davvero!