Review Party – Mio al 99% di Sally Thorne

Trama Darcy Barrett ha trovato l’uomo dei suoi sogni a otto anni… e da allora ha dovuto accontentarsi di quel che passa il convento. Perché dopo aver condotto un’accurata indagine globale sugli uomini, può affermare con cognizione di causa che nessuno regge il confronto con Tom Valeska, il cui unico difetto è essere il miglior amico del suo gemello, Jamie… oltre a non averle mai dedicato più dell’1% della sua attenzione, ovviamente.
Tutto a un tratto, però, possedere solo quella minima parte del cuore di Tom a Darcy non basta più. Questa volta le cose cambieranno: questa volta Tom Valeska sarà suo al 99%.

Mio al 99% di Sally Thorne, contemporary romance pubblicato da Harper Collins l’11 febbraio appena trascorso.

Crescere da femmina non è facile, neanche oggi. Troppe pressioni, troppa ansia da prestazione, troppo di tutto. Ma nonostante siano passate un paio di generazioni dai famosi roghi dei reggiseni, alla fine siamo riuscite ad essere forti, volitive, indipendenti e soprattutto fiere di noi stesse. Non aspettiamo certo il principe azzurro con i capelli sciolti sul balcone, perché ammazziamo direttamente il drago e con il principe ci prendiamo l’aperitivo.

Peccato che le nostre nonne/madri femministe non ci avevano detto che insieme al drago avremmo ammazzato anche l’uomo!

Ora siamo indipendenti e forti, cerchiamo di mettercela tutta perché questo ci si aspetta da chi ha il coraggio di osare. E se le immagini creano rappresentazioni, dove noi abbiamo le palle i nostri uomini hanno perso sicuramente i loro attributi. Che poi, dicono che sia colpa nostra senza rendersi conto che forse ora abbiamo meno paura di dimostrare chi siamo.

Essere intraprendenti, originali, forti ed indipendenti, ci ha reso felici, sicure di noi stesse, capaci di raggiungere obiettivi alti, ma allontanandoci però dall’altro sesso. Se riusciremo a riappropriarci del nostro lato femminile senza farci mettere i piedi in testa, dite che avremo fatto bingo?

Darcy Barrett è forse l’esempio perfetto e attuale di ciò a cui siamo arrivate grazie al movimento femminista, nel bene e nel male. Ha viaggiato per il mondo da quando aveva 18 anni contando solo sulle sue forze. Non è mai rimasta troppo a lungo in un posto e, mantenendosi spesso come barista, è sempre riuscita a godersi il presente.  Certo aveva un sogno, quello di diventare una fotografa di fama, ma ha dovuto accantonare parte del suo percorso professionale dopo una brutta esperienza.

Scappare è il suo meccanismo di difesa ma anche ciò che le riesce meglio.

Crescere per Darcy non è stato certo una passeggiata nonostante la sua situazione familiare positiva. Ha dovuto fare i conti con Jamie, il perfetto fratello gemello che l’ha sempre preceduta in tutto e in meglio. Figuriamoci quando anche il fisico, attraverso il cuore malato, le dice di non essere all’altezza delle aspettative, relegandola al compatimento di chi le sta vicino.

Per questo la corazza che Darcy si è costruita è una roccia che nasconde un animo fragile. Costretta dalle situazioni a diventare un’adulta forte ed indipendente, non ha più permesso a nessuno di metterle i bastoni fra le ruote anche se questo significa rinunciare ai sentimentalismi -prontamente affogati con un mix letale di alcol e zuccheri-.

Quando l’amata nonna muore lascia ad entrambi i gemelli il suo cottage, che questi devono ristrutturare e vendere per ricevere la loro piena eredità. Ma per portare a termine il lavoro, Darcy deve restare nei paraggi e occuparsi di tutto ciò da cui è scappata:  Tom Valeska, il migliore amico d’infanzia di Jamie e il grande amore di Darcy.

Chi può portare a termine questo progetto meglio dell’affidabile Tom -l’uomo perfetto- che ora ha un’impresa edile? Certo l’amicizia esclusiva di Tom con Jamie ha sempre tenuto Darcy con le spalle al muro ma ora, costretti a lavorare insieme fianco a fianco e senza la supervisione del fratello, Darcy e Tom si ritrovano a combattere con i loro sentimenti.

Mio al 99% è il secondo, e tanto atteso, libro di Sally Thorne che torna in libreria dopo Ti odio, anzi no, ti amo! uno tra gli office romance più belli a mio parere. Purtroppo questa volta ho fatto davvero fatica a terminarlo, non riuscendo a trovare il focus di questa storia. Non è colpa di Darcy come personaggio principale, la sua forza come donna è anche la sua debolezza come spesso accade nella vita vera, ma piuttosto della mancanza di quell’atmosfera scoppiettante che la Thorne era riuscita a ricreare nel libro precedente. Certo tirando le somme alla fine mi sono pure divertita, ma se dovessi consigliarvi quello che ho preferito tra i due, senza dubbio non sceglierei questo.

Tom catalizza l’attenzione nella storia conquistando completamente il cuore del lettore perché non corrisponde al solito protagonista maschile. E’ stato piacevole incontrare un interesse amoroso diverso dal resto dei maschi alfa in cui siamo solite imbatterci nei romance e per una volta l’uomo non è dipinto solo come un tipo arrogante che ama avere il controllo di tutto e non sa come rispettare una donna. Apriti cielo!

Il nostro protagonista è dolce e gentile, protegge chi ama e lavora per raggiungere i propri sogni. Ama la mamma ma non ne è succube. Devo aggiungere altro? Ah sì, prova dei sentimenti e non ne ha paura… ma il suo tallone d’Achille è Darcy. Mi sarebbe piaciuto abbracciarlo ogni volta che Darcy diventava troppo aggressiva o invadente con lui, ma avrei anche voluto che la storia si evolvesse con i racconti sulla sua infanzia. O che ci spiegasse di più del rapporto con Megan -l’ex fidanzata- e di come ha reagito durante il periodo in cui Darcy viaggiava costantemente per il mondo.

Capitemi, ho amato anche Darcy -come ho già detto- per il suo essere fragile e forte allo stesso tempo, l’emblema della ragazza emancipata dei giorni nostri. Lei è quella che impara a riconoscere le proprie debolezze rialzandosi ad ogni caduta. Quella che prende il toro per le corna e, libera quanto emancipata, si prende le proprie libertà sessuali. L’amica senza peli sulla lingua che ti aiuta senza mai nasconderti la verità. Allo stesso tempo però ci sono alcuni aspetti del suo carattere che mi hanno dato da pensare, come l’eccessiva aggressività e la mancanza di tatto, forse troppo eccessivi in questo contesto.

In definitiva non riuscita davvero ad individuare dei motivi precisi per cui non ho amato questo libro, mi è sembrato un 3 stelle fin dall’inizio e così è stato. Alcune parti mi hanno davvero divertita, con battute sagaci e scambi al vetriolo, spronandomi ad andare avanti ma altre invece sono risultate totalmente piatte e prive di senso.

Forse tutto ciò dipende dalla grande aspettativa su Sally Thorne, so come scrive battute sorprendenti che mi fanno ammazzare dalle risate e quindi non mi aspetto niente di meno da lei.

Questo è sicuramente il mio gusto personale, non fatevi influenzare ma piuttosto leggete il libro e fatemi sapere il vostro parere!

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Una risposta

  1. Febbraio 23, 2022

    […] odio, anzi no ti amo! di Sally Thorne, contemporary romance pubblicato da […]

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