Review Party – Matrimonio imposto di Daniela Serpotta
Trama: Un marchese inflessibile e una contessina indomabile. Un bacio rubato che cambierà tutto.
«Non otterrete niente con la forza.» Enrico sfoderò un sorriso diabolico.
«Conosco metodi migliori della forza per far parlare una donna, e sicuramente più piacevoli.»
Milano, 1858. Il gioco ha inizio solo quando cala la maschera.
Il marchese Enrico Prever è noto come il più sfaccendato dei libertini piemontesi, una copertura costruita ad arte per celare il suo ruolo di spia al servizio di re Vittorio Emanuele II. Giunto a Milano per scoprire il traditore che sta mettendo a rischio il progetto di unificare l’Italia, si scontra con l’intrigante Cati. Non sa che la donna travestita da zingara ha il suo stesso obiettivo. E quando le ruba un bacio nei giardini, durante un ballo in maschera, non sa neppure che si tratta della sua promessa sposa, la contessina Caterina Belgioioso. Il Falco crede di poter controllare l’impulsiva fidanzata, ma lei non ha alcuna intenzione di rimanere in disparte. Solo quando attentano alla sua vita, Caterina capisce di essersi spinta troppo oltre. Ed Enrico realizza di essere pronto a tutto pur di proteggerla, compreso sedurla…
Matrimonio imposto di Daniela Serpotta, romance storico pubblicato da Dri editore il 24 febbraio appena trascorso.
Per prima cosa vorrei sottolineare come la nuova veste dei romance Dri sia davvero meravigliosa!
Apprezzavo anche quella vecchia ma questa è davvero super. Non capita spesso che l’idea sulla grafica da utilizzare corrisponda al favore del lettore e, beh, in questo caso devo dire che è assolutamente così. Quindi, grazie a voi di aver dato peso al gusto di chi sta dall’altra parte della barricata!
C’è da dire che avrei scelto di leggere questo libro a prescindere dalla copertina, come ho fatto moltissime altre volte con libri, scoprendo delle vere chicche nascoste dietro orribili cover, perché già la trama mi aveva conquistata. Sono rari i casi in cui le storie vengono ambientate in Italia tra il 700 e l’800, perciò quando capita mi ci fiondo letteralmente!
Siamo nel 1858, un periodo storico davvero difficile, e quello che diventerà il Risorgimento Italiano sta prendendo piede come un disegno politico molto più ampio rispetto al sogno di un singolo uomo. E di certo questo non era Vittorio Emanuele II, che continuava ad avere un rapporto conflittuale con il governo e la camera dei rappresentanti, ma bensì Camillo Benso conte di Cavour. Uomo politico e diplomatico, fu proprio Cavour a porre le basi del progetto politico, nonché a conseguire l’unificazione della nostra penisola facendo leva non tanto sull’aspetto militare, quanto sulla diplomazia e sul trionfo delle libertà costituzionali e civili, in cui credeva strenuamente.
Nella situazione spinosa in cui verteva l’Italia prima dell’unificazione, la figura di Cavour ebbe un’importanza storica fondamentale: se a nord, infatti, si faceva sempre più pressante la presenza austriaca, a sud il regno borbonico era già stato assoggettato al dominio dello stato oltralpe. Cavour riuscì a destreggiarsi tra le difficoltà, portando a compimento il suo progetto. Un periodo, quello che coincide col suo mandato di Primo Ministro, in cui mette a punto il progetto dell’unificazione italiana per mano del Piemonte. Oltre ad essere uno dei pochi stati a non soffrire del dominio austriaco, era infatti il Piemonte l’unico che potesse fungere da garanzia per le altre monarchie europee, affinché in Italia non prendessero troppo piede quelle teorie rivoluzionarie da sempre presenti sulla nostra penisola.
Vi starete certo chiedendo come mai stia nominando Cavour e la situazione politica Italiana, ebbene non posso certo spoilerarvi la storia ma vi assicuro che il cenno storico vi aiuterà a inquadrare per bene la situazione.
Ed è proprio in questo difficile quadro politico che si inserisce la storia di Enrico Prever e Caterina Belgioioso. Entrambi di nobili natali, marchese lui e contessa lei, sembra che di primo acchito non abbiano nulla in comune e quando, per volere della famiglia, sono obbligati ad un matrimonio imposto, accettano mal volentieri la situazione. Del resto, Il marchese Prever è un noto libertino dallo sguardo di ghiaccio e l’animo del militare, che si divide tra i salotti di Torino, sua città natale, e Parigi dove è ricercato in tutti i luoghi di divertimento. Tutto ci si poteva aspettare da lui tranne che prendesse in sposa una dama di tutto rispetto! Sì, perché la bellissima contessina Belgioioso fa parte dell’elite della nobiltà milanese, dove la sua bellezza fa parlare spesso tutti i salotti più importanti.
Il loro primo incontro è un imprevisto che nessuno dei due poteva calcolare ma che rimane impresso come un marchio sulla loro pelle.
Grazie proprio a questa conoscenza sensoriale, si riconosceranno anime affini ancor prima che la ragione prenda il sopravvento. Nessuno dei due vuole cedere al sentimento quando entrambi sono tanto testardi nel cercare di negarlo! Soprattutto perché ciò significherebbe doversi aprire all’altro prendendo consapevolezza dei propri vissuti, allo scopo di enfatizzare quei comportamenti che favoriscono l’intimità della coppia e di ridurre o eliminare quelli che ne turbano il funzionamento. E proprio perché entrambi non sono ciò che danno a vedere, ma nascondo un mondo fatto di segreti, la comunicazione e la comprensione risulteranno alquanto difficili.
Ve lo dico, voleranno scintille! Enrico è oltremodo dispotico, arrogante con quel suo cipiglio da militare che si ritrova e autocratico. Nel contempo possiede una capacità di persuasione che pochi hanno e che utilizza per manovrare gli altri a suo piacimento. Vorrebbe dominare Caterina principalmente per metterla al sicuro anche da sé stessa ma l’intento non gli riesce quasi mai.. dico quasi perché ad un certo punto se non ci avesse visto lungo, non so come sarebbe andata a finire! Caterina per fortuna se ne avvede e finisce per innamorarsi ancora di più di suo marito, nonostante sia decisa ad essere sempre fedele a sé stessa. Tanto dolce quanto impetuosa, non ha paura di niente anche quando si invischia in situazioni veramente difficili grazie alla sua intraprendenza e testardaggine.
A mettere i bastoni tra le ruote a questa bellissima coppia, ci si mette la situazione politica attraverso complotti, intrighi e segreti che si sveleranno mano a mano con la storia.
Enrico dovrà seguire Cavour nella sua campagna militare e, come un regista, si destreggerà tra tensioni politiche opposte: i garibaldini, i Mazziniani, l’autorità del Re, senza dimenticare di non sottovalutare, allo stesso tempo, le sempre più presenti influenze provenienti dagli altri stati europei, ansiosi di estendere il proprio dominio sulla penisola italiana come gli austriaci e i francesi.
In tutto questo, Caterina certo non rimane ad aspettare, finendo per intrecciare le sue indagini con quelle del marito, ovviamente poco felice di questa sua intrusione. Ma grazie alla sua forza di volontà, sarà proprio lei a risultare determinante per riunire la famiglia e svelare gli intrighi nascosti nei salotti dell’alta società.
Tra giochi di potere e complotti politici, si snoda questa storia dal sapore decisamente autentico grazie alla sapiente ricerca storica di Daniela Serpotta. Non è sempre detto che romance storico vada di pari passo con l’epoca Regency, anche nel nostro piccolo abbiamo molto da raccontare e sono davvero felice che questa scrittrice abbia avuto il coraggio di affrontare questa sfida, direi riuscita benissimo! Sosteniamo chi ha voglia di mettersi in gioco e in questo caso anche di far conoscere la storia d’Italia. Non si finisce mai d’imparare e di sognare, e questo è sicuramente un ottimo connubio.