Review Party – L’Attraversaspecchi – Fidanzati dell’inverno di Christelle Dabos
L’Attraversaspecchi è una saga letteraria in tre volumi che mescola Fantasy, Steampunk e Belle Époque, paragonata dalla stampa francese alle saghe di J.K. Rowling e Philip Pullman. Fa da sfondo un universo composto da 21 arche, tante quanti sono i pianeti che orbitano intorno a quella che fu la Terra. La protagonista, Ofelia, è originaria dell’arca “Anima”; una ragazza timida, goffa e un po’ miope ma con due doni particolari: può attraversare gli specchi e leggere il passato degli oggetti. Lavora come curatrice di un museo finché le Decane della città decidono di darla in sposa al nobile Thorn, della potente famiglia dei Draghi. Questo significa trasferirsi su un’altra arca, “Polo”, molto più fredda e inospitale di Anima, abitata da bestie giganti e famiglie sempre in lotta tra di loro. Ma per quale scopo è stata scelta proprio lei? Tra oggetti capricciosi, illusioni ottiche, mondi galleggianti e lotte di potere, Ofelia scoprirà di essere la chiave fondamentale di un enigma da cui potrebbe dipendere il destino del suo mondo.
Fidanzati dell’inverno è il primo capitolo di una saga ricca e appassionante che sta conquistando migliaia di lettori giovani e adulti.
Recensione di Esmeralda – Quando mi è stata proposta la partecipazione al Review Party di L’Attraversaspecchi – Fidanzati dell’inverno di Christelle Dabos in uscita oggi con edizioni e/o, non sapevo esattamente cosa aspettarmi, ma la trama mi aveva talmente colpito da accettare al volo e cominciare subito a immergermi in questo nuovo mondo.
L’inizio non è stato per nulla semplice, come ogni volta che devi uscire dagli schemi e cercare di prefigurare nella tua mente un universo magico e sconosciuto, lo sforzo da compiere è notevole ma, una volta che sei dentro e intorno a te non esiste più il quotidiano, ma solo il mondo creato dalla penna dell’autrice, tutto diventa bellissimo e giusto.
Vi sarà impossibile non simpatizzare per Ofelia, lei che è così goffa e maldestra a causa di un primo passaggio attraverso gli specchi che l’ha tenuta imprigionata per ore, lei che fatica a relazionarsi con gli altri per colpa della sua estrema timidezza e che è in grado di leggere gli oggetti come nessun altro prima di lei. Ofelia è una ragazza piena di qualità che vive una vita tranquilla, rintanata nel suo museo e senza nessuna voglia di scoprire cosa il resto del mondo possa offrirle, le bastano la sua arca, “Anima”, la compagnia del suo fratellino e del suo scorbutico zio archivista, il resto della famiglia l’assilla perché cambi, ma lei sembra non farci particolarmente caso. Tutto precipita il girono in cui la sua mano viene promessa a Thorn dalle Decane di Anima e la sua famiglia non può far altro che accettare la decisione contenta che Ofelia andrà a vivere alla corte del Polo. Thorn viene a recuperare la sua promessa sposa con il dirigibile e non sprigiona certo un gran entusiasmo nei suoi confronti, così Ofelia si sente tranquilla, certa che il loro sarà un rapporto di convivenza in cui non entrerà mai in gioco l’amore e, soprattutto, con quell’uomo non dovrà condividere alcuna intimità.
Ofelia e sua zia Roseline vengono fatte salire in fretta e furia perché non c’è tempo da perdere, Thorn, che ad Ofelia appare come un orso “Portava sulle spalle un’ampia pelliccia bianca irta di zanne e artigli. In realtà non era molto corpulento. Le braccia, incrociate sul petto, erano affilate come spade. In compenso, per quanto magro, aveva una statura da gigante.”, deve riprendere in fretta il suo lavoro a corte e non può certo dilungarsi in presentazioni inutili su Anima. L’inospitale Polo li attende e Thorn è certo che la piccola Ofelia farebbe meglio a rinunciare all’impresa di vivere e sopravvivere in un luogo così inospitale «A che cosa non dovrei sopravvivere?» domandò. «Al Polo. Alla corte. A questo fidanzamento. Fareste bene a tornare fra le sottane di vostra madre finché ne avete ancora la possibilità». «Troppo gracile, troppo lenta, troppo coccolata… Non siete fatta per il luogo in cui vi sto portando. Se mi venite dietro non supererete l’inverno. Fate voi». Premesse ottime insomma.
Proprio al Polo avrà inizio la vera avventura per Ofelia, un’avventura con un’unica certezza: non può fidarsi ciecamente di nessuno. Al Polo le famiglie sono sempre in lotta tra loro e lei, piccola e dolce Anima, dovrebbe nascondersi continuamente agli occhi altrui per sperare di sopravvivere abbastanza da arrivare al matrimonio. Matrimonio che probabilmente non la metterà in salvo, in realtà è proprio questo a scatenare così tanto astio nei suoi riguardi, ma che permetterà alla famiglia di Thorn di dare nuovo sangue vitale alla sua specie.
Thorn apparirà glaciale fin dal principio «Il cuore di Thorn…» mormorò calcando sulle erre. «Un mito? Un’isola deserta? Un pezzo di carne secca? Non l’ho mai visto innamorato di qualcosa, se questo può consolarvi». E la sua evoluzione vi destabilizzerà non poco, io sono arrivata alla fine della lettura senza alcuna certezza, Thorn è mosso dalla sete di potere o il suo cuore di ghiaccio ha davvero iniziato a sciogliersi nei confronti dell’innocente Ofelia? E tutte le fantasmagoriche illusioni che li circondano vi incanteranno, illusioni che toccheranno anche le persone, perché nessuno risulta essere ciò che sembrava, gli intrighi di potere al Polo sono il pane quotidiano e Ofelia non sarà mai al sicuro né con il proprio aspetto né con quello di un servo. Inaspettatamente però, stringerà dei veri rapporti di amicizia con due persone di cui sente di potersi fidare, Gaela, ultima sopravvissuta di un clan che è stato annientato che lavora per l’architetta, Madre Ildegarda e Renard, un servo che l’aiuta ad ambientarsi in questo mondo in cui si trova catapultata contro il suo volere. Figure fondamentali per lei che dimostreranno molta più fedeltà di coloro che dovrebbero diventare la sua famiglia.
L’autrice gioca con estrema maestria sia nell’intreccio che nelle dinamiche, trovo affascinante la confusione tra buoni e cattivi con l’unica certezza che Ofelia sia una pedina da muovere a loro piacimento per regolare gli eventi. Le immagini che vi si fisseranno nella mente saranno talmente vivide che vi sembrerà di toccare con mano il mondo creato da Christelle Dabos. Questa saga ha tutte le carte in regola per divenire un successo mondiale e per avere una sua trasposizione cinematografica. Arrivata alla fine del primo volume di L’Attraversaspecchi ho un solo pensiero fisso: quando esce il seguito? Devo leggerlo al più presto!