Review Party – L’amica perfetta di Emily Lockhart
Un’amicizia ossessiva.
un amore sbagliato.
un omicidio, o forse due.
È furba, decisa, determinata. Jule West Williams nella vita ha subito tante ingiustizie e sa che cosa significa non avere niente. È per questo che ora nulla la spaventa. Jule non ha paura di scappare, innamorarsi, reinventarsi in mestieri e vite sempre nuovi, ma anche sempre più pericolosi. Ed è proprio tra una vita e l’altra che incontra Imogen. Le due ragazze non hanno praticamente niente in comune. Immie è ricca, di buona famiglia, vive tra New York, Londra e Martha’s Vineyard. Ha tutto ciò che Jule ha sempre desiderato. Eppure tra loro c’è subito intesa. L’intesa diventa amicizia e poi ossessione: improvvisamente a Jule la vicinanza di Imogen non basta più. Lei vuole essere Imogen. In un attimo, il legame tra loro diventa un vortice che gira sempre più veloce. E da cui, una volta risucchiati, è impossibile uscire… vivi.
Dalla penna magistrale dell’autrice bestseller di L’estate dei segreti perduti, una nuova suspense psicologica che non lascia scampo: un romanzo unico, diabolicamente congeniato e sorprendente.
Recensione in anteprima di Simona – L’amica perfetta di Emily Lockhart nuovo thriller in uscita oggi, 8 maggio 2018, pubblicato da DeAgostini.
Oggi vi parlo di una lettura di un genere insolito per me, in quanto amante sfegatata del romance: parlo del nuovo libro di Emily Lockhart, L’amica perfetta, un thriller molto particolare sia come storia trattata che come struttura stessa del libro.
Perché dico questo? Perché l’autrice ha pensato bene di scriverlo partendo dalla fine.
Mi spiego meglio: i capitoli sono in tutto 19, e il primo capitolo che troverete iniziando la lettura di questo romanzo è il 18, seguito dal 17, 16, 15 e così via dicendo, fino ad arrivare al numero 1, penultimo capitolo, concludendo poi col 19esimo.
Suona un po’ strano, non vi pare? L’ho subito pensato anch’io, all’inizio credevo fosse uno sbaglio d’impaginazione o di stampa, un qualche errore di distrazione, ma nessuna di queste supposizioni si è rivelata veritiera.
In realtà questa tattica è proprio risultata geniale perché partire dal principio non avrebbe tenuto col fiato sospeso il lettore, nell’attesa di scoprire ogni mistero.
La storia inizia più o meno così: è fine giugno 2017, la nostra protagonista, Jule, si trova in Messico a rilassarsi in un hotel da favola, quando all’improvviso si trova a dover fuggire da una donna.
Poi la scena si sposta, dobbiamo fare un salto indietro di qualche mese e ci troviamo a fine aprile, stesso anno. Cominciamo così a conoscere qualcosa della vita di Jule.
All’età di 8 anni, nel cuore della notte, trova i genitori all’esterno della loro casa, a terra, circondati da una pozza di sangue, uccisi. Grazie ad una reclutatrice che la osservava da un po’, scopre che era figlia di due persone dalle capacità eccezionali, la donna le riconosce perciò una mente fuori dal comune e un forte istinto di sopravvivenza. È così che ha inizio l’addestramento di Jule per ottenere vendetta: impara la tecnica del pedinamento, a liberarsi da manette e camice di forza, apprende le arti marziali, impara a usare armi da fuoco, l’arte del travestimento, a falsificare documenti. L’addestramento dura 10 anni e Jule diventa il tipo di donna da non sottovalutare, forse perfino pericolosa.
“Questa era la storia delle origini di Jule West Williams. Quando arriva al Playa Grande, Jule la preferisce a qualsiasi altra storia della sua vita.”
Avete letto? Jule la preferisce a qualsiasi altra storia della sua vita.
Che significa? Che Jule sta mentendo, che non è vero niente, o forse è vero solo in parte, ma non è dato sapere!
«La mia amica si è uccisa poco tempo fa. Abbiamo litigato e quando è morta ce l’aveva con me.» Jule stava dicendo la verità… e stava mentendo.
Imogen Sokoloff è la migliore amica di Jule, ritrovatesi dopo diversi anni dai tempi della scuola, hanno ripreso i rapporti nell’ultimo anno e per un periodo hanno vissuto nella stessa casa, di Imogen, a spese di Imogen, indossando i vestiti di Imogen, imparando a essere lei.
Adesso Imogen è morta, pare si sia tolta la vita riempiendosi le tasche di pietre e buttandosi dal Ponte di Westminster, nel Tamigi, dopo aver lasciato una lettera d’addio nel portapane.
Non può che essere un suicidio il suo, le sue ultime parole lasciano intendere fosse depressa, anche se il corpo non è mai stato ritrovato.
Jule non riesce a capire perché Immie l’abbia fatto, la sua migliore amica non c’è più e soffre, le manca, e forse per colmare un po’ di quella mancanza, decide di fare qualcosa di piuttosto insolito, essere Imogen. Presentarsi come Imogen, parlare come lei, imitare il suo stile, il suo taglio e colore di capelli, semplicemente: essere lei!
Perché Jule si comporta così? Perché fingere di essere qualcun altro invece che se stessa? Cosa è successo nella vita di Jule per portarla a essere così ossessionata da Imogen? Perché è chiaro che lo sia!
E Imogen, che fine ha fatto? Si è davvero tolta la vita? O è ancora viva, visto che il corpo non è mai stato trovato? Forse sta fingendo anche lei? Mente anche lei?
O meglio, chi mente davvero? E qual è la verità? Non vi resta che leggere L’amica perfetta per scoprirlo!
Un thriller dal ritmo serrato, ogni capitolo vi porterà sempre indietro nel tempo di qualche mese, di qualche settimana o solo di qualche giorno, fino a un anno prima, nel momento in cui Jule e Imogen hanno riallacciato nuovamente i rapporti.
La struttura di questo libro è fondamentale per uno sviluppo corretto della trama, essa si basa proprio sul fatto di far scoprire al lettore tutto per tappe, per singoli momenti, che rivelano di capitolo in capitolo sempre qualcosa di nuovo instillando, di conseguenza, sempre un nuovo interrogativo, fino allo scioglimento di tutti i nodi.
Non posso che complimentarmi con Emily Lockhart per la grande inventiva avuta, il punto di forza di questo thriller è senza ombra di dubbio la sequenzialità degli eventi e la scelta di raccontarli all’inverso per condurci piano piano a una verità piuttosto sbalorditiva.
Da novellina del genere, consiglio la lettura di questo libro a chi ha voglia di vivere un po’ di momenti di suspense e di addentrarsi nel meccanismo intrecciato e complesso della mente umana.
“Jule aveva amato Immie Sokoloff nell’unico modo che conosceva.
Lo aveva fatto davvero.
Ma Immie l’aveva respinta.
Povera Immie. Così bella, così speciale.”