Review Party – La seduzione del male di James Patterson
Trama Solo quindici mesi fa la vita della detective Lindsay Boxer sembrava perfetta: una figlia meravigliosa e un marito attento, Joe, che l’ha aiutata a catturare il terrorista autore di un terribile attacco nel centro di San Francisco in cui sono morte venticinque persone. Ma Joe non era chi diceva di essere e Lindsay sta ancora facendo i conti con le conseguenze delle sue menzogne quando in città si verifica una serie di morti, tutte a causa di improvvisi, e forse non accidentali, arresti cardiaci. Come se non bastasse, il processo del criminale catturato con l’aiuto di suo marito sta per iniziare e la difesa sembra intenzionata a diffondere terribili sospetti sulle indagini che hanno portato Lindsay e Joe alla cattura. Ormai priva di ogni certezza, Lindsay potrà fare affidamento solo sulle sue forze per venire a capo di un letale intreccio ordito ai suoi danni da una mente criminale geniale che potrebbe farla finire sul banco degli imputati.
Recensione di Loreads – La seduzione del male di James Patterson e Maxine Paetro, sedicesimo volume della serie “Women’s Murder Club” in uscita oggi, 4 aprile per Longanesi.
Devo spiegarvi chi è James Patterson? C’è qualcuno che non lo conosce o non lo ha sentito nominare almeno una volta nella propria vita?
L’autore newyorkese è uno degli scrittori contemporanei più venduti al mondo, con più di 150 romanzi pubblicati (non solo thriller, ha scritto anche libri per un pubblico più giovane e vanta collaborazioni importanti persino con l’ex presidente americano, Bill Clinton). Ha venduto 375 milioni di libri in tutto il mondo e molti dei suoi romanzi hanno avuto anche una trasposizione cinematografica. Con “La seduzione del male” siamo al sedicesimo volume di una fortunatissima serie, Le donne del club degli omicidi, scritta a quattro mani con l’autrice Maxine Paetro, collaborazione ormai pluridecennale cominciata con il 4° volume della serie che ha un taglio episodico. Le protagoniste sono, infatti, quattro donne, quattro amiche molto unite e indipendenti che si riuniscono per risolvere casi polizieschi. La voce narrante principale è quella della detective Lindsay Boxer, circondata dall’avvocatessa Yuki Castellano, la giornalista Cindy Thomas e il medico legale Claire Washburn. Dove eravamo rimasti con il libro precedente? In “Tradimento finale”, il matrimonio tra Lindsay e Joe Molinari entra in crisi, l’uomo non è stato del tutto sincero con la moglie sul suo vero lavoro, la fiducia è venuta meno, anche se l’amore è ancora intatto. I due hanno una bambina e vivono separati, e il romanzo si apre proprio con loro due a cena fuori che cercano di ricostruire il loro rapporto. San Francisco è tra i bersagli del GAR, una associazione malavitosa di stampo terroristico.
“I membri del GAR (acronimo di Great Antiestablishment Reset) non facevano distinzioni tra etnie o religioni: avevano colpito tre luoghi di culto – una moschea, una cattedrale e una sinagoga -, due università e un aeroporto, facendo oltre novecento vittime di tutte le età e nazionalità in sei Paesi diversi.”
I membri di questa associazione si muovono nell’ombra attraverso il dark web. Lindsay ha neutralizzato uno degli attentatori, sventando l’attacco all’aeroporto di San Francisco. Per questo, quando durante la cena con Joe si sente una forte esplosione provenire dallo Scientific-Tron, il museo della scienza, vicino al molo dove si trova a cena, inizialmente pensa che il museo sia un altro obiettivo terroristico. Accorsa sul posto, si ritrova davanti ad uno scenario apocalittico: gente ferita che urla e scappa in tutte le direzioni e un individuo sospetto che osserva lo spettacolo con aria compiaciuta. Non sembra minimamente spaventato da ciò che gli sta succedendo intorno, anzi sorride con calma serafica. Joe e Lindsay gli si avvicinano e lui, in uno stato di ipereccitazione, confessa di essere l’artefice della esplosione. L’uomo si chiama Connor Grant, dice di essere un professore di scienze e rivendica, soddisfatto, l’attentato al museo.
«Si spieghi meglio, signor Grant. Sta dicendo che è stato lei a far esplodere lo Sci-Tron?»
«Esatto, un capolavoro, non trova? Ha visto tutto? Anche la nube a fungo? Dio, che bellezza, è venuta ancora meglio di quanto sperassi. Il tramonto sullo sfondo, poi, è un autentico virtuosismo. Se vuole sapere perché l’ho fatto, le dico: deve per forza esserci un perché? La bellezza non ha bisogno di spiegazioni.»
Mentre Lindsay lo arresta, Joe entra all’interno dell’edificio distrutto ma una seconda esplosione lo colpisce in pieno riducendolo in fin di vita. Il bilancio di morti e feriti è devastante; mentre Joe lotta tra la vita e la morte, Connor Grant ritratta la sua confessione e, tra le vittime dell’esplosione, il medico legale Claire Washburn si accorge di una anomalia. Una delle donne finite sul suo tavolo autoptico sembrerebbe essere deceduta non per l’esplosione, ma per un arresto cardiaco. Ed è bizzarra la causa della morte perché la donna aveva un cuore sanissimo.
Due mesi dopo, Connor Grant decide di difendersi da solo nel processo che lo vede come unico mandante dell’esplosione al museo; il suo obiettivo principale, oltre a scagionarsi dalle accuse che reggono solo grazie alla testimonianza di Lindsay, è quello di screditare la donna mettendo in discussione il suo lavoro come poliziotta. E nel frattempo i casi di morti per arresti cardiaci aumentano esponenzialmente, c’è una mano invisibile che si diverte a seminare morte. Ancora una volta sarà decisiva l’unione delle quattro amiche per venire a capo delle due vicende ma, soprattutto, possiamo sperare finalmente in una riconciliazione tra Lindsay e Joe, dopo la lunga convalescenza dell’uomo.
Siamo di fronte all’ennesimo piccolo gioiello di James Patterson che, sia nelle serie sia nei libri autoconclusivi, si conferma il maestro del genere thriller/poliziesco. L’autore ha un grandissimo pregio, quello di non annoiare mai. “La seduzione del male” è il sedicesimo volume di una serie, e non si avvertono cenni di stanchezza o cedimento. Ogni romanzo è costruito bene, ha il giusto grado di suspense e un ritmo sempre serratissimo. Non ha tempi morti o stupidi riempitivi di trama. Il taglio episodico lo rende perfetto anche per una trasposizione sul grande schermo. Trasposizione che abbiamo avuto qualche anno fa con la serie “Women’s Murder Club” trasmessa anche in Italia.
Il connubio con Maxine Paetro si riconferma vincente, soprattutto nelle caratterizzazioni dei personaggi femminili. Nel complesso una lettura godibile se vi piace il genere poliziesco.