Review Party – La proposta di un gentiluomo di Julia Quinn
Trama Sophie Beckett discende da una nobilissima famiglia, ma non ha mai avuto una vita facile. Niente feste, coccole, agi per lei: è infatti la figlia illegittima del conte di Penwood ed è sempre stata trattata come una domestica, soprattutto dopo che il padre, morendo, l’ha lasciata sola con la matrigna e le sorellastre.
Mai e poi mai avrebbe immaginato di partecipare un giorno al celebre ballo in maschera di Lady Bridgerton. Né tanto meno di incontrarvi un principe azzurro che stesse aspettando proprio lei. Eppure, mentre volteggia leggera tra le forti braccia del bellissimo Benedict, secondogenito della famiglia, le sembra quasi impossibile che quell’incantesimo debba dissolversi allo scoccare della mezzanotte. Non dimenticherà mai quella serata, ne è sicura.
Neanche Benedict potrà scordare la sensazione provata danzando con quella sconosciuta.
Chi si celava dietro quella maschera?
Il giovane ha giurato a se stesso che l’avrebbe scoperto, per poi sposarla. Ma quando, anni dopo, conosce casualmente Sophie, che crede una cameriera, il suo proposito vacilla: è giunta l’ora di porre fine alla ricerca della misteriosa ragazza che gli ha rapito il cuore e abbandonarsi a un nuovo sentimento?
Perché certo Sophie non poteva essere al ballo… oppure sì?
La proposta di un gentiluomo di Julia Quinn, terzo capitolo della Bridgerton Serie pubblicata da Mondadori il primo settembre appena trascorso.
Se avete letto i due romanzi precedenti della serie, sapete che Le cronache mondane di Lady Whistledown, la penna più tagliente e sagace di Londra, aiutano, attraverso il pettegolezzo dissacrante, a svelare i retroscena di eventi e personaggi mondani. Alfonso Signorini scansati proprio, perché qui c’è la tua antesignana, colei che grazie a quest’aria frivola che spezza il ritmo, favorendo il cambio di scena, aiuta a scoprire le trame nascoste che altrimenti rimarrebbero avvolte nel mistero per sempre. Certo il pettegolezzo, gonfiato o meno, trova sempre riscontro nella realtà, che poi starà al lettore verificare. Ma che ve lo dico a fare, Lady Whistledown ha sempre ragione!
Questo terzo libro della serie parla dell’amore a prima vista che ti colpisce come un fulmine e ti perseguita per il resto della vita. Succede a Benedict Bridgerton quando vede, tra la folla della festa in maschera organizzata proprio in casa sua, una bellezza in abito d’argento con un sorriso radioso. È l’unica ospite della festa di cui non conosce l’identità -state tranquilli che anche con la maschera tutti sono ancora in grado di riconoscersi, specialmente i Bridgerton- . Inoltre questa fanciulla, nonostante il bel portamento, non sa ballare, cosa del tutto insolita per le frequentatrici dei salotti per bene. Eppure Benedict ne è subito attratto, catturato da una malia che lo avvolge appena le rivolge la parola, quando la prende tra le braccia per insegnarle qualche passo di danza, ma soprattutto quando la bacia.. e poi? E poi arriva mezzanotte e lei si dilegua eterea nella notte come se fosse fatta della stessa sostanza dei sogni.
Capite ora che Lady Whistledown, appena mette l’occhio su questo pettegolezzo succulento, non può che parlarne, ma la donna del mistero sembra davvero scomparsa. Il ton è in fermento. Chi ha visto cosa e soprattutto perché?
Nel frattempo Sophie corre quando l’orologio scocca la mezzanotte. È tornata alla realtà in quanto figlia bastarda di un nobile, con un impiego da cameriera. Certo sapeva che l’intera serata di festa sarebbe stata solo una bugia ma questo non l’ha dissuasa anzi, per una volta avrà finalmente un ricordo piacevole a cui appigliarsi, quello del galante gentiluomo alto e bello che l’ha fatta sentire una principessa. Ma si sa che ogni principe azzurro è fuori portata per una comune ragazza, inutile darsi false speranze, di sicuro non lo rivedrà più ma vivrà per sempre nella sua memoria.
Lo so che state già pensando alla trama di Cenerentola, lei ha lasciato la sua scarpetta di cristallo, lui la cerca e finalmente dopo averla trovata con una matrigna e due sorellastre scopre che la scarpetta si adatta solo a lei e vivranno per sempre felici e contenti. Ma no. Non succede niente del genere (o quantomeno non a questo punto del libro)!
Benedict cerca in lungo e in largo la sua pseudo Cenerentola senza riuscire a trovarla.
Proprio lui che rifugge l’amore da sempre, considerato il più ombroso e taciturno dei fratelli, si scoprirà così innamorato della donna misteriosa nonostante nemmeno la conosca. Per questo nella sua ricerca percorre un sentiero pieno di ricordi, ricco di odori indimenticabili, di tocchi proibiti, di labbra assetate di baci come preludio di nuove esplorazioni. Fino ad arrendersi all’ineluttabile destino: la dama d’argento è stata solo un’illusione, come l’idea di renderla sua sposa appena avesse avuto l’occasione di riabbracciarla.
Passato del tempo nell’apatia generale, incontra ad un ricevimento diventato ad un tratto rocambolesco, una certa Sophie -si quella Sophie che è lì proprio in veste di cameriera- con la quale inizierà una storia d’amore piena di passione, segreti e ricordi.
Mi ha spezzato il cuore vedere Benedict alle prese con i propri sentimenti: diviso tra quello che prova per Sophie -che è la misteriosa fanciulla dall’abito argentato- e la dama argentata stessa, senza sapere che si è innamorato due volte della medesima persona. Persuaso dall’incontrollabile elettricità che li lega, diventa cieco ed egoista di fronte a questa donna che, nobile d’animo e di una bellezza sconvolgente, l’ha riportato in vita attraverso l’amore risvegliandogli i sensi.
E la povera Sophie? Ama Benedict ma si rende conto che lui non potrà sposarla per le rigide regole del ton, dato che discende da una famiglia nobile e rispettata. L’ultima cosa che vuole infatti è diventare un’amante e avere un figlio nato nella vergogna! Proprio com’è successo a lei, figlia illegittima del conte di Penwood, trattata come una serva e costretta a subire le angherie di una matrigna e due sorellastre.
La strada per loro è tutta in salita: c’è l’amore di Benedict per la donna misteriosa che deve lasciar andare per riuscire a vivere appieno il presente, tutti i segreti di Sophie da svelare, ma soprattutto c’è da risolvere la situazione che li vede amanti clandestini in questo sentimento proibito.
Riuscirà Benedict a prendere la decisione giusta?
Che ve lo dico a fare, lo sapete già che ho adorato questa storia d’amore che ha il sapore di una favola trasportata nella realtà. D’altra parte questo è lo stile scoppiettante di Julia Quinn che ci stupisce ancora una volta. Dopo i primi due volumi della serie Il Duca e io e Il visconte che mi amava, in cui la figlia maggiore dei Bridgerton si sposa e vive una storia d’amore al cardiopalma ed Anthony -l’erede- si accasa mostrando finalmente tutto il suo buon cuore, arriva Benedict, il secondogenito, che con il suo fascino tenebroso cattura non solo Sophie ma tutti noi.
A suon di sguardi e attraverso la stretta di un ballo, con la complicità immediata e reciproca che crea un’empatia incredibile tra i personaggi ed il lettore, ogni tipo di sentimento è amplificato all’ennesima potenza. Credetemi, sarà impossibile staccarsi dalle pagine!
Vi colpiranno le paure di Sophie, perché la sua condizione di figlia illegittima e di servetta, assieme all’impossibilità di contrarre matrimonio con chi appartiene a una classe diversa, è l’emblema -se vogliamo- del sopruso sociale che viviamo ancora oggi. Difficile non pensarci!
A Benedict è toccato il nome che ha B come iniziale, proprio per identificarlo come secondogenito, appunto di serie B, l’eterno secondo. Ma dietro questa etichetta importante, anche se priva di titolo nobiliare, nasconde delle fragilità inimmaginabili.
Il percorso di crescita intrapreso da entrambi, è quello di due anime gemelle che si sanno riconoscere all’istante e che lottano per ottenere una giustizia che non è solo personale.
Capite ora perché non riesco a farne a meno? Non riesco nemmeno a descrivervi e ad esprimere i miei sentimenti intensi su questa storia, sappiate solo che sono totalmente dipendente dai Bridgertons e, per l’ennesima volta, vi dico che Julia Quinn è un genio assoluto. Non vedo l’ora che l’adattamento di Netflix vada in onda, e voi non siete curiosi di sapere quale Bridgerton arriverà nel prossimo libro?