Review Party – Il tempo della vendetta di Linda Castillo
Trama A VOLTE TRA LA VITTIMA E IL CARNEFICE, LA LINEA DI CONFINE PUÒ ESSERE MOLTO SOTTILE…
La pacifica comunità amish di Painters Mill, in Ohio, è scossa da un omicidio: la sessantenne Mary Yoder è stata brutalmente accoltellata nei pressi della sua fattoria, mentre raccoglieva noci con le sue nipoti. Proprio una di loro, Elsie Helmuth, di sette anni, viene rapita dall’assassino. La famiglia della bambina è rispettata da tutta la comunità, eppure, quando il capo della polizia Kate Burkholder incontra i genitori della piccola, capisce che nascondono qualcosa. Qualcosa che è accaduto in passato e che ora ritorna a tormentarli. L’indagine conduce Kate a un’altra comunità molto più rigida, per la quale la famiglia e le tradizioni sono tutto. Ma mentre Kate cerca di fare luce su una storia complessa che coinvolge molte persone, l’assassino continua a colpire: anche la levatrice che aveva fatto nascere Elsie viene trovata morta e Kate stessa, che si trovava a casa della donna, resta ferita. Una serie di bigliettini con versetti della Bibbia vengono rinvenuti sui luoghi del delitto. Kate non può che dare il via a una frenetica corsa contro il tempo per fermare la scia di sangue e ritrovare la piccola Elsie, prima che sia troppo tardi. Un caso non semplice per il capo della polizia Kate Burkholder, che dovrà affrontare una scelta complessa, e sarà travolta da un conflitto interiore che metterà in discussione le sue certezze.
Review Party – Il tempo della vendetta di Linda Castillo, thriller e undicesimo volume della serie dedicata a Kate Burkholder, ambientata all’interno della comunità Amish, in uscita oggi 23 giugno grazie a Piemme.
Esmeralda Viaggi e Libri partecipa oggi al Review Party de Il tempo della vendetta di Linda Castillo, undicesimo volume di una fortunata serie che l’autrice ha totalmente ambientato nella comunità amish di Painters Mill, in Ohio. Per quanto mi riguarda, mi approccio per la prima volta ad un thriller di questo genere, non avendo mai letto niente sul popolo amish, e non è un mistero che abbia la tendenza ad infilarmi dentro serie già avviate. La buona notizia è che Il tempo della vendetta, pur facendo parte di una serie più ampia, può essere letto tranquillamente come uno stand-alone. Era da tempo che un romanzo non mi colpiva così tanto sia per il tema trattato che per il tipo di narrazione. Non avevo molte nozioni sulle comunità amish americane e per questo durante la lettura ho fatto un breve lavoro di ricerca per comprendere gli usi e i costumi di questo straordinario popolo, che vive volutamente ai margini della società e che rispetta una serie di rigide regole di convivenza rifiutando gli strumenti moderni e tecnologici.
Ci troviamo in Ohio, dove è presente la più grande comunità amish del mondo. L’anziana Mary Yoder ha portato le sue due nipotine, Annie di cinque anni ed Elsie di sette, nella fattoria Schattenbaum, abbandonata da anni a raccogliere noci. Mary è nata e cresciuta a Painters Mill dove continua a vivere a casa del genero e si diletta a cucinare torte per i suoi otto nipotini e per il resto della comunità. E la fattoria abbandonata è il luogo ideale in cui fare provviste di noci per tutto l’inverno, e coinvolgere le nipotine è un modo per tenerle impegnate. Ma, mentre stanno riempiendo le loro sporte, Mary avverte un rumore provenire dall’interno della fattoria disabitata da anni. Incuriosita si addentra all’interno e viene aggredita da una feroce mano che la uccide brutalmente con diverse coltellate. Un omicidio brutale, passionale, veemente per la violenza e i colpi inferti. Ma l’assassino non si limita ad uccidere la povera nonna amish, prima di darsi alla fuga prende con sé la piccola Elsie e la rapisce, lasciando Annie sola e disperata a piangere sul corpo della nonna.
Kate Burkholder è il capo della polizia della contea di Painters Mill, è lei che viene chiamata sulla scena del crimine.
“Mi piace credere che la proposta fosse motivata dalla mia esperienza e dalla mia bravura di poliziotta. Ma so che il mio passato di amish, la mia familiarità con la cultura e la religione e il fatto che parli correntemente il deitsch hanno influito sulla decisione.”
Kate, infatti, è nata e cresciuta in una famiglia amish, ma ne ha abbandonato il credo e la dottrina all’età di 18 anni, scegliendo di arruolarsi in polizia. Nessuno più di lei può capire la mentalità della comunità, perché è stata allevata nel rispetto della tradizione e nonostante abbia lasciato gli amish ha sempre sentito forte il richiamo delle sue radici. Sul corpo della povera Mary viene rinvenuto un biglietto: è la firma dell’assassino che ha lasciato un pezzo di carta con una citazione biblica.
“È piacevole all’uomo il pane procurato con la frode, ma poi la sua bocca sarà piena di ghiaia.”
Biglietti dello stesso tono minaccioso sono stati recapitati anche alla famiglia di Mary e al vescovo Troyer. Ma non c’è tempo per indagare sulla morte di Mary Yoder perché la scomparsa di Elsie ha la precedenza sull’omicidio. Ogni minuto che passa diventa prezioso per il suo ritrovamento. Elsie è una bambina diversamente abile con la patologia di Cohen, una sindrome che è molto diffusa tra le comunità amish, a causa dei loro costumi coniugali e di un patrimonio genetico più ristretto,e che porta ad un ritardo cognitivo e di apprendimento.
Le indagini della scomparsa di Elsie portano Kate verso nuove contee seguendo una pista familiare. Sia il delitto che il rapimento hanno una matrice di tipo vendicativo. Ed è all’interno della famiglia che si annida il segreto della nascita di Elsie. Chi ha colpito voleva rivendicare qualcosa che gli apparteneva, ma cosa e perché?
La comunità amish, per quanto calorosa e accludente, non è particolarmente socievole quando c’è bisogno di aprirsi alle confidenze, anche se questo pregiudica il proseguimento di una indagine e in gioco c’è la vita di una bambina. Nel corso del romanzo altri efferati delitti verranno commessi e sono tutti legati a filo doppio alla piccola Elsie, ed è una corsa contro il tempo quella di Kate, affinché la piccola venga ritrovata viva ma, ogni minuto che passa, portare a termine il caso diventa un lontano miraggio. E per il capo della polizia, che anche questa volta si avvale della collaborazione del suo collega e compagno di vita Tomasetti, stavolta c’è in gioco qualcosa di più: la consapevolezza che la linea di separazione tra giusto e sbagliato non sia poi così evidente. Bene e male rappresentano le due facce della stessa medaglia e il confine con la verità non è poi così delineato.
Ogni capitolo è scandito dalle ore intercorse dal rapimento, e questo dettaglio rende la narrazione ancora più serrata. Ho particolarmente apprezzato Il tempo della vendetta perché è un libro che cresce in intensità e tensione e questo permette al lettore di non perdere l’attenzione. Ho amato tantissimo Kate e il suo dualismo, da una parte la donna tutta d’un pezzo a capo della polizia e dall’altra l’amish che, nonostante abbia abbandonato l’ovile e la comunità, continua a sentire forte il legame con essa. La sua empatia e le sue radici fanno di lei una donna coraggiosa e testarda, che non si ferma fino a quando non riesce ad incastrare al posto giusto tutti i pezzi del puzzle, e la sua caparbietà, unita ad una trama avvincente e ad uno sviluppo imprevedibile, fanno di questo libro un romanzo imperdibile e perfetto sotto ogni punto di vista.