Review Party – Il posto delle margherite di Monika Peetz

Trama Kiki ne ha abbastanza della vita di città: ore e ore a girare inutilmente prima di trovare parcheggio, tormentata dal rumore incessante di lavori in corso che sembrano non finire mai. Per lei è arrivato il momento di cambiare aria e acquistare quel vecchio casolare in campagna di cui è innamorata per farne un bed and breakfast. È da qui, da questo luogo circondato da sconfinate distese di margherite e immerso nella calma dei laghi, che ha intenzione di ricominciare da capo. Ma a poche settimane dall’inaugurazione dell’albergo, si rende conto che c’è ancora tanto, troppo da fare: non riuscirà mai ad aprire in tempo. Per fortuna, arrivano a darle man forte le sue amiche di sempre, che hanno deciso di anticipare la loro gita annuale e di raggiungere Kiki nel suo paradiso in mezzo al verde. Forse può essere l’occasione giusta per passare del tempo insieme. Del resto, è stato per tutte un anno complicato: Caroline, avvocato, è tuttora alle prese con un caso difficile; la timida Judith è sempre alla ricerca di un suo equilibrio; Estelle non sopporta più l’invadenza del figlioccio e della sua consorte. E poi c’è Eva, l’intrepida mamma single che fatica a tenere a freno l’esuberanza del figlio. Tra confidenze, litigi, consigli e qualche bugia a fin di bene, le «amiche del martedì» si rimboccano le maniche e insieme realizzano il sogno di Kiki, riscoprendosi più unite di prima. Sono sicure che ormai niente potrà dividerle. A meno che al bed and breakfast non si presenti un uomo misterioso intenzionato a conquistarsi la simpatia di ognuna di loro… Senza eccezione.

Recensione di Esmeralda – Il posto delle margherite di Monika Peetz in uscita oggi, 22 marzo, con Garzanti. Altro libro di cui ho accettato di partecipare al Review Party praticamente a scatola chiusa. La trama mi incuriosiva, la cover era tanto caruccia e ho deciso di leggerlo pur non avendo letto i capitoli precedenti di le amiche del martedì, ma ci sono probabilità che un giorno, tempo permettendo, recupererò La quinta costellazione del cuore e Un dolce segreto di primavera.

Le amiche del martedì sono delle pazze e io le ho adorate, hanno cinque personalità diversissime, per cui è facile lasciarsi ammaliare prima da una e poi dall’altra, perché sono tutte degne di nota e nessuna di loro vi lascerà indifferente. Io ho una mia personale classifica, probabilmente superficiale, visto che le ho conosciute solo ora, ma la grande dame Estelle e l’avvocato Caroline hanno preso un posticino di tutto rispetto nel mio cuore.

Nella trama ho riscontrato un’inesattezza su Eva, la Supermamma, che viene descritta come mamma single, ecco così non è, Eva è sposata con Frido, è medico part time e ha ben quattro figli adolescenti di cui occuparsi, che la fanno letteralmente impazzire…ma andiamo con ordine.

Kiki ha deciso di cambiare vita e insieme al marito Max, di tredici anni più giovane, e alla figlia Greta di appena due, si trasferisce a Birkow dove ha rilevato l’ex scuola per trasformarla in un bed and breakfast per cittadini stressati e, con l’aiuto di Estelle e della sua fondazione, per bambini bisognosi. Le amiche del martedì non sono proprio convinte di questa scelta di vita, non ce la vedono Kiki in campagna, ma sono pronte ad appoggiarla in qualsiasi decisione e a supportarla in ogni modo possibile. Purtroppo i lavori procedono a rilento a causa di problemi su problemi che tendono ad accumularsi senza sosta e le quattro donne decidono di raggiungere l’amica per darle una mano coi lavori.

La Supermamma Eva ha proprio bisogno di una vacanza per staccarsi dalla sua soffocante famiglia che non fa altro che lasciare lei a risolvere tutti i casini (ho riso molto per la bravata di Frido jr, ma non posso svelarvi cosa combina il genietto), e anche Caroline che vive sotto continue minacce da quando ha accettato un caso molto difficile che ha coinvolto l’opinione pubblica. Estelle e Judith sono le più rilassate del gruppo, hanno anche loro dei bei grattacapi da risolvere, ma confronto alle prime due sopra citate sembrano bazzecole, in fondo cosa vuoi che sia una nuora vipera che tenta di estrometterti in ogni modo e di bloccare tutto ciò che ti faceva sentire viva? O la ricerca spasmodica del tuo posto nel mondo? Piccolezze che si integreranno alla perfezione nella narrazione.

Pronte a partire le paranoie di Caroline di essere seguita si ripercuoteranno su tutte quando si troveranno impantanate e impossibilitate a uscire fino alla provvidenziale comparsa di Thomas Steiner. Lo stesso Steiner che alloggerà, guarda caso, nel capanno della scuola. Mmmmm questo Steiner non sembra raccontarla giusta, come può essere un caso che lui si trovi pronto ad aiutarle e poi alloggi nello stesso posto, non ancora aperto al pubblico? Troppe coincidenze per il nostro avvocato Caroline, tanto da farlo diventare il sospettato numero uno nella sua lista di possibili persecutori, ma sarà proprio così? O quella di Caroline sarà solo paranoia?

Questo Steiner sembra saperne una più del diavolo e durante il blackout che coinvolgerà la zona sarà l’unico in grado di dare dritte alle cinque donne rimaste sole e isolate dal mondo, una di loro ne rimarrà anche irrimediabilmente attratta e rischierà di mandare a rotoli la sua normalità per inseguire quella scintilla che le manca da tempo. Chi sarà tra le cinque donne a lasciarsi coinvolgere?

Il posto delle margherite mi ha molto divertita, mi sono ritrovata spesso a sorridere delle avventure e disavventure delle ragazze, che poi tanto ragazze non sono. In loro ho riscontrato tutto ciò che di bello e meno bello si trova nelle amicizie tutte al femminile, perché, ammettiamolo, il fatto che le donne siano tanto complesse crea attriti anche quando ci si vuole un bene dell’anima e ci si butterebbe nel fuoco per l’altra. Basta una frase uscita male, o un’occhiata di traverso a scatenare l’apocalisse ed è proprio questo che si scatenerà, anche per colpa di un uomo che non è quello che sembra.

Lo stile di Monika Peetz mi ha ricordato, con uno stile meno scanzonato, ma comunque molto efficace, quello di Kristan Higgins, autrice che personalmente adoro, abbiamo anche un cagnolino protagonista Oskar, il barboncino di città (non per niente è il cane della grande dame) terrorizzato dalle mucche e scambiato da Greta per una pecora.

Se avete voglia di scoprire una nuova autrice che possa regalarvi qualche ora spensierata in compagnia di donne forti, interessanti e incasinate, non potete lasciarvi scappare Il posto delle margherite di Monika Peetz.

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