Review Party- Due volte niente di Jill Santopolo

Trama Il passato non passa mai davvero. Ci sono matrimoni che vanno in frantumi in un attimo. Altri invece s’incrinano poco alla volta, così lentamente che rischiamo di accorgercene quando ormai è troppo tardi. Emily non sa se sia già arrivata al punto di non ritorno, non sa nemmeno cosa fare per salvarlo, il suo matrimonio. Sa solo che Ezra è sempre più chiuso e distante, e che lei non è felice. Poi, un giorno, Emily sente un brano alla radio: a cantarlo è Rob, il suo primo amore, e dal testo è chiaro che sta parlando di lei e del rimpianto che ancora prova per averla persa. In un attimo, Emily ritorna a quella giovinezza spensierata e felice, a quando i suoi sogni sembravano a portata di mano, e tutto era ancora possibile. E inizia a chiedersi se quella canzone non sia un segno del destino, così come il fatto che Rob sia di passaggio a New York. Di slancio, Emily lo contatta, ed è come ritrovarsi a casa dopo un lungo viaggio. Ma è un sentimento reale o è solo nostalgia? Per scoprirlo, Emily dovrà ripercorrere il cammino della loro storia, riscoprendone le luci così come le ombre che l’avevano convinta a imboccare la strada che l’avrebbe condotta da suo marito. Solo allora si renderà conto di aver sempre corso per gli altri, senza mai fermarsi a chiedersi cosa volesse davvero. Ma ora forse ora il destino le sta donando una seconda occasione…

Due volte niente di Jill Santopolo, libro di narrativa in uscita oggi 23 settembre grazie a Casa Editrice Nord.

Ad uno sguardo poco attento, la vita di Emily Gold può sembrare perfetta e luccicante: donna realizzata, psicologa in un campus universitario, sposata all’uomo dei sogni, un oncologo pediatrico sensibile ed attento che la venera. Ezra, suo marito, ha una rara empatia nei riguardi dei suoi piccoli pazienti, somatizza ogni perdita, la vive come un fallimento personale. Emily al suo fianco assorbe il suo dolore, lo fa proprio, c’è sempre quando il compagno ha bisogno di una spalla, ma questa sua naturale propensione ad aiutare il prossimo nasconde sotto la superfice l’incapacità di aiutare se stessa. Emily ha affrontato tantissime perdite nella sua vita, la morte della madre quando era ancora adolescente è stato il dolore più grande da superare, ma ha sempre trovato rifugio e conforto nella musica.

Passo le giornate ad assorbire il dolore degli altri. Ho bisogno di lasciarlo uscire, non di chiudermelo dentro.”

Ed è proprio la musica a tornare prepotentemente nella sua vita, mentre il suo matrimonio è attraversato da una scossa tellurica, una di quelle che creano una falla all’interno di un rapporto. È una canzone ascoltata alla radio a riportare a galla un passato che Emily ha racchiuso dentro ad un diario, un diario che leggiamo fin dalle primissime pagine del romanzo e che è parte integrante della narrazione. È così che conosciamo Rob, primo vero amore di Emily. I due si sono incontrati all’università, è stata la musica ad unirli, passione che li ha legati in maniera indissolubile. Sognavano la fama e di calcare i palcoscenici più importanti del mondo, ma i loro sogni si sono interrotti a causa di un incidente che ha precluso ad Emily la possibilità di suonare ancora il suo adorato pianoforte. Anche il rapporto con Rob si è sgretolato e, grazie alla terapia psicologica, Emily ha capito che aiutare gli altri era la sua vera missione. Nella canzone ascoltata alla radio la donna si riconosce, è lei la musa ispiratrice di quelle parole e l’interprete è il suo Rob. Lui è riuscito a diventare famoso, a fare della musica la ragione principale della sua vita. E il destino vuole che Rob si trovi a New York per una tappa del suo tour. Istintivamente, in preda ad una struggente nostalgia, Emily lo contatta. I due si ritrovano, c’è qualcosa che ancora li unisce. E per Emily diventa fondamentale capire se quella nei confronti di Rob è solo nostalgia di un tempo lontano o la possibilità di un amore futuro. Ed Ezra? Come si colloca il marito in questa equazione? Il loro rapporto è definitivamente spezzato o i due possono ancora essere felici? Emily c’è sempre stata per gli altri, ha sempre anteposto la felicità degli altri ai propri bisogni, forse è arrivato il momento che metta se stessa al centro dell’universo, che capisca veramente chi vuole essere, quali siano le sue aspirazioni.

 

Sono anni che mi vengono consigliati i libri della Santopolo ma, da grande fifona con una soglia del dolore che va da zero a unghia scheggiata, non sono mai riuscita ad approcciarmi alla regina delle emozioni. Due volte niente ha sancito il mio battesimo con questa autrice, e adesso non vedo l’ora di recuperare tutto ciò che ha scritto. Il romanzo scorre via veloce, come le note su un pentagramma, e forma una bellissima melodia, un crescendo musicale di rara intensità. Due volte niente parla di perdita, sofferenza, famiglia. Parla di figli mai nati, e lo fa con delicatezza, in punta di piedi. Ogni personaggio ci viene descritto a 360 gradi, con pregi e difetti, debolezze e punti di forza. Ezra è il medico che ognuno merita di incontrare nella propria vita: empatico, qualificato, preparato. Forse dovrebbe smetterla di cercare di non deludere le aspettative degli altri e lavorare da solo sulla sua spiccata sensibilità, non riversare unicamente sul lavoro tutte le sue energie. Ho amato il suo mettersi in discussione e il lottare per non perdere la sua Emily. Dall’altro lato anche Rob è un bellissimo personaggio. Non si è mai arreso con Emily, anche quando lei pensava di non poter tornare alla musica, lui ha sempre creduto in lei, in loro. Due uomini meravigliosi, che in momenti diversi sono stati vicini ad una donna che hanno amato con grande intensità. Sarà difficile per i lettori scegliere da quale parte stare. E, infine, c’è lei, la nostra protagonista, narratrice onnisciente di tutto il romanzo. Conosciamo la Emily del passato attraverso le pagine del suo diario, ammiriamo la sua determinazione, la sua maniera di affrontare il dolore per la perdita della madre, il suo riversare ogni emozione sui tasti del pianoforte. Ci arriva prepotentemente ogni emozione, nel suo diario la donna si racconta senza filtri. La sosteniamo, le siamo vicini, la incoraggiamo a non arrendersi. La Emily del presente è una stimata psicologa. I suoi pazienti l’adorano, ma lei non riesce a porre la giusta distanza fra il suo ruolo di terapeuta e il rapporto con questi ragazzi. Assorbe il loro dolore e tiene a bada il proprio, imprigionandolo.

La scrittura della Santopolo cattura, incatena, avvolge. Due volte niente è un libro coccola, uno di quelli da copertina sul divano e tazza di tè in mano, mentre fuori piove. E, nonostante la mia totale incapacità di parlare di sentimenti, non posso fare a meno di premiare questo romanzo con la valutazione più alta.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.