Review Party – Dove soffia il vento di Cinzia La Commare
Trama A Isola Maggiore, sul lago Trasimeno, i quindici abitanti si chiedono cosa ne sarà del vecchio Albergo Isola. Adesso che Aldo Mezzasoma è morto, il luogo simbolo della loro gioventù rischia di finire nelle mani di un ricco imprenditore milanese che vorrebbe costruire al suo posto un casinò, attirando sull’isola un tipo di turismo diverso da quello familiare. La loro ultima possibilità per salvare la tenuta, la tranquillità del borgo e i loro ricordi, è Margot, la giovane nipote dei Mezzasoma, arrivata dalla Francia dopo ventitré anni di assenza, all’apertura del testamento che la vede come unica erede. Tornare potrebbe essere l’occasione che l’aiuterà a realizzare uno dei suoi più grandi sogni: vendere per trasferirsi nel sesto arrondissement e vivere come una vera scrittrice. Oppure è soltanto l’ennesimo guaio? Sembra facile, se non fosse per quella piccola clausola: abitare per una settimana nella vecchia dépendance appartenuta alla sua famiglia. Tra boschi di lecci, uliveti e vecchie canzoni, sulle rive del lago in un’atmosfera unica, Margot scoprirà segreti e vecchi ricordi che faranno nascere legami inaspettati. Ma quanto è disposta a esporsi pur di difenderli? E soprattutto, è pronta a sacrificare un sentimento che non avrebbe mai dovuto provare, correndo il rischio che diventi un rimpianto?
Review Party – Dove soffia il vento di Cinzia La Commare nuovo contemporary romance autopubblicato, uscito il 21 Febbraio appena trascorso.
Amo alla follia i romanzi e le ambientazioni di Cinzia La Commare, il suo è un vero e proprio studio del territorio, si documenta minuziosamente per rendere, in primis, i luoghi assolutamente verosimili e il più fedeli possibile alla realtà. Con Dove soffia il vento ci porta a Isola Maggiore sul lago Trasimeno, in Umbria, un’isoletta naturale dove tutti conoscono tutti perché popolata da quindici persone soltanto… sedici se consideriamo l’arrivo inaspettato della nostra protagonista, Margot Mezzasoma. Certo, inaspettato per lei, un po’ meno per gli isolani!
Margot ha venticinque anni, vive a Parigi con la madre e fa la cameriera. Sogna di trasferirsi in un appartamento nel sesto arrondissement e di diventare una famosa scrittrice di gialli.
La sua vita subirà uno scossone con l’arrivo di una lettera proveniente dall’Italia, mandata dallo zio Aldo, appena deceduto, scritta per lei prima di morire. Un comunicato notarile, un’eredità inaspettata, un biglietto del treno con destinazione Isola Maggiore, ed è fatta… Margot torna in Umbria, nella terra dove è nata e dove ha vissuto per i primi due anni della sua vita, ma troppo piccola per tenerne ricordo.
Qui scoprirà cosa ha sempre avuto in mente per lei lo zio Aldo, lasciarle in eredità l’attività di famiglia, l’Albergo Isola, quello e il terreno su cui sorge. Ma ad una condizione: dovrà abitare per una settimana nella dépendance dove vivevano i suoi nonni. Poco male, non c’è acqua e manco elettricità in quel posto, le condizioni sono veramente pessime, bisognerebbe ristrutturare, riorganizzare gli spazi e modernizzare gli interni, ma il valore di quel terreno supera il milione di euro, perché non venderlo? Facile, semplice, sbrigativo!
Eh no, invece no!
Il testamento dello zio parla chiaro: Margot potrà vendere solo ad un imprenditore milanese scelto da Aldo stesso in precedenza e per una cifra già stabilita, nettamente inferiore al valore della proprietà, ma adatta per realizzare i suoi sogni e togliersi qualche capriccio, o impegnarsi nella ristrutturazione e presentare il progetto entro un mese. Niente ristrutturazione, niente tenuta né eredità.
Ed è da qui che inizia tutto, da qui che si dipanano una serie di eventi causa-effetto che rivoluzioneranno per sempre la vita di Margot e quella di tutti coloro che avranno a che fare con lei.
«Se ho capito bene tu sogni di affittare un appartamento nell’arrondissement tra i più elitari di Parigi, diventare una scrittrice di gialli con due titoli esposti in libreria con un marchio prestigioso e, adesso, anche di gestire un albergo in Umbria per il quale al momento non hai i soldi per affrontare la ristrutturazione?»
Certamente non si può dire che la ragazza non sia una tipa ambiziosa, testarda e coraggiosa, aggiungiamo pure incosciente, imprudente e incurante dei pericoli a cui va incontro. Una cosa che imparerete conoscendo Margot, è che a lei le scorciatoie non piacciono, ha invece bisogno di intraprendere sempre la strada più lunga e tortuosa, dove rischiare il tutto per tutto e magari dove perderlo quel tutto, rimanendo con un pugno di mosche in mano e col cuore in affanno.
Perché non crederete mica che la nostra Cinzia non ci abbia riservato un bel rendez-vous avec l’amour, per dirlo en français, non?
I sogni sono importanti Margot, non dimenticarlo mai.
Però non ci sono solo quelli: l’amore è la cosa più preziosa che abbiamo.
Quella di cui leggerete è una storia altalenante, nata nell’improbabilità del caso, dove non c’è mai stato nulla di veramente casuale, e dove la probabilità più grande è quella di finire spezzati.
Il nostro uomo del mistero saprà farsi amare, ma anche odiare, sarete arrabbiate con lui, ma poi non potrete che scagionarlo. Come non sempre sarete d’accordo con le decisioni di Margot, e a volte vi chiederete il perché di certi suoi comportamenti dettati dall’istinto e dall’imprudenza del momento. Due personaggi caratterizzati con perfetta imperfezione.
«Tu non ne hai idea, però i tuoi occhi fanno un casino tremendo. Soprattutto ora che mi guardi e resti in silenzio».
«E cosa stanno dicendo?», gli chiedo con un bisbiglio inaudibile.
«Quello che non avrei mai voluto sentire».
Sapete che vi dico? Che questi due protagonisti, questa isoletta e quei quindici abitanti mi mancano già. É stato bello conoscerli, leggere di loro, soffrire e gioire con loro. Entrare silenziosa nelle loro vite e scoprirne i segreti più reconditi, quelli mai confessati e per decenni taciuti. Suggestiva l’ambientazione di Isola Maggiore, che adesso sono curiosissima di visitare. Non sono mai stata da quelle parti!
E poi… la musica.
Che percorso meraviglioso che l’autrice fa intraprendere inserendo in ogni capitolo una canzone differente che, ogniqualvolta, viene citata o ascoltata da Margot stessa. Ho affiancato per tutto il tempo la mia lettura alla playlist che Cinzia ha creato appositamente per Dove soffia il vento su Spotify.
*Ci tenevo a far sapere che nonostante l’età, le conoscevo tutte anch’io 😀 e per questo devo ringraziare sicuramente la mia nonna per la sua passione smodata per le canzoni de soi tempi.*
Se ancora non fosse del tutto chiaro, ho adorato ogni singola parte di questo romanzo, ridendo per la singolare ironia della protagonista ed emozionandomi in maniera non indifferente quando non si poteva far altro che commuoversi. E quando un libro arriva in maniera così mirata al lettore cosa potrà significare mai? Semplicemente che è il libro giusto! <3
Cinzia, a quando il prossimo? 😀