Review Party – Ancora accanto a me di Marilena Barbagallo
Titolo: Ancora accanto a me
Autrice: Marilena Barbagallo
Genere: Dark Romance
Tutto era iniziato con manette, prigionia, digiuno e sangue. Adesso, per Lena Morozov, costretta a diventare una spia, non c’è un nuovo inizio, ma una fine. È in un letto, ma non ha le manette ai polsi. È oppressa, ma non dall’oscurità che aveva imparato ad amare. La sensazione che prova adesso è ancora peggiore: sa di tradimento. Intorno alla sua pelle, altra pelle si stringe in una morsa di possesso. Sulla sua bocca, altre labbra respirano. Pochi secondi per capire, un battito di ciglia per inalare un odore diverso. Non è Amir. Non è il suo Maestro. Adesso Lena deve mettere in pratica l’arte della finzione, Amir la controllerà da lontano. Non intende essere il suo angelo custode, lui vuole essere la sua ombra. Per Lena, scoprire di far parte di un mondo tanto perverso quanto crudele sarà insostenibile; per Amir, inaccettabile. Al Settore Zero poco importa: Lena per loro è solo un prodotto da disattivare quando non servirà più. A quel punto, ad Amir non basterà essere un’ombra, tanto meno un angelo. Dovrà tenerla lontano da sé, pur volendo rimanere accanto a lei, ancora.
Recensione di Sara – Ancora accanto a me, secondo volume della duologia di Marilena Barbagallo, pubblicato da Newton Compton il 27 Agosto 2018.
Questa recensione contiene spoiler del primo libro quindi, se ancora non avete letto “Uno sconosciuto accanto a me” fermatevi ora, non andate oltre e correte a leggere il primo libro!
State proseguendo nella lettura di questa recensione nonostante le avvertenze? A vostro rischio e pericolo, io vi ho avvertiti.
Lena Morozov si trova al buio quando delle mani la sfiorano. Pensava di essere al sicuro, sotto copertura, ma quelle labbra che prendono possesso delle sue non sono quelle di Amir, del suo Maestro. Il corpo steso su di lei è sbagliato, pericoloso perché potrebbe compromettere tutta la missione. E’ un corpo sconosciuto che appartiene alla vita di Sasha ma che, tempo prima, ha fatto parte della vita di Amir.
Lena era preparata all’incontro con i suoi fratellastri, ma non era pronta ad incontrare un fantasma del passato dell’uomo che ama.
Dovrà fare tutto ciò che può per non compromettere la missione, dovrà essere Sasha, dovrà annullare Lena e compiere scelte difficili, che potrebbero compromettere tutto ciò che c’è tra lei e Amir, ma che potrebbero salvare la vita a sua sorella gemella. Dovrà fare una scelta, e non sarà facile. Forse sarà la scelta più difficile della sua vita, o forse no.
«Sono morto nell’istante in cui sono nato, ma con te ho iniziato a vivere. Perché è solo con te e per te che devo vivere.»
Amir Shakib sapeva quale sarebbe stato il destino della sua Allieva. Sapeva cosa sarebbe successo a missione terminata. Lui sa come agisce il Settore Zero, perché ne fa parte da tanto, tantissimo tempo. Però non è disposto a vedere Lei in quella stanza, a vedere affievolire negli occhi multicolore di Lena la luce che li anima, quella luce che è stata capace di scavare dentro di lui così a fondo da abbattere ogni muro e barriera esistente.
Ora la cosa importante è proteggere Lena, riuscendo a farle portare a termine la missione. Deve proteggerla, salvarla, e lasciarla andare. Il Settore non dà seconde possibilità a nessuno ma lui, per Lena, è disposto a tutto, persino lasciarla andare per sempre.
Il suo passato però non è disposto a rimanere tale e Farid non sarà l’unico fantasma a tornare nel suo presente. Ci saranno momenti in cui il passato farà male ad Amir e Lena, ferendoli profondamente, distruggendo piccole parti di loro, facendo a pezzi lentamente tutto ciò che hanno costruito, facendo crollare ogni certezza nata nel corso dei mesi trascorsi al Settore Zero.
“Per quelli come me, i colori sono d’intralcio sulla tela dell’anima. Avevo scelto di non dare tinte al mio Io più profondo, avevo scelto di non illuminare alcun angolo, di brancolare nel buio, avevo scelto di essere buio, fino a quando lei ha scelto per me. E tutto è cambiato.”
La storia narrata in questo libro (come nel caso del primo) è così particolare e avvincente che mi ha intrigata da subito. E’ qualcosa di unico, nuovo e fresco. Volevo conoscere il modo di lavorare del Settore, gli intrecci tra i personaggi e ogni cosa riguardo la missione di Lena. Sono stata rapita dalla famiglia Conte, da ognuno di quei tre uomini che fa parte dell’albero genealogico di Lena: tre uomini così diversi eppure così simili nel dolore, nell’essere distrutti per qualcosa.
Non so nemmeno spiegare perché, ma il personaggio di Farid, la sua forza e la sua devozione mi hanno conquistata. In ogni suo gesto, in ogni sua parola si sentiva l’amore e non sono riuscita a non farmi venire gli occhi a cuoricino per lui. Potrei essermi presa una cotta, mettiamola così. E’ un uomo con un passato oscuro, un passato che condivide con Amir, ma non potrebbe essere più diverso da lui.
“I baci di Amir sono sempre estremi, audaci, bollenti.”
Purtroppo, però, non sono riuscita a entrare in sintonia con nessuno dei due protagonisti. A parte qualche rara e sporadica dimostrazione di coerenza, Lena è esattamente il tipo di protagonista che mi fa venir voglia di strapparmi i capelli dalla testa. Troppo incostante. Prima dice una cosa ed esattamente due secondi dopo fa l’esatto contrario. L’orgoglio va sconfitto, per amore, ma ci protegge anche. Lena non ne ha avuto per tutto il libro, praticamente.
Per quanto riguarda il protagonista maschile, invece, ci sono stati momenti in cui l’ho apprezzato tanto, altri invece in cui sono rimasta troppo sconvolta dalle sue scelte da poter pensare di apprezzarlo davvero. Posso capire alcune decisioni, alcune parole, ma non tutto. In alcuni momenti in particolare ho dovuto chiudere il kindle e prendermi una pausa, per evitare di innervosirmi oltre, per evitare di urlare contro entrambi.
Hanno un rapporto pieno di passione, un rapporto nato e vissuto sul limite del burrone. Non giudico, amo questi rapporti così intensi. Ma più che il sentimento che provano mi hanno trasmesso solo dipendenza sessuale, bisogno. Ho percepito qualche emozione ma, in questo secondo volume, mi aspettavo meno dipendenza e un pochino in più di cuore.
“Non so se sono su un letto o su una sedia. So solo che sono, ancora una volta, legata, costretta: così è cominciato tutto, così sta finendo tutto.”
Gli ultimi capitoli sono stati inaspettati, ma ho apprezzato tantissimo la scelta dell’autrice, soprattutto per le ultime righe dell’epilogo. E’ coerente con la storia, con i personaggi e con tutto ciò che riguarda il mondo del Settore Zero, il mondo in cui vive Amir, il mondo che ha cambiato per sempre la vita di Lena.